IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - E IN CHIARO STASERA COSA VEDIAMO? C’È UN BELLO SCONTRO TRA “FULL METAL JACKET”, IRIS ALLE 21 E “L’INSEGNANTE VIENE A CASA” CINE 34 ALLE 21 - SU CIELO ALLE 21,15 GLORIA GUIDA SFIDA EDWIGE CON “LA LICEALE”, PIENO DI NUDI E DI SITUAZIONI PARECCHIO PESANTI - IN SECONDA SERATA TRIONFA IL SEDERE DI NADIA CASSINI IN “LA DOTTORESSA CI STA COL COLONNELLO”, SU CINE 34 ALLE 22,55 - NELLA NOTTE TROVATE ANCHE “LASCIAMI ANDARE”, UNA GHOST STORY ALL’ITALIANA AMBIENTATA A VENEZIA… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
In chiaro stasera cosa vediamo? C’è un bello scontro tra “Full Metal Jacket” di Stanley Kubrick con Matthew Modine, Vincent D'Onofrio, Adam Baldwin, R. Lee Ermey, Dorian Harewood, Iris alle 21, “L’insegnante viene a casa” di Michele Massimo Tarantini con Edwige Fenech, Renzo Montagnani, Alvaro Vitali, Lino Banfi, Marco Gelardini, Cine 34 alle 21, e la commedia “Ritorno in Borgogna” di Cédric Klapisch con Pio Marmaï, Ana Girardot, François Civil, Jean-Marc Roulot, Maria Valverde, dove il protagonista torna dopo dieci anni nella casa di famiglia alla morte del padre.
Quanto a "L'Insegnante viene a casa” questa è la storia. La bella insegnante di piano Luisa, Edwige Fenech, arriva da Milano a Lucca per seguire il suo amante, cioè Ferdinando Bonci-Marinotti, Renzo Montagnani. Non sa però che Ferdinando ha già una moglie, Ria De Simone, e forse una possibile carriera in politica. Inoltre, nel condominio dove abita, viene scambiata per una mignotta e tutti i maschi del palazzo cercano di farsela.
edwige fenech l'insegnante viene a casa 2
Come entra in una doccia, ad esempio, le piombano tutti addosso, perfino il portinaio, Lino Banfi, e il figlio, Alvaro Vitali. Alla fine cederà alla corte del più giovane Marcello. Edwige si spoglia molto, fa ben due docce, si esibisce mentre suona al piano nuda. Notevoli le pubblicità spudorate sparse ovunque. Come questo dialogo con il cameriere: "Un Fernet Branca a lei e uno alla signora". "Ma è vero che fa bene?". "Da quanto si sente non manca una digestione!".
Ma occhio che su Canale 27 alle 21, 10 passa un capolavoro come “Babe, maialino coraggioso”, diretto da Chris Noonan, prodotto e scritto dal George Miller di “Mad Max”, tratto dal romanzo di Dick King-Smith con James Cromwell, Madge Szubanski e ben 48 maialini che interpretano Babe. Adorabile. Su Rai Movie alle 21, 10 passa la commedia militare e sentimentale scritta e diretta da Cameron Crowe “Sotto il cielo delle Hawaii” con Bradley Cooper diviso tra due amori, Emma Stone e Rachel McAdams, Bill Murray come capo della base di Honolulu, John Krasinski, Danny McBride. Mai visto. Ha delle recensioni pestilenziali. Le più positive lo bollano come inutile.
Su Cielo alle 21, 15 Gloria Guida sfida Edwige con “La liceale” di Michele Massimo Tarantini con Giuseppe Pambieri, Gianfranco D'Angelo, Alvaro Vitali. Pieno di nudi e di situazioni parecchio pesanti. Questo fu il trionfo assoluto di Gloria Guida, al suo esordio nudissimo nella Dania Film di Luciano Martino, cioè in serie A, dopo quattro film con Imperoli e Amadio. Martino la circonda di un gran cast di fedelissimi e le mette a fianco Michele Massimo Tarantini, al suo secondo film da regista e alla sua prima commedia sexy, che si dimostra più moderno di Laurenti e Cicero e più interessato a riprendere le grazie femminili.
“Io venivo da L’insegnante, dove ero aiuto regista”, mi ha detto Michele Massimo Tarantini. “Nando Cicero aveva capito delle cose, ma non se ne era accorto. Diventato regista de La liceale, a metà film cambiai genere e lo resi comico. La produzione lo blocca. Poi me lo fecero finire. Lo fecero uscire allo Smeraldo di Torino senza un filo di pubblicità. Incassò due milioni e 800 mila lire nel week end. Quando andai alla Medusa lunedì mattina, mi offrirono un contratto di altri tre film e mi chiesero di inventarmi un film comico per la Fenech”.
