martina colombari e il covid

"DOBBIAMO TENERE SEMPRE ALTA LA GUARDIA ANCHE SE SIAMO VACCINATI" - MARTINA COLOMBARI RACCONTA LA SUA POSITIVITÀ AL COVID: "STO BENISSIMO, MI MANCA SOLO L'OLFATTO. MIO MARITO BILLY COSTACURTA MI PORTA IL VASSOIO IN CAMERA. SE NON AVESSI FATTO IL VACCINO MAGARI SAREI STATA MALE IN MODO AGGRESSIVO. MIETTA AVREBBE DOVUTO DIRE SE È VACCINATA. I NO VAX? SE NON ACCETTANO LE LINEE GUIDA..."

Barbara Visentin per www.corriere.it

 

martina colombari e il covid

«Quando ci dicono che bisogna continuare a stare attenti non dobbiamo sottovalutarlo». La preoccupazione di Martina Colombari non è per se stessa, risultata positiva al Covid, ma vaccinata e quindi colpita da sintomi leggerissimi. Il pensiero dell’attrice e conduttrice, 46 anni, va invece agli altri, «magari a chi non può fare il vaccino ed è messo a rischio dalla circolazione del virus».

 

Prima di tutto, come sta?

«Benissimo: non ho mal di testa, non ho un dolore, non ho neanche più il raffreddore. Mi manca solo l’olfatto».

 

colombari

C’erano state delle avvisaglie?

«All’inizio della settimana scorsa mi era venuto il raffreddore, ma ero a Riccione, dai miei genitori, e in quella casa mi viene sempre un po’ di allergia. Quindi non l’ho abbinato al Covid, anche perché ho fatto la seconda dose del vaccino ormai due mesi fa».

 

E poi come l’ha scoperto?

«Venerdì ho fatto un tampone molecolare in vista della scena di un film che avrei dovuto girare. Per lavoro ne faccio spesso, indipendentemente dal green pass, perché come sappiamo non è che il vaccino renda completamente immuni».

 

102 martina colombari mm3 2291

La prima reazione quale è stata?

«Ero incredula. Mi sono messa subito in isolamento e poi si è scatenato un giro di messaggi con tutte le persone che ho visto, ho chiamato i due ristoranti dove sono stata la settimana scorsa, ho avvertito l’Ats».

 

È stata scrupolosa.

«Fortunatamente tutte le persone che ho incontrato, a partire dalla mia famiglia, sono vaccinate, mia nonna di 89 anni ha già fatto anche la terza dose. Quasi tutti hanno subito fatto un tampone e, per ora, sono negativi.

 

colombari costacurta

La speranza è che se proprio gliel’ho trasmesso, sia comunque in forma molto lieve. Ma quel che mi dispiace è la possibilità di aver portato in giro il virus senza saperlo, perché più il virus cammina, più si trasmette o si modifica».

 

In casa come va? Su Instagram ha raccontato che il marito Billy Costacurta le passa il cibo con un vassoio.

«È una sensazione un po’ strana, ti senti proprio un appestato. Mi sono portata in camera una cyclette e per il resto leggerò e guarderò delle serie. Ma essere pigra non mi appartiene e spero che questi dieci giorni mi aiutino anche a lavorare sulla frustrazione di un contenimento».

 

 

martina colombari

Con il suo post sui social ha sottolineato l’importanza del vaccino, ma nei commenti c’è chi l’ha messa in dubbio: cosa ne pensa?

«Non giudico chi sceglie di non farlo, ma la salute è sacra ed è una responsabilità personale e sociale. Se persone ben più competenti di me mi suggeriscono di farlo, se mi indicano il green pass come una specie di via libera, pur sempre con precauzioni, io li ascolto».

 

E quando vede i cortei dei «no vax» e «no green pass»?

«Libertà di scelta prima di tutto, ma sono state date delle linee guida e dei suggerimenti. Se non li accettano nonostante il 90 per cento della popolazione faccia diversamente, non devono sorprendersi se poi hanno delle restrizioni».

 

Martina Colombari

Come mai ha voluto condividere la sua positività?

«Per tenere sempre alta la guardia e fare attenzione anche se siamo vaccinati. Io rifarei subito il vaccino perché ribadisco che sto benissimo e penso che se non l’avessi fatto magari sarei stata male in modo anche aggressivo».

 

A «Ballando con le stelle» Mietta, positiva, non ha voluto esplicitare se sia vaccinata. Avrebbe dovuto dirlo?

«È una sua libertà, ma dal momento che è uscita la notizia, a questo punto lo dici. C’è la privacy, certo, ma anche questa benedetta privacy viene invocata quando ormai siamo tracciati ovunque, soprattutto sui social».

 

Quale sarà la prima cosa che farà appena uscita?

«Mi basta semplicemente un foglio in cui veder scritto “negativa”. Dieci giorni non è mica un lockdown, quindi dai, ridimensioniamo il tutto».

 

Martina Colombari martina colombari billy costacurta ibiza 7CAPODANNO DELLE STAR Martina Colombari a Miami martina colombari billy costacurta ibiza 8

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…