roberto napoletano donatella treu benito benedini

''APRIAMO GLI OCCHI'' SI CHIAMA IL NUOVO LIBRO DI ROBERTO NAPOLETANO. SICURAMENTE HANNO APERTO GLI OCCHI I MAGISTRATI DI MILANO CHE OGGI CHIUDENDO L'INCHIESTA SULLA VECCHIA GESTIONE DEL ''SOLE 24 ORE'' HANNO AGGIUNTO ANCHE LA CONTESTAZIONE DELL'AGGIOTAGGIO INFORMATIVO A CARICO DELL'EX PRESIDENTE BENEDINI, L'EX AD DONATELLA TREU E L'EX DIRETTORE RESPONSABILE NAPOLETANO

Sole 24 Ore - il documento sull’accordo segreto tra Benedini, Treu e Napoletano

1. ''APRIAMO GLI OCCHI'', SICURAMENTE LO HANNO FATTO I MAGISTRATI DI MILANO

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Caro Dago, si intitola "Apriamo gli occhi" il nuovo libro di Roberto Napoletano edito da La Nave di Teseo, ampiamente recensito ieri da "Il Messaggero". Chi ha aperto gli occhi sono però i magistrati di Milano che oggi chiudendo l'inchiesta sul gruppo editoriale Sole 24 Ore per false comunicazioni sociali, hanno aggiunto anche la contestazione di aggiotaggio informativo, a carico degli ex vertici, l'ex presidente Benito Benedini e l'ex amministratore delegato Donatella Treu, e l'ex direttore responsabile Roberto Napoletano.

 

Con simpatia.

 

Andrea Giacobino

 

 

2. SOLE 24 ORE: CHIUSA INCHIESTA SU BENEDINI, TREU E NAPOLETANO, CONTESTATO ANCHE AGGIOTAGGIO

Flavia Carletti per www.ilsole24ore.com

 

Roberto Napoletano, Donatella Treu e Benito Benedini

La procura di Milano ha chiuso l'inchiesta sul gruppo editoriale Sole 24 Ore per false comunicazioni sociali, cui si è aggiunta anche la contestazione di aggiotaggio informativo, a carico degli ex vertici, l'ex presidente Benito Benedini e l'ex amministratore delegato Donatella Treu, e l'ex direttore responsabile Roberto Napoletano. I fatti sono relativi ai conti del 2015. I magistrati contestano una non corretta rappresentazione della situazione economica del gruppo, con particolare riferimento ai ricavi derivanti dalla vendita delle copie digitali e cartacee.

roberto napoletano

 

I magistrati titolari del fascicolo, Fabio De Pasquale e Gaetano Ruta, hanno stralciato la posizione di altre sette indagati, cui era contestato il reato di appropriazione indebita, e per loro si va verso una richiesta di archiviazione.

 

I sette indagati in questo filone dell'inchiesta sono i soci (diretti o indiretti) o gli amministratori di fatto della società di diritto inglese Di Source Limited, che tra il 2013 e il 2016 attraverso contratti con il Sole 24 Ore si sarebbe dovuta occupare della promozione del quotidiano, in particolare delle copie digitali. Per la magistratura, tuttavia, si trattava di operazioni inesistenti che avevano provocato flussi di cassa sempre negativi per il gruppo editoriale, con un danno stimato in oltre 2,9 milioni di euro per i conti della società di Via Monte Rosa. Da qui l'accusa di appropriazione indebita.

 

Stefano Quintarelli

Tuttavia, questo reato è stato modificato ed è ora procedibile solo per querela di parte. Nel marzo di quest'anno, Il Sole 24 Ore ha pero' annunciato di aver “accettato dalla società Di Source l'offerta risarcitoria di euro 2.961.079,90, esattamente corrispondente all'importo del danno patrimoniale come ipotizzato nell'ambito del procedimento penale presso la Procura della Repubblica di Milano”, come indicato in una nota.

 

Vanno verso l'archiviazione quindi le posizioni di Stefano Quintarelli, ex deputato dei Civici-Innovatori ed ex direttore dell'area digitale del quotidiano, il fratello e imprenditore Giovanni Paolo Quintarelli, l'ex direttore finanziario del gruppo Massimo Arioli, l'ex direttore dell'area vendite Alberto Biella, il commercialista Stefano Poretti, Filippo Beltramini, direttore di una controllata di Di Source Limited, ed Enea Giacomo Mansutti, tutti (tranne Beltramini) soci di riferimento della Di Source Ltd in proprio e/o tramite la schermatura di altri soggetti.