Questo film è molto spinto rispetto alle altre commedie sexy del tempo, basterebbero gli incredibili titoli di testa col grande nudo integrale di Gloria Guida che dorme stesa sul letto, ma anche tutte le scene con Ilona Staller che cerca di adescarla o quella del bagno dove si mostra ripresa da sotto il sedere. O come ascolta le lezioni dei professori maschi, mostrando cioè apertamente le mutandine con le gambe aperte per farli impazzire. Su Italia 1 alle 21, 20 trovate invece “Sopravvissuto – The Martian” di Ridley Scott con Matt Damon, Jessica Chastain, Kate Mara, Kristen Wiig, Sebastian Stan, Sean Bean.
matt damon nei panni di mark watney
Beh, quando il bellissimo capitano dello spazio Jessica Chastain sorridendo si riprende Matt Damon, il suo uomo abbandonato su Marte per un anno e mezzo, sopravvissuto mangiando patate, non si rimane indifferenti. Scott muove bene le sue pedine su piani diversi, ma non abbandona certo lo spettatore a se stesso. Matt Damon, il pilota che non molla che riesce a sopravvivere sul pianeta rosso, ricostruito in Giordania, i suoi compagni sull’astronave Hermes, capitanata da Jessica Chastain che non si dà pace di aver abbondonato un suo uomo, ritenuto morto, su Marte, e gli uomini della Nasa sulla terra, tutti grandi attori come Sean Bean, Jeff Daniels, Chiwetel Ejiofor, che cercano di stabilire contatti con lui e di trovare il modo per riportarlo a casa.
lino banfi nadia cassini alvaro vitali la dottoressa ci sta col colonnello
Passiamo alla seconda serata dove trionfa il sedere di Nadia Cassini in “La dottoressa ci sta col colonnello” di Michele Massimo Tarantini con Nadia Cassini, Lino Banfi, Alvaro Vitali, Malisa Longo, Cine 34 alle 22, 55. Occhio che puzza di stracult “L’ombra del lupo” thriller/horror diretto da Alberto Gelpi con Maria Grazia Cucinotta, Christopher Lambert, Raniero Monaco Di Lapio, col poliziotto violento e una bestia enorme, che sia un lupo mannaro?, che si aggira tra i boschi. Lo trovate su San Marino alle 23.
Su Iris alle 23, 15 non si discute certo su “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick con Ryan O'Neal, Marisa Berenson, Patrick Magee, Hardy Krüger, Steven Berkoff, Gay Hamilton. Mi raccontò Ursula Andress che al tempo era fidanzata con Ryan O’Neal e lo seguì durante tutta la lavorazione del film. Ken Adam, invece, non ne poteva più delle candele che Kubrick voleva rigorosamente accese sul set che alla fine del film decise di andarsene in italia per un po’ e fece “Salon Kitty” di Tinto Brass. Su Cielo alle 23, 15 passa un erotichello soft di Joe D’Amato, “La signora di Wall Street”, con Tara Buckman, Charlie Edwards, Louie Elias, Paul Van Gent, Dan Smith, Sashin Sardot.
Canale 5 alle 23, 25 presenta “Lasciami andare” di Stefano Mordini con Stefano Accorsi, Valeria Golino, Serena Rossi, Maya Sansa, Antonia Truppo, Lino Musella. Che bellezza, ricordo che pensai vedendolo. Una ghost story all’italiana ambientata a Venezia con l’acqua alta come ultimo film del festival… Poi scopri che questo fantasma tarda un po’ troppo ad arrivare, che la sceneggiatura, scritta dallo stesso regista assieme a Francesca Marciano e a Luca Zingaretti, tratto da un racconto dell’americano Christopher Coake, più che verso “A Venezia un dicembre rosso shocking” di Nicolas Roeg, prima fonte di ispirazione, sembra muoversi verso i gialli psicologici di Tornatore o verso il cinema d’autore romanocentrico.
In dieci minuti di proiezione si sentono dire tre “Ma, vaffanculo!” pronunciati da tre personaggi diversi ma con la stessa intonazione… E, infine, non si capisce che ci fanno tutti questi attori napoletani in trasferta a Venezia, Antonia Truppo come alcolista anonima, Lino Musella come mago di Forcella, Serena Rossi come seconda compagna di Stefano Accorsi che canta al piano bar, la stessa Golino… Ma detto questo, una ghost story a Venezia per il cinema italiano è già qualcosa. Il film si apre in quel di Venezia con il giovane architetto Marco, Stefano Accorsi, che compra una casa un po’ tenebrosa sulla laguna assieme alla moglie Maya Sansa che arriva col figlioletto Leo.
