IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - CHE VEDIAMO STASERA IN STREAMING? SE AVETE VOGLIA DI CINEPANETTONI, SU NETFLIX VEDO CHE È SPUNTATO “IN FUGA CON BABBO NATALE” - SU PARAMOUNT VI CONSIGLIO IL NOTEVOLE “MARGINI”, PICCOLO FILM INTELLIGENTE SU UNA BANDA PUNK DI GROSSETO - SU AMAZON, INVECE, TROVATE, OLTRE AL VECCHIO “WILLY WONKA E LA FABBRICA DI CIOCCOLATO” E A “FOXY BROWN” IL DOCUMENTARIO SU ACHILLE LAURO E LA SUA BAND, “RAGAZZI-MADRE – L’ILIADE” - SU MUBI, INVECE, AVETE “L’AMICO DI FAMIGLIA” DI PAOLO SORRENTINO.… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Voglia di cinepanettoni, eh? Su Netflix vedo che è spuntato addirittura un “In fuga con Babbo Natale” di Volfango De Biasi con Giampaolo Morelli che fa il Babbo Natale napoletano e mariuolo, cioè ladro che entra nelle case come Babbo Natale, e coinvolge pure un bambino. Ci sono anche gli stracultissimi Ilaria Spada, Michela Andreozzi e lo strepitoso Romano Talevi di “Bassifondi”. E dovrò trovare il coraggio per vedere anche il cafonissimo “Dubai Bling – La città dei milionari” che tanto mi attira chissà perché.
Su Paramount vi consiglio il notevole “Margini”, il piccolo film intelligente su una banda punk di Grosseto, la mia città, opera prima di Niccolò Falsetti, già aiuto e regista della seconda unità dei Manetti bros, che infatti coproducono il film, dedicato alla scena hard rock street un po' fracassona di un gruppo di tre ragazzi grossetani, interpretati da Matteo Creatini, Emmanuele Linfatti, Francesco Turbanti, che cercano di portare a Grosseto il concerto di un gruppo punk rock americano, i Defense.
Divertente, originale, con belle facce, anche se molto poco grossetane, del nostro cinema, Silvia D’Amico, Valentina Carnelluti e un sempre scatenato Nicola Rignanese che parla toscano, purtroppo il Monni non c’è più. Su Amazon, invece, trovate, oltre al vecchio “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” di Mel Stuart con Gene Wilder, o a “Foxy Brown” con Pam Grier, il documentario su Achille Lauro e la sua band, “Ragazzi-madre – L’Iliade”, firmato dallo stesso cantante, con grandi frasi a effetto di Alessandro Micheli usato come fosse Toni Negri.
Mi ha un po’ stupito, perché sembra tutto non so se finto, ma certo costruito per fornire una narrazione eroica del personaggio e del suo passato di strada. Inoltre quello che mi manca nel documentario è proprio Achille Lauro. Capisco tutto di come costruisce in gruppo i pezzi, ma non so nulla di lui. Ammesso che mi interessasse.
Mi sono rivisto su Mubi, invece, appena inserito, “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino con Giacomo Rizzo e Laura Chiatti, che allora non venne molto amato dalla critica e mi ha, invece, davvero colpito. E’ un film originale, coraggioso, pieno di idee di regia, totalmente diverso da come me lo ricordavo.
Con un personaggio, l’usuraio interpretato da Giacomo Rizzo, più che sgradevole ma che fa funzionare tutto il meccanismo narrativo. Credo sinceramente che i film di Sorrentino, come quelli di Matteo Garrone e quelli di Guadagnino, soprattutto i primi, vadano rivisti, perché sono passati vent’anni e vanno assolutamente storicizzati.
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