IL CINEMA DEI GIUSTI - ESTATE TORRIDA. SEPOLTI DALLE OLIMPIADI E DALLA PRIMA PAGINA DI ‘REPUBBLICA’, CHE AL 10 AGOSTO SFORNA DELIZIE COME "QUANDO EROS TI ABBANDONA" DI SCALFARI (CERTO A 90 ANNI...), L'UNICA SALVEZZA SEMBRAVA UN BEL FILM DI FANTASMI - OK PER "DREAM HOUSE": QUATTRO SPETTATORI IN SALA PER UN INSPIEGABILE PASTICCIO DI FANTASMI E THRILLER PARANOICO, UN MISTO DI "SHINING" E DI SOTTO-BAVA DIFFICILMENTE DIGERIBILE….
Dream House di Jim Sheridan.
Marco Giusti per Dagospia
Estate torrida. Sepolti dalle Olimpiadi e dalla prima pagina di Repubblica, che al 10 agosto sforna delizie come "L'estremo atto d'amore quando Eros ti abbandona" di Scalfari (certo a 90 anni...) o i cigni di Conchita a Londra ("Grazie Josefa Idem. Per la gioia di questa mattina di sole al castello di Windsor, per aver indicato sorridendo i cigni prima di partire..."), l'unico modo di passare la serata sembrava un bel film di fantasmi al Barberini, storica sala romana.
Ok per "Dream House", diretto da un buon regista irlandese, Jim Sheridan ("Il mio piede sinistro"), cast di tutto rispetto, cioe' Daniel Craig, Rachel Weisz, Naomi Watts. C'e' pure un gossip notevole, visto che e' il film che ha visto nascere l'amore tra Daniel Craig e Rachel Weisz e lei ha cosi' lasciato il marito regista, l'impegnatissimo Aranovsky. Quattro spettatori in sala ma aria condizionata a palla.
La prima parte, molto tradizionale, funziona. Un editor newyorkese, Craig, lascia lavoro e citta' per scrivere il suo romanzo e stare più' con la bella moglie, la Weisz, e le figliolette. Cosi' ha comprato una casetta nel New England senza sapere che proprio li', cinque anni prima, un marito, certo Peter Ward, sbrocco' e uccise moglie e figlie a pallettoni. Ai primi avvisi di fantasmi, strane presenze, minacce, Craig cerca di capire, inizia a a far domande allla bella vicina, Naomi Watts, e alla polizia locale trovandosi davanti pero' un fitto e sospetto muro omertoso che non si spiega.
Ecco. A questo punto il film precipita in un totale e inspiegabile pasticcio di fantasmi e thriller paranoico, un misto di "Shining" e di sotto-Bava difficilmente digeribile. Un totale e inspiegabile disastro.
Poi ci spieghiamo, come nel film, l'arcano. Il film, girato da Sheridan in un certo modo, dopo le preview americane era stato in gran parte rigirato con nuove scene e rimontato poi dallo stesso produttore che aveva cacciato Sheridan ritenendolo troppo autore. Un massacro, dettato dalle regole di marketing che ormai dominano il cinema americano, che aveva spinto gli attori a non fare pubblicita' a un'opera che aveva gia' parecchi problemi.
In America e' uscito a fine 2011 con incassi modesti e critiche spernacchianti. "Si' il film non e' un granche' ma a me ha cambiato la vita" ha dichiarato alla fine Daniel Craig sposandosi Rachel Weisz. Aggiungo che anche l'aria condizionata del Barberini non era malaccio, malgrado gli 8 euro e 50 spesi inutilmente, ma dare qualche film più' riuscito no? Per fortuna che ci sono i cigni di Conchita a rimetterci in sesto.
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