 

 

Ultimi Dagoreport

meloni salvini tajani palazzo chigi

DAGOREPORT - LA SITUAZIONE DEL GOVERNO MELONI È GRAVE. PROBABILMENTE NON SERIA, MA DISPERATA SÌ - SE L’ESCALATION DEL SALVINISMO TRUMPUTINIANO FA IMBUFALIRE TAJANI (“POPULISTI QUAQUARAQUÀ”), FA PRUDERE MANI E GOMITI A UNA DUCETTA MALCONCIA, FINITA NEL CONO D’OMBRA DI TRUMP-MUSK, CHE ASPETTA SOLO LA CONFERMA DI SALVINI A CAPO DELLA LEGA, IL 6 APRILE, POI “LA PAZIENZA FINISCE” - IL GIORNO PIÙ DOLOROSO DELLA MELONA ARRIVERÀ INFATTI QUATTRO GIORNI PRIMA: IL 2 APRILE, QUANDO TRUMP ANNUNCERÀ I FAMIGERATI DAZI USA E MELONI DOVRÀ DECIDERE SE STARE CON WASHINGTON O CON  BRUXELLES - IN ATTESA DEL GIORNO DEL GIUDIZIO, SI FANNO SEMPRE PIÙ FITTE E FORTI VOCI E MUGUGNI DI UNA DE-SALVINIZZAZIONE DEL GOVERNO CHE PREFIGURANO UNA PROSSIMA CRISI E IL VOTO ANTICIPATO NEI PRIMI MESI DEL 2026 - L’APERTURA DELLE URNE DIPENDERÀ PERÒ DA ALTRI DUE FATTORI: I DATI DEI SONDAGGI E IL VOTO INCERTISSIMO, PREVISTO PER IL PROSSIMO OTTOBRE, IN CINQUE REGIONI…

proteste benjamin netanyahu ronen bar gali baharav-miara

DAGOREPORT – TUTTI A GUARDARE L’UCRAINA, MA IN ISRAELE È IN CORSO UN GOLPETTO DI NETANYAHU: “BIBI” PRIMA HA PROVATO A CACCIARE IL CAPO DELLO SHIN BET, RONEN BAR, CHE INDAGAVA SU DI LUI, POI HA VOTATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO LA PROCURATRICE GENERALE, GALI BAHARAV-MIARA, ANCHE LEI "COLPEVOLE" DI AVER MESSO SOTTO LA LENTE I SOLDI DEL QATAR FINITI AD HAMAS MA ANCHE AI COLLABORATORI DEL PREMIER – LE “OMBRE” SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE: CHE RESPONSABILITÀ HA IL GOVERNO? NETANYAHU ERA STATO O NO INFORMATO DAI SERVIZI DI  BAR DEL PIANO DEI TERRORISTI PALESTINESI? PERCHÉ NON SONO STATE PRESE LE DOVUTE CONTROMISURE?

ursula von der leyen xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LE MATTANE DI TRUMP SVEGLIANO L'EUROPA: DOPO IL VIAGGIO IN INDIA, URSULA VOLA A PECHINO A FINE APRILE - SE TRUMP CI SFANCULA, LA GRANDE FINANZA AMERICANA RISPONDE INVESTENDO NEL VECCHIO CONTINENTE (IN ACCORDO CON IL MONDO FINANZIARIO BRITISH) - DOPO AVER SENTITO PARLARE WITKOFF ("PUTIN NON È UN CATTIVO RAGAZZO") , I DIPLOMATICI EUROPEI HANNO AVUTO UN COCCOLONE: CON QUESTI STATES, PUTIN POTREBBE OTTENERE TUTTO QUELLO CHE VUOLE. E INFATTI SOGNA ADDIRITTURA ODESSA - L'UNICA NOTIZIA CHE HA IMPENSIERITO "MAD VLAD" NELLE ULTIME ORE È STATA LA POSSIBILE PARTECIPAZIONE CINESE, POI SMENTITA, ALLE OPERAZIONI DI PEACEKEEPING DEI "VOLENTEROSI" A KIEV...

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO