BALLA, BALLA, BOLLORÉ! - I BERLUSCONI GLI HANNO FATTO CAUSA PER 2 MILIARDI, LUI RISPONDE CON UNA MINACCIA: SE L'ANTITRUST EUROPEO NON DÀ L'OK ALL'OPERAZIONE MEDIASET PREMIUM, IL CONTRATTO DECADE LO STESSO - ALL'ASSEMBLEA VIVENDI, IL FINANZIERE HA ACCUSATO GLI ITALIANI DI AVERGLI FORNITO BILANCI 'AGGIUSTATI'. E HA ANNUNCIATO 300 MILIONI DI TAGLI A CANAL+. ORA NON PUÒ CERTO COPRIRE D'ORO IL RAM-POLLO DEL BANANA
1. MEDIASET: GIÙ 2% IN BORSA DOPO SCONTRO CON VIVENDI
(ANSA) - Mediaset in calo in Borsa, con perdite del 2% a 2,8 euro, dopo gli scontri ieri con il colosso francese Vivendi sul dossier Premium e un acceso scambio di accuse tra i due gruppi.
Marco Rosini Franco Ricci Pier Silvio Berlusconi Yves Confalonieri
2. BOLLORÉ SOTTO PRESSIONE RISPONDE A MEDIASET «SENZA IL VIA LIBERA UE IL CONTRATTO DECADE»
Stefano Montefiori per il ''Corriere della Sera''
Alla fine del Cda sui risultati semestrali, Vivendi ha annunciato un piano di tagli per 300 milioni a Canal Plus France, ma soprattutto il gruppo francese ha cercato di difendersi sulla vicenda Mediaset Premium, individuando nel mancato via libera della Ue una possibile via d' uscita.
Fininvest e Mediaset hanno fatto causa a Vivendi per un totale di oltre due miliardi di euro dopo il mancato rispetto dell' accordo firmato in aprile per l' acquisizione del 100% di Premium da parte di Vivendi.
PIERSILVIO BERLUSCONI A PORTOFINO
Ieri l' azienda guidata da Vincent Bolloré ha reagito con parole insolitamente dure. «I gruppi Mediaset e Vivendi hanno voluto stringere un accordo di sviluppo all' inizio del 2016 - si legge in una nota -. L' acquisizione di Mediaset Premium si fondava su ipotesi finanziarie fornite da Mediaset a Vivendi nel marzo 2016.
Queste ipotesi avevano sollevato degli interrogativi presso Vivendi, che li aveva segnalati a Mediaset». «L' accordo firmato l' 8 aprile è stato oggetto in seguito di due diligence a cura dello studio Deloitte come previsto dal contratto - prosegue la nota -. Da questo audit e dalle analisi risulta che le cifre fornite prima della firma non sono realistiche e si appoggiano su una base aumentata artificialmente».
In sostanza, Vivendi sostiene di avere concluso un accordo sulla base di cifre alterate dalla controparte. Il gruppo francese poi accusa Mediaset di avere leso la sua immagine. «Questa situazione ha condotto le due parti a cercare di rinegoziare i termini del contratto in giugno.
bollore de puyfontaine assemblea vivendi
Mentre continuavano i colloqui con Vivendi, Mediaset e Fininvest hanno bruscamente proceduto al lancio di attacchi mediatici che hanno danneggiato gli interessi e l' immagine di Vivendi». A stretto giro ha repicato Mediaset, definendo le accuse «destituite da ogni fondamento giuridico e commerciale». I dati forniti su Premium sono «realistici è inconfutabili». Lo stesso ha fatto Fininvest ribadendo «l' assoluta linearità e correttezza dei comportamenti». E' «stupefacente» che Vivendi, indossi «i panni del danneggiato».
VINCENT BOLLORE ARNAUD DE PUYFONTAINE
Il gruppo di Bolloré sembra preoccupato per la causa intentata dalla famiglia Berlusconi, perché al di là del merito delle cifre di Premium sottolinea comunque la questione del via libera di Bruxelles. «La Commissione non accetterebbe di occuparsi formalmente del dossier finché le parti discutono dei loro punti di divergenza e, in ogni caso, l' accordo della Commissione non potrebbe essere ottenuto prima del 30 settembre, data alla quale il contratto sarebbe decaduto».
Secondo l' accordo dell' 8 aprile, Vivendi avrebbe dovuto prendere il 100% di Premium per creare una piattaforma media in grado di fare concorrenza a Netflix. Bolloré ha poi fatto marcia indietro e a giugno ha proposto di fermarsi al 20% di Premium e di prendere una quota del 15% in Mediaset.
bollore e de puyfontaine assemblea vivendi
Il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, ha poi smentito con gli analisti l' esistenza di un «patto segreto» con Orange su Telecom Italia. Nonostante la durezza del comunicato, Vivendi «spera di trovare un accordo con Mediaset» su Premium.