fedez ferragni

RIDER BENE CHI RIDER ULTIMO! IL "COMPAGNO" FEDEZ GUIDA LA RIVOLTA DEI VIP ACCUSATI DI NON LASCIARE LE MANCE AI FATTORINI CHE CONSEGNANO CIBO A DOMICILIO: "LE LISTE DI PROSCRIZIONE PUZZANO DI FASCIO E LE MANCE SONO IL NON PLUS ULTRA DELLO SFRUTTAMENTO DEL CAPITALISMO" – PLATINETTE: "NON ORDINERÒ PIÙ CIBO A DOMICILIO. MI RIVOLGERÒ AD UNA SIGNORA BRASILIANA CHE CUCINA BENISSIMO E COSTA MOLTO MENO DEI RIDER" – IL RAPPER MARRACASH: "HO FATTO ANCHE IO IL CORRIERE E DO SEMPRE LA MANCIA" – E CHIAMBRETTI...

Da ansa.it

fedez

Fedez va all'attacco del post comparso sulla pagina Facebook di 'Deliverance Milano', un collettivo di rider, i ciclo-fattorini che fanno le consegne di cibo a domicilio, nel quale è stata pubblicata una "lista nera" di vip colpevoli, a loro dire, di non lasciare le mance. Il rapper, che compare in quella lista, con una storia su Instagram fornisce la sua versione e risponde ai rider. Definisce la notizia infondata e punta l'indice contro "le liste di proscrizione che hanno sempre puzzato di fascio".

 

 

platinette

Anche Mauro Coruzzi, in arte Platinette, anche lui nella lista,  in un'intervista a Radio Capital, pubblicata su 'La Repubblica', sostiene che quanto accaduto è "un'intimidazione". Smetterà quindi di usare il servizio di consegne a domicilio. "Mi rivolgerò ad una signora brasiliana che cucina benissimo e costa molto meno dei rider".   

 

"Minacce, neanche troppo velate": così che AssoDelivery, associazione che raggruppa le principali piattaforme di 'food delivery', qualifica il post comparso sulla pagina Facebook di 'Deliverance Milano'.

chiambretti

 

Un messaggio in cui, da un lato, si diceva ai personaggi famosi "sappiamo tutto di voi" e, dall'altro, alle aziende che per le rivendicazioni sindacali potrebbero anche non esitare ad usare i dati sensibili dei clienti importanti.

 

 

fedez

VIP, RIVOLTA ANTI MANCE

Candida Morvillo per il Corriere della Sera

 

«Tirchi», «spilorci», «barboni», «vergognatevi».

Piovono insulti via social su 25 personaggi famosi messi all' indice da un collettivo di rider milanesi perché ordinano cibo a domicilio e non lasciano la mancia.

 

Fra loro, Chiara Ferragni e Fedez, Dj Albertino, i calciatori Leonardo Bonucci, Danilo D' Ambrosio, Philippe Mexes, Mauro Icardi e la moglie Wanda Nara. Almeno tre accusati, però, parlano di fake news. Lo fanno Fedez, lamentando «totale infondatezza», e i rapper Marracash e Clementino: il primo assicura che la mancia la lascia, il secondo che non ordina a domicilio e neanche vive a Milano. Intanto, il post del collettivo Deliverance Milano è sparito da Facebook; e AssoDelivery, che rappresenta Deliveroo, Glovo, Just Eat, Social Food e UberEats, fa sapere di averlo segnalato alle autorità, «sconcertati dalle dichiarazioni sul tema della privacy e dalle minacce, neanche troppo velate, rivolte ad alcuni consumatori». Ovvero: «Ricordatevi sempre, clienti, che entriamo nelle vostre case Sappiamo tutto di voi Cosa mangiate, dove abitate, che abitudini avete».

MARRACASH

 

Ieri, in un video su Instagram, Marracash ha detto: «Chiedo a Deliveroo di pubblicare i miei ordini perché io lascio sempre la mancia Ho fatto anch' io il corriere, portavo pizze sotto la pioggia, so che vuol dire Ai cretini che m' insultano dico: ripigliatevi, non credete a tutto». Paola Zukar è la manager di entrambi i rapper e spiega: «Clementino abita a Cimitile, in Campania. Mi ha detto che lì non c' è neanche un McDonald' s, figuriamoci un delivery».

 

Si chiede: «Se domani uno scrive che Marracash e Clementino hanno rapinato un benzinaio, finiscono sui tg senza verifica?».

fedez

E così il caso dei vip presunti spilorci diventa simbolico di un groviglio contemporaneo fatto di fake news, haters e odio sociale, buono, nello specifico, per riaccendere le polemiche su una categoria che Luigi Di Maio a inizio mandato definiva «simbolo di una generazione abbandonata», promettendo diritti e tutele non ancora pervenuti.

Dalla Polinesia, Fedez fa una story per dire: «Le mance sono il non plus ultra dello sfruttamento capitalista In America, sono obbligatorie perché il datore di lavoro paga poco Ma la sopravvivenza del lavoratore non può essere garantita dal cliente e non capirlo è la cosa meno di sinistra e meno lotta di classe possibile».

bonucci

 

Anche Platinette, all' anagrafe Mauro Coruzzi, finito nella lista nera, rivendica al Corriere il diritto di non lasciare la mancia: «Non credo spetti ai famosi occuparsi dell' economia del rider, che magari pensa che sono un ciccione bavoso che ordina cibo compulsivamente, non sapendo che soffro di una malattia grave: la bulimia». Spiega: «Io ordino dopo mezzanotte, quando ho già svuotato il frigo, perciò, pago il supplemento, che presumo vada al fattorino. E scelgo ristoranti vicini. Se ho il raptus del carboidrato, sono come un tossico che non può aspettare: 7,90 per una corsa di cinque minuti mi sembra anche caro. E io stesso da ragazzo ho fatto consegne per un verduraio». Da oggi, assicura, non ordinerà più cibo a domicilio.

chiara francini

 

Il tema «mancia o non mancia» fa discutere anche chi nella lista non c' è. Racconta l' attrice Chiara Francini: «Io lascio sempre tre o quattro euro perché i rider mi fanno tenerezza, però quel "sappiamo dove abitate" mi ha fatto paura». Alessandro Cecchi Paone lascia sempre cinque o dieci euro: «Non puoi fingere di non sapere che questi sono lavori sottopagati. E, se hai avuto la bravura o la fortuna di guadagnare bene, devi dare un segnale per dire: non ti lascio indietro». Infine, Piero Chiambretti, che a Torino possiede dei ristoranti, dice: «Lascio il resto per non tenerlo in tasca e non giudico chi non lo fa». Giura: «Da me, la mancia la danno solo gli stranieri. L' altra sera, Claudia Schiffer, allo Station Cafè, non l' ha lasciata ma non ha lasciato neanche se stessa. Ha aperto il menu e se n' è andata.

fedez ferragni

alessandro cecchi paone (2)

Uno della comitiva aveva un problema a casa. Sarà un segno che i tedeschi non lasciano mance?».

chiambretti

fedezfedezplatinette al maurizio costanzo show puntata del 25 aprile 2019 7chiara ferragni fedezFEDEZ E LA LINGUA DELLA FERRAGNI

Ultimi Dagoreport

nicola calipari giuliana sgrena nicolo pollari

DAGOREPORT – PIENONE DI AUTO BLU STASERA ALL’AUDITORIUM DI ROMA: DA MELONI E MANTOVANO A GIULI E BERNINI, TUTTI IN FILA PER ASSISTERE ALLA PRIMA DE “IL NIBBIO”, IL FILM ISPIRATO ALLA MORTE IN IRAQ DELL’AGENTE DEL SISMI, NICOLA CALIPARI, UCCISO NEL 2005 MENTRE STAVA RIPORTANDO IN ITALIA LA GIORNALISTA DEL “MANIFESTO”, GIULIANA SGRENA - A VENT’ANNI DALLA TRAGEDIA, RENDE OMAGGIO A CALIPARI ANCHE SERGIO MATTARELLA: “LE SPIEGAZIONI DELLA SUA MORTE PERMANGONO TUTTORA NON ESAURIENTI” - ESSÌ, LA VERITÀ NON È MAI VENUTA FUORI. SE IL SOLDATO AMERICANO HA SPARATO PER ERRORE, È ALTRETTANTO VERO CHE NESSUNO L’AVEVA AVVERTITO DEL PASSAGGIO DELLA TOYOTA - QUINDI, LA DOMANDA: COME MAI LA NOTTE DEL 4 MARZO 2005 LA TOYOTA SU CUI VIAGGIAVANO CALIPARI E SGRENA NON ERA STATA SEGNALATA DALL’INTELLIGENCE ITALIANA AGLI ALLEATI AMERICANI? LA RAGIONE PIÙ PROBABILE È QUESTA….

donald trump giorgia meloni vertice europeo

DAGOREPORT - ADDIO ALLA LOVE-STORY CON TRUMP, MELONI DOVRÀ ACCONTENTARSI DI UN POSTO DI SECONDA FILA DIETRO A MACRON E STARMER - COME NELLA FOTO UFFICIALE DEL SUMMIT DI LONDRA: SBATTUTA IN UNA POSIZIONE "PERIFERICA" (MA GIÀ ALL’INSEDIAMENTO DI TRUMP ROSICO' PER ESSERE STATA RELEGATA IN FONDO ALLA SALA, ACCANTO AL BOSS ARGENTINO JAVIER MILEI) -E QUANDO, PRIMA DEL SUMMIT DI LONDRA, LA DUCETTA HA TELEFONATO A KING DONALD PER UN INCONTRO ALLA CASA BIANCA (AL PARI DI MACRON E STARMER) E' STATA RIMBALZATA CON UN "SE VEDEMO": IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, CHE HA IN MENTE DI MOLLARE NATO E ONU, SE NE FOTTE DI ASCOLTARE PIPPE SUL "TENERE UNITA LA NATO" E "MANTENERE IL DIALOGO USA-UE” - SE PER L’UCRAINA SI FA DURISSIMA DOPO LO STOP AI RIFORNIMENTI DI ARMI, ANCHE PUTIN HA I SUOI GUAI: I GIOVANI RUSSI SONO SEMPRE PIÙ RESTII A FARSI AMMAZZARE PER IL DONBASS...

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…