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“I GIORNALISTI DEL TG1? DIRE CHE LA MIA PRESENZA ERA UNO "SFREGIO" È STATO POCO ELEGANTE. RAI2? CHI LA TOCCA MUORE...” – FIORELLO SCATENATO ALLA VIGILIA DELLA PARTENZA DI “VIVA RAI2” – “LA SECONDA RETE È QUELLA DEI BELLI: CI SIAMO IO, DE MARTINO, CATTELAN, ILARIA D'AMICO, PAOLA PEREGO, SU RAI1 INVECE CI SONO LE FACCE DI AMADEUS E CARLO CONTI, È UNA QUESTIONE ANCHE ESTETICA”- IL PRIMO OSPITE SARA’ AMADEUS: “MA NON ANDRÒ A SANREMO”. "NON GUARDEREMO IN FACCIA A NESSUNO MA SONO ALTRI I COMICI FICCANTI. IO FICCO POCO"

Renato Franco per il “Corriere della Sera”

 

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«Non dice bene a chi va su Rai2: chi la tocca muore...ma noi andiamo in una fascia che meglio di così non si poteva perché sta all'1%: se faccio il 2% significa il 100% in più; se faccio il 4% divento amministratore delegato della Rai».

 

Fiorello ironizza a modo suo alla vigilia della partenza di Viva Rai2! , il suo nuovo morning show («noi facciamo un mattin show», corregge lui) che dal 5 dicembre alle 7.15 diventa un appuntamento da ora di punta (solitamente della sveglia).

 

 

L'impianto è consolidato, un mix di preparazione e improvvisazione tra one man show, rassegna stampa, ospiti musicali e non, inviati sui generis, la satira morbida e benigna che è la cifra della sua televisione. Andrà avanti per sei mesi («siete sicuri che ho firmato per così tanto tempo?»), in totale 115 puntate («un numero che non raggiungo nemmeno sommando tutte quelle che ho fatto dall'inizio della mia carriera»).

 

fiorello tg1

Amadeus sarà l'ospite della prima puntata, ma non ci sarà uno scambio di cortesie per Sanremo 2023: «Chiariamolo subito: non ci sarò al 100%. Ho già partecipato a tre Festival di fila (due pieni più uno nella serata di apertura), un impegno che strategicamente per me non aveva senso, ma l'ho fatto in virtù dell'amicizia che mi lega ad Amadeus».

 

 L'ansia da debutto però non lo abbandona mai: «Altro che emozionato, sono sempre terrