youth (spring) le retour 2023cannes

LA CANNES DEI GIUSTI - DICIAMO CHE "LE RETOUR", NON ACCOLTO BENISSIMO, È UNA BUONA COMMEDIA SU FAMIGLIE DISFUNZIONALI CON PUNTE DRAMMATICHE E UNA STORIA LESBO TRA CLASSI DIVERSE - NON È MALE LA GRANDE SCENA DI SESSO IN BAGNO CON JESSICA CHE DEVE LECCARE LA RAGAZZA PARIGINA SEDUTA SUL LAVANDINO A GAMBE LARGHE - MOLTO PIÙ BLASONATO, INVECE L’APPLAUDITISSIMO “YOUTH (SPRING)”, IL PRIMO FILM LANCIATO TRA I POSSIBILI VINCITORI, BELLO MA PESANTISSIMO (ALTRE TRE ORE E MEZZO!)… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

le retour

Cannes. A parte le polemiche, nelle quali non vorrei proprio entrare, su una lavorazione toccata da violenze verbali tra troupe e attrici, che ne avevano bloccato la partecipazione al concorso un mese fa sollevando un polverone, e  come si vede risolte grazie soprattutto alla forte presenza de Le Pacte, la distribuzione francese (te pareva...) questo "Le retour" scritto e diretto da Catherine Corsini, prodotto dalla sua compagna Elizabeth Perez, si sistema soprattutto nel grande nuovo genere dei film che devono riscrivere le regole aggiornate della nuova morale e delle buone maniere legate ai rapporti di classe e ai problemi di inclusione.

 

le retour

Anche il film di Kore eda, in fondo, vi appartiene, e vedrete quanti altri sparsi un po’ ovunque. Fuor di polemiche, diciamo che "Le retour", che non è stato accolto benissimo, è una buona commedia su famiglie disfunzionali o non troppo funzionali, con più di una punta drammatica, una verità da scoprire, una storia lesbo tra classi diverse, una la radical chic figlia di un papà che paga sempre e l'altra poveraccia che vuole mantenersi da sola col suo lavoro.

le retour

 

Le due belle sorelle Farah e Jessica, interpretate da Suzy Bemba e Esther Gohourou, tornano assieme alla mamma, Aïssatou Diallo Sagna, in Corsica, dove sono nate e da dove sono andate via quindici anni prima, mentre il padre, bianco, moriva senza più rivederla. La mamma ha preso un lavoro estivo di governante da una ricca famiglia parigina, con figlia lesbica, Lomane de Dietrich, che ha puntato all’ingenua Jessica. Essendoci un ritorno in Corsica c’è anche una famiglia da ritrovare, e una lunga notte di sballo con pasticche e alcol da passare.

le retour di catherine corsini

 

Il film, che promette più di quanto non mantenga, è divertente nella parte commedia, i rapporti fra le due sorelle ad esempio, o la figura di Farah, che diventa spacciatrice da spiaggia, mentre si appesantisce un po’ quando cede alle complicazioni di classe e ai rapporti fra ricche bianche e ragazze povere nere. Le tre protagoniste, però, sono decisamente la cosa migliore del film. Non è male neanche la grande scena di sesso in bagno con Jessica che deve leccare la ragazza parigina seduta sul lavandino a gambe larghe, ma il peso delle due fa cadere tutto e intanto entra un'altra ragazza e si sistema sulla tazza. E' la scena più divertente. Presentato inutilmente in concorso.

Youth (Spring)

Molto più blasonato, invece l’applauditissimo Wang Bing di “Youth (Spring)”, il primo film lanciato tra i possibili vincitori, bello ma, in verità per noi pesantissimo (altre tre ore e mezzo!) ritratto della vita di giovani ragazzi inesperti che dalla provincia rurale dello Yannan vanno a lavorare a Zhili City, una città fabbrica vicino a Shanghai con orari assurdi.

 

Youth (Spring)

Il film, che ha un impianto da grande cinema realistico, Wang Bing ha lavorato cinque anni per ricostruire le singole storie dei suoi giovani personaggi e gli ambienti, ci mostra la faccia reale della nuova classe operaia cinese, giovanissima, e dove vive e come vive. Dovrebbe essere completato da altri due episodi per formare un trittico sulla nuova Cina.

Youth (Spring) le retour di catherine corsini - locandinaYouth (Spring) Youth (Spring) Youth (Spring) le retour

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?