Dieci anni dopo scopriamo che lo stesso Stefano Accorsi aspetta un figlio da Serena Rossi, cantante in un localino veneziano, che il figlio che aveva prima, Leo, è morto per un incidente nella casa tenebrosa e che Maya Sansa non si rassegna alla triste perdita. A quel punto entra in scena Valeria Golino in versione donna d’affari italo-americano con figlio di una decina d’anni che racconta a Accorsi di aver comprato la casa, ma vorrebbe capire perché nella stanza di suo figlio c’è il fantasma di Leo che non se ne vuole andare e rivuole il suo orsacchiotto Toto. Buone le premesse. Purtroppo il film si muove lentamente in varie direzioni cercando di non farci capire su quale andrà. Horror, giallo, truffa. Speravamo un po’ meglio.
edwige fenech la vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono
Cine 34 alle 0, 45 si butta su una Edwige Fenech nudissima e ultraclassica con “La vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono” di Mariano Laurenti con Edwige Fenech, Carlo Giuffrè, Didi Perego, Guido Leontini, Pino Ferrara. Lasciarsi da vecchi non è il massimo. Ce lo spiega questo solido “Le cose che non ti ho detto” opera seconda di William Nicholson con Annette Bening, Bill Nighy, Josh O'Connor, Sally Rogers, Aiysha Hart, Nicholas Burns, Rai Movie alle 0, 55. opera seconda di un celebre sceneggiatore, William Nicholson, con Annette Bening, Bill Nighy, Josh O'Connor, Sally Rogers, Aiysha Hart, Nicholas Burns, con due vecchi genitori che confessano al figlio che si stanno lasciando dopo 33 anni.
Può capitare, su. Sembra che sia accaduto proprio a William Nicholson coi suoi genitori. Cine 34 alle 2, 25 si muove ancora nel mondo della commedia sexy con “Le seminariste” , terribile regia di Guido Leoni che vede protagonista una Daniela Doria sempre nuda, o quasi, figlia di Renato Romano. Paola Tedesco, all’epoca valletta di Pippo Baudo si affrettava a dire, nelle cronache dell’epoca, che la sua era solo una partecipazione e che aveva rifiutato ben dodici sceneggiature di film sporcaccioni. Pensa un po’. C’è pure Carlo Croccolo come santo patrono del paese di San Giulivo che dispensa una miracolosa acqua afrodisiaca.
Il regista, Guido Leoni, intervistato dal giornale catanese “La Sicilia”, 18 giugno 1976, in un articolo intitolato finemente “Il regista spogliatutto”, sostiene che il suo film “è una satira ambientata in una piccola località di cui sono protagonisti alcuni seminaristi e alcune seminariste, 24 ragazzi e ragazze, tra i più meritevoli della loro categoria, i quali stando insieme in un convento all’insegna di San Giulivo, prima si divertono in una serie di situazioni comiche che si sviluppano fra loro, ma poi sulla scia di alcuni casi paradossali in cui vengono a trovarsi, scoprono che le acque minerali e il vino di San Giulivo, due prodotti per i quali il paese dove si trovano è famoso, non sono altro che frutto di grosse speculazioni”. E intanto si spogliano. Sembra che non sia solo molto, molto brutto…
Su Iris alle 2, 35 occhio al bellissimo e violentissimo western con indiani “Passaggio a Nord Ovest”, primo film a colori girato da King Vidor nel 1940 con Spencer Tracy, Robert Young Ruth Hussey e Walter Brennan. Basato sul best sellers di Kenneth Roberts del 1936, è la storia dei Rogers’s Rangers, cioè la militia comandata nel 1700 dal mitico maggiore Rogers, Spencer Tracy, che combatterono storiche battaglie durante la guerra coi francesi e con i loro alleati indiani. Il film era previsto in due parti, e la seconda doveva trattare solo della ricerca del passaggio a Nord Ovest, come da titolo, ma il primo film ebbe tali problemi di realizzazione e allungamenti, che la seconda non si girò mai.
La MGM aveva affidato il film a W. S. Van Dyke, che girò moltissime scene di natura e backgrounds in Idaho quando fece i sopralluoghi per le location, ma il film venne poi affidato a King Vidor perché Van Dyke aveva un altro film da completare. Qualche scena venne girata anche da Jack Conway. Su Rete 4 alle 3, 10 grande è il piacere di ritrovare un avventuroso/horror stracultissimo come “L’isola degli uomini pesce” di Sergio Martino con Richard Johnson, Barbara Bach, Claudio Cassinelli, Joseph Cotton e Franco Javarone come uomo-pesce. La copia americana, non ha solo un montaggio e un titolo diversi, “Screamers”, ma delle scene in più con Mel Ferrer e Cameron Mitchell. Le versioni internazionali, però, hanno tutte lunghezze differenti. La chiudo qui.
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