ecce bombo

IL GIORNO CHE USCÌ ECCE BOMBO, USCÌ IN UN CINEMA SOLO. ERA L'8 MARZO DEL 1978, 40 ANNI FA; OTTO GIORNI DOPO LE BR AVREBBERO RAPITO ALDO MORO - ‘IN SALA QUANDO C’ERA LA BATTUTA SU ALBERTO SORDI, IL GELO. COME SE AVESSI BESTEMMIATO IN CHIESA’ - FANCAZZISMO ANNI '70: 'GIRO, VEDO GENTE, MI MUOVO, CONOSCO, FACCIO DELLE COSE’ - VIDEO

VIDEO - NANNI MORETTI PARLA DI ‘ECCE BOMBO’: ‘IN SALA QUANDO C’ERA LA BATTUTA SU ALBERTO SORDI, IL GELO. COME SE AVESSI BESTEMMIATO IN CHIESA’

 

 

 

 

I 40 ANNI DI " ECCE BOMBO" DIARIO DI UNA GENERAZIONE

Paolo Di Paolo per la Repubblica

 

Il giorno che uscì Ecce Bombo, uscì in un cinema solo. Era l' 8 marzo del 1978; otto giorni dopo le Br avrebbero rapito Aldo Moro.

La seconda prova cinematografica di Nanni Moretti, che aveva esordito con Io sono un autarchico due anni prima, debuttò in copia unica in un cinema romano di piazza San Lorenzo in Lucina.

ecce bombo MORETTI E ZACCAGNINI

 

Quel giorno, festa delle donne, le studentesse sfilavano a Piazza Navona e le disoccupate a Santa Maria Maggiore. La Questura, agitata dal clima plumbeo, concedeva autorizzazioni ai sit-in con parsimonia. Forse anche il gruppo di giovani comunisti "creativi" raccontato dal film sarebbe stato guardato con sospetto. Moretti venticinquenne torna al cinema riprendendo il filo del racconto da dove l' aveva lasciato.

 

Augusto Minzolini in Ecce Bombo

E riparte dai suoi luoghi, le strade del quartiere Prati, dove è cresciuto: «Quando uscì Ecce Bombo - ha raccontato il regista - molti dicevano che era troppo un film su Roma, anzi troppo un film su Roma nord, anzi troppo sul quartiere Prati, anzi troppo su piazza Mazzini. Ed è successo perché quello era il luogo dove io vivevo e frequentavo amici».

 

L' alter ego Michele Apicella si muove tra fontane, panchine, spazi urbani familiari, ma con un disagio crescente. «Come sono fatto male!» esclama, ed è solo una delle frasi che, senza volerlo, Moretti ha fatto entrare in un dizionario emotivo della collettività («Giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose»). Tutto avrebbe accettato, quarant' anni fa, fuorché l' etichetta "generazionale".

 

ECCE BOMBO NANNI MORETTI

Oggi forse la soffre meno. E comunque, un film come quello ha scavalcato i confini di un' età, citato e rimaneggiato perfino da Rovazzi. L'aveva capito il già vecchio Moravia, che guardava con curiosità al giovane "comico" (Moretti era convinto di avere fatto un film triste!): «Si annida nelle cerniere della storia come una ruggine corrosiva».

NANNI MORETTI ECCE BOMBOecce bombo minzoliniNANNI MORETTI ECCE BOMBO

 

 

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…