COME TRASFORMARE UN MACRO-IDIOTA IN UNA MICRO-CELEBRITÀ? AL TEMPO DI INSTAGRAM SI PUÒ – E' LA APP PIÙ ECCITANTE DEL MOMENTO PERCHE' PROMETTE AGLI ADOLESCENTI E NO DI BALZARE A COLPI FOLLOWER NEL REGNO DEGLI INFLUENCER (AGGIORNAMENTO DELLA FIGURA DEL MAÎTRE À PENSER, CON LA SOTTRAZIONE DEL PENSIERO E L'AGGIUNTA DELL'IMMAGINE) - QUALCUNO POI, DA MICRO DIVENTA MACRO
Fabio Sindici per la Stampa
La scalata di Ingrid all' empireo dei social comincia in modo poco ortodosso, con una bomboletta di spray al peperoncino. Il bersaglio dello spruzzo irritante è un' amica conosciuta su Instagram, la grande piattaforma di condivisione d' immagini e stili di vita. Il motivo dell' aggressione? Il mancato invito a un matrimonio, anticipato da una pervasiva grancassa digitale. La scena è quella di un film americano indipendente, ‘’Ingrid goes West’’ (Ingrid va a Ovest) che ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura originale nell' ultima edizione del Sundance Film Festival.
Love in the Age of Instagram 33
Ingrid è un personaggio di finzione. Solo che la vecchia precisazione dei titoli di coda qui va ribaltata: «Ogni riferimento a fatti o persone reali è assolutamente intenzionale». Specie se per realtà s' intende la mescolanza dei mondi in cui viviamo: la vita di tutti i giorni, a casa, a scuola, in ufficio; e le esistenze aumentate e perfezionate sui social media, vibranti negli schermi dei personal computer e dei telefonini intelligenti. Nella realtà parallela dei social network succede che una bambina australiana di 2 anni raggiunga 22 mila followers sul profilo Instagram aperto dalla madre.
Nella realtà «reale» è stata già raggiunta da uno stalker. Per ora, fortunatamente, solo su Internet.
Tutte le scelte di Ingrid sono sbagliate nell' ottica della morale comune. Ma si mutano in vincenti nell' universo distorto dei social network.
L' aggressione al peperoncino diventa virale. La protagonista usa i soldi di un' eredità per trasferirsi a Los Angeles e diventare amica di una giovane influencer di Instagram (aggiornamento della figura del maître à penser, con la sottrazione del pensiero e l' aggiunta dell' immagine). Capita che un' arte relativamente vecchia come il cinema colga al volo lo zeitgeist digitale.
CLAUDIO RANIERI DAL PROFILO INSTAGRAM DELLA FIGLIA
Oggi le nuove vie della celebrità, del divismo e dell' influenza sociale sono elettroniche. In parte si affiancano a quelle tradizionali, in parte le superano, come i treni ad alta velocità rispetto alle ferrovie a scartamento ridotto. Il successo sui nuovi media funziona per contaminazione. Un esempio sono i cosiddetti «jackals», sciacalli digitali che si inseriscono in un tormentone - può essere un gioco di successo o una serie tv come Gomorra - e acquistano popolarità di riflesso, attraverso la parodia. Parassiti della celebrità altrui.
Un altro fenomeno in crescita è quello delle micro-celebrities studiato da sociologhe come Terri Senft - che ha coniato il termine -, Danah Boyd, e, in Italia, da Antonella Mascio, docente di New Media all' Università di Bologna. Sono adolescenti che balzano di colpo nel mondo della celebrità, attraverso i network sociali. Senza il cordone di sicurezza garantito ai divi di un tempo. Qualcuno poi, da micro diventa macro: icona pop. È il caso della blogger-influencer-stilista Chiara Ferragni: dopo i milioni di follower e la relazione con Fedez si è trasferita a L.A. e ha riprodotto con fidanzato e sorelle un clan sulla falsariga di quello Kardashian-Kendall-West.
Il successo tracima quando si può taggare e condividere un intero clan. La nuova cultura delle celebrità ha prodotto anche una contro-cultura, dalle pagine Instagram anti-selfie alle campagne dello street artist Plastic Jesus che ha tappezzato la città degli angeli di segnali di senso vietato. Seguiti dalla scritta: "Stop making stupid people famous". Smettiamo di trasformare degli idioti in celebrità.
CHIARA FERRAGNI INSTAGRAM 
college babes of instagram 37
Torna alla memoria una vecchia battuta di Cecil B. De Mille in Viale del Tramonto : «Una dozzina di press agent che lavorano troppo possono fare cose orribili allo spirito umano». Lavorare senza sosta su un profilo multi-social da Snapchat a Instagram, da Tumblr a Vine, può avere effetti ancora più devastanti.
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CHIARA FERRAGNI INSTAGRAM
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