clooney comma 22

“NON SALIRÒ MAI PIÙ SU UNO SCOOTER” – GEORGE CLOONEY TORNA SUL SET DOPO L’INCIDENTE IN MOTORINO IN SARDEGNA. A VITERBO PER LE RIPRESE DELLA SERIE “COMMA 22”, POI ARRIVERÀ A CINECITTÀ – LE POLEMICHE CON SGARBI? IL PRODUTTORE ENZO SISTI: “CI SIAMO SCAMBIATI OPINIONI CON LA MASSIMA SERENITÀ”

Laura Larcan per "il Messaggero"

clooney viterbo 2

 

«Vado a Roma ma non farò come Vacanze Romane, non salirò mai più su uno scooter». La battuta di George Clooney è diventata quasi un tormentone estivo che aleggia sulla produzione di Catch 22, la serie televisiva che il divo di Hollywood sta girando in Italia (prodotta da Sky Atlantic), tratta dal romanzo di Joseph Heller pubblicato in Italia con il titolo Comma 22.

 

clooney

Come dargli torto, visto la notizia salita subito all' onore delle cronache del brutto incidente che l' ha visto coinvolto in Sardegna, proprio mentre era alla guida di uno scooter. Un soggiorno tutto di lavoro, altro che vacanze.

 

Ma Clooney, in gran forma e «con una simpatia e cordialità davvero uniche» (come hanno postato sui social i tanti fortunati con che l' hanno incontrato) torna ancora a conquistare la ribalta mediatica, visto che domani comincia le riprese nel cuore di Viterbo, la splendida cittadina dei papi che ha convinto l' attore (qui in veste anche di regista e produttore) a sceglierla per allestire le principali scene evocative nientemeno che della Roma del 1944.

clooney sutri

 

«Saranno tutte scene di passaggi in macchina nelle strade di Roma». La trama è nota, ispirò già un film di Mike Nichols, ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, in una base aeronautica statunitense in Italia, dove il capitano, vedendo la morte in continuazione attorno a lui (anche per l' incapacità dei suoi ufficiali), e non trovando alcun senso nella guerra, cerca di farsi esonerare facendosi passare per pazzo, ma è intrappolato dal Comma 22: «Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo».

 

LE LOCATION

clooney a sutri 1

Arriva a Viterbo e la cittadina si ferma? Sembrerebbe di sì visto che per agevolare gli attori e la troupe, ben trecento persone in tutto, buona parte del centro storico sarà interdetto al traffico veicolare e pedonale, d' accordo con il sindaco Giovanni Arena.

 

Da oggi la produzione è al lavoro per l' allestimento dei set: «Sarà la Roma del 1944, dove già erano dislocati militari americani», spiega Enzo Sisti, il produttore esecutivo. I ciak si concentreranno in due giorni nel quadrante del centro che comprende via Cavour, piazza del Plebiscito, via San Lorenzo, piazza della Morte e piazza del Gesù.

 

clooney a viterbo

Disagi e fastidi? «Cercheremo di dare meno fastidio possibile, di girare quando i negozi sono chiusi», continua Sisti. Ma la ribalta mediatica che porta a Viterbo George Clooney non ha prezzo.

 

La cittadina termale era già rimasta delusa nel 2016 dal progetto rimandato a data da destinarsi di Steven Spielberg che avrebbe dovuto portare la sua mega-produzione sulla vita di un bambino ebreo Edgardo Levi. Ma ora può godersi l' ebbrezza glam del grande cinema a tutti gli effetti.

 

clooney

Con Clooney sbarcano tanti attori americani e inglesi, a partire da Hugh Laurie, il famoso Doctor House, Christoper Abbot, e Giancarlo Giannini illustre italiano nel cast. E dove spiccano, però, tante maestranze italiane («sono quasi il 90 per cento», dicono dalla produzione). Il ciak viene battuto dopo Sutri (nella provincia di Viterbo), e lo strascico di polemiche sollevate dal sindaco della cittadina del tufo, Vittorio Sgarbi che aveva accusato Clooney di aver sporcato la cittadina e di essersene andato senza ripulire.

 

enzo sisti

«Ci siamo scambiati le opinioni, ognuno con le proprie ragioni, con la massima serenità, tra chi ha cultura del cinema e chi dell' arte», liquida la questione Sisti. Magia del cinema, a Sutri era stata ricreata una piazza della Palermo del 44.

 

L' AEROPORTO SEGRETO

L' avventura italiana di Clooney (in termini lavorativi s' intende) è cominciata in Sardegna, come dicevamo: per due mesi all' aeroporto di Venafiorita vicino Olbia, un pezzo da museo, se non di archeologia industriale, dismesso negli anni 60 del secolo scorso, che Clooney ha rianimato a suon di allestimenti.

 

HUGH LAURIE THE NIGHT MANAGER

«Con tutti i permessi delle autorità, con l' aiuto di tutti, compresa la regione Sardegna che ci ha concesso l' uso dei terreni, l' abbiamo fatto funzionare di nuovo per esigenze di copione», racconta Enzo Sisti il produttore che sta seguendo passo passo i ciak di Clooney. Se c' è un aeroporto, ci sono anche gli aerei.

 

D' epoca. E che aerei: una flotta, arrivata direttamente dagli Stati Uniti, con velivoli storici, bombardieri del calibro di Junker e B-25 che hanno partecipato al conflitto bellico, protagonisti di decolli, acrobazie nel cielo, atterraggi.

sgarbi capra

 

«Clooney è una persona fantastica: generosa, professionista, che fa vivere una buona atmosfera sul set e riesce a stare sempre nei tempi di lavorazione», si lascia andare Sisti.

 

STUDIOS

E Roma. Attesissima la troupe nella Capitale. Per George Clooney nessuna location in esterni, ma tutto il lavoro si concentrerà negli Studios di Cinecittà, sulla via Tuscolana, per la gioia del direttore Roberto Cicutto. Martedì prossimo, Catch 22 conquisterà due grandi studi di scena.

 

Un' ospitalità romana di ben quindici giorni. Qui si gireranno le scene degli interni degli aerei, tra scenografia ed effetti speciali.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…