volodymyr zelensky a sanremo meme

CON TANTI CAZZI CHE C’ABBIAMO COME SI PUO’ FAR DIVENTARE UN CASO LA PRESENZA IN VIDEO DI ZELENSKY A SANREMO? IL FRONTE CONTRARIO ALL'INTERVENTO DEL PRESIDENTE UCRAINO AL FESTIVAL ANNOVERTA CONTE, SALVINI, CALENDA, GASPARRI. IL BRACCIO DESTRO DELLA MELONI FAZZOLARI: “CHI NON FA UNA BELLA FIGURA È L’ITALIA. SANREMO DA ANNI È DIVENTATO IL CONTENITORE DI TEMI DI ALTRA NATURA” - ANCHE PER DI MAIO “OGNI LUOGO È GIUSTO” – LA RAI DIFENDE LA DECISIONE “CONDIVISA A TUTTI I LIVELLI” – E VESPA…

Estratto dell'articolo di Marco Cremonesi per il Corriere della Sera

 

 

VOLODYMYR ZELENSKY A SANREMO MEME

Dentro e fuori gli schieramenti, dentro e fuori i partiti. L’intervento del presidente ucraino Zelensky ha già determinato un’onda di piena che non si placa.

 

Nell’area di governo erano già risuonate le parole di Matteo Salvini («Spero che il palcoscenico della città dei fiori rimanga riservato alla musica») e quelle di Maurizio Gasparri (FI), a sua volta contrario. Ma dal partito di maggioranza e a un passo da Giorgia Meloni, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari scuote la testa: «Chi non fa una bella figura è l’Italia...».

 

Perché Zelensky «non ha mai chiesto di venire a Sanremo. Che parli o che non parli, è un problema tutto italiano». Insomma: «Stiamo facendo una pessima figura». Quanto all’opportunità dell’intervento, Fazzolari ricorda che «Sanremo da anni è diventato il contenitore di temi di altra natura». E dunque, «non mi parrebbe di rottura se uno dei temi che si affrontano fosse di interesse mondiale, riguardante la vita e la morte di tante persone».

fazzolari meloni

 

(…)

 

LA RAI IN DIFESA: DECISIONE CONDIVISA A TUTTI I LIVELLI

Estratto dell'articolo di Renato Franco per il Corriere della Sera

 

Mentre intorno infuria la tempesta politica, viale Mazzini assomiglia a un’oasi di pace apparente, la quiete dietro la tempesta. La Rai sta ferma e non ha intenzione di cambiare per il momento il suo palinsesto sanremese: Zelensky ci sarà. Tra i corridoi della tv di Stato c’è chi si sorprende di questa agitazione parlamentare, molti si chiedono dove stia il problema, visto che l’Italia è sempre stata dalla parte dell’Ucraina e ha appena deciso di aiutarla con uno dei sistemi di difesa aerea più sofisticati al mondo.

 

L’equazione è che se il Paese sotto attacco russo è amico dell’Italia, inevitabilmente lo è anche il suo leader.

 

volodymyrz zelensky al vertice di ramstein

Da pareti che hanno avuto accesso a dialoghi delicati filtra soprattutto che la scelta è stata condivisa a più livelli (anche politici) e che Amadeus gode della stima e fiducia di tutti, già di suo e senza considerare che il prossimo Festival di Sanremo «rischia» di portare nelle casse della tv pubblica un bottino da 50 milioni di euro in pubblicità (come ha rivelato Il Sole 24 ore ).

 

In Rai fanno anche notare che il Festival di Sanremo è solo una delle tante passerelle mediatiche che Zelensky ha deciso di calcare: era già intervenuto ai festival di Cannes e Venezia e, due settimane fa, ai Golden Globes. Insomma dopo il cinema tocca alla musica, niente di strano... La richiesta di esserci poi era partita dallo stesso Zelensky che aveva incontrato Bruno Vespa a Kiev per un’intervista. Il giornalista aveva quindi «girato» ai vertici Rai e ad Amadeus il desiderio del leader e in nome di un accordo che accontentava tutti la decisone è stata presa. «Non capisco francamente tutto questo rumore per un breve intervento di Zelensky — spiega Vespa —. Al Festival hanno partecipato alte personalità della politica internazionale e sono stati trattati tutti i temi sociali, anche scabrosi e controversi, mi dispiace questo malanimo nei confronti di un uomo che si sta battendo con straordinario coraggio per salvare la libertà del proprio popolo da una pesantissima aggressione» (...)

giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato giorgia meloni e giovanbattista fazzolarivespa zelenskyVOLODYMYR ZELENSKY A DAVOS

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...