BELIN, BELEN – LA SHOWGIRL E IANNONE A "RIDERS" RACCONTANO COME E’ NATA LA LORO STORIA - LEI: "LUI NON HA MAI MOLLATO. ALL’INIZIO HA AVUTO I COGLIONI DI ENTRARE NELLA MIA VITA E SAPERE QUANDO ESSERCI E QUANDO ASPETTARE" – IANNONE: "BELEN E’ MOLTO PIU’ GELOSA DI ME…"
Da gazzetta.it
Andrea Iannone e Belen Rodriguez hanno parlato della loro storia in un'intervista a Riders Magazine che sarà in edicola a partire dall'11 gennaio a Milano e dal 12 nel resto d'Italia. Il pilota abruzzese ha anche parlato della difficile stagione 2017 con la Suzuki. Ecco alcuni estratti in anteprima dell'intervista.
STAGIONE DIFFICILE — Andrea: "Non è stato facile accettare la situazione in cui mi sono trovato dopo gli ultimi due anni in MotoGP. Dall’essere pilota ufficiale Ducati, sempre nelle prime posizioni, ad arrivare diciottesimo, è stata una roba inaspettata, ero impreparato, ho preso una botta di quelle dure… C’erano giorni in cui non riuscivo proprio a parlare, non pensavo altro che a quello, vedevo tutto nero. Capito? Ma poi pensavo: ho 28 anni, posso svegliarmi la mattina ed esaudire ogni mio desiderio, che sia comprarmi una macchina, una moto, o scomparire senza dirlo a nessuno. Quindi che motivo ho io di essere infelice, triste, per cosa? Che diritto ho di lamentarmi? E mi ripetevo che avevo il dovere di continuare a dare il massimo, nonostante le difficoltà".
BELEN E LA MOTO — Belen prima di incontrare Iannone non sapeva niente di moto: "Andrea mi spiega, e siccome per le gare mi innervosisco tanto al punto che mi devo prendere una pillola per tranquillizzarmi, cerco di informarmi più che posso per sapere a cosa va incontro e capire come mai succedono determinate cose. Andrea ha un equilibrio mentale strano.
Se è troppo sereno non va bene, è un adrenalinico dipendente. Se non è sclerato per qualcosa, rende di meno". Andrea: "Io voglio vincere. Ho imparato a essere più paziente, più realista, però quella cosa là ce l’ho sempre. Voglio vincere, è l’unica cosa che conta". E se finisce la carriera e non ha vinto? "Non mi ha mai regalato niente nessuno. Io ho sempre fatto da solo, senza contatti, protezioni e ho sempre scombussolato tutti i piani. In minimoto, poi in 125, Moto2, in Ducati. Ogni cosa che mi sono guadagnato me la sono presa di prepotenza. Quindi se ci penso, nella vita, io ho già vinto".
VITA DI COPPIA — Per la prima volta raccontano i dettagli sulla loro vita di coppia Belen: "Lui non ha mai mollato, mai. Quando è iniziata la nostra storia, vivevo un periodo complesso e lui ha avuto i coglioni di entrare nella mia vita e sapere quando esserci e quando aspettare. Più di una volta ho pensato che se ne sarebbe andato. Invece da quando mi ha conosciuta è sempre rimasto lì". Andrea: "Io la vedevo e stavo bene, bastava che la vedessi ridere e stavo bene". Belen: "A un certo punto una mia amica, durante una cena, mi dice: ma chi è quello lì? E io: ah, è un pilota amico di mio fratello, ma non parla mai".
COM'È NATA LA STORIA — Andrea: "Il fratello una volta mi ha invitato al suo compleanno, avevamo degli amici comuni, non me la sono andata a cercare. Però la prima volta che l’ho vista e che c’ho parlato sono impazzito, mi ha colpito la sua fragilità, la sua umanità". È andata così. "Una sera del 2014 io ero al Principe di Savoia con un mio amico - racconta Andrea - era uscita ‘sta intervista su Chi dove dicevano che a me piaceva Belen più della mia moto. Quella sera un amico del mio amico mi riconosce e mi fa: oh ma lo sai che io ho il numero di Belen? Gli ho detto: non me lo dare, non lo voglio. Alla fine andiamo a casa mia e questo qui si mette a gridare il numero. Io a quel punto me lo sono segnato subito.
La mattina mi svegliavo e pensavo: le mando il messaggio o no? Glielo mando o no?". Alla fine glielo manda. Andrea riprende il cellulare e lo va a ripescare. Belen gli sfila il telefono dalle mani e lo legge a voce alta. Quando finisce, sorride: "Io credevo fosse il solito ammiratore, ero sposata, l’ho ringraziato ma poi è finita lì. Due, tre anni dopo, quando mio fratello gli ha dato il mio nuovo numero e io l’avevo già conosciuto di persona, col primo messaggio che mi ha mandato è riapparso anche quello che mi aveva scritto nel 2014. La cosa bella è che quel messaggio me lo ricordavo, io che non mi ricordo mai niente".
VEDEVO SOLO LEI — Andrea: "Io vedevo solo lei, capito? A Ibiza io mi svegliavo presto per allenarmi, perché sapevo che lei si alzava all’una, così quando avevo finito potevo già andare a trovarla. E se dovevo partire da qualche parte, facevo tutto in giornata. Perché lontano da lei ero preoccupato. Te lo giuro. E non per gelosia, è molto più gelosa lei di me". Belen: "Ma ormai ho capito che quando ti innamori di una persona devi accettare chi è e che ruolo ha.
Se vai a incrinare questi meccanismi poi si creano solo delle rogne. Rosicare è una cosa diversa, non darlo a vedere è un passo di maturità". Andrea: "La mia moto è vita, la mia famiglia è vita e lei - indicando Belen - ti garantisco che per me è una cosa veramente bella". Per cosa vale la pena combattere? Andrea: "Per ciò che vuoi nella vita. E per me non ci sono limiti. Una testa senza limiti può arrivare ovunque".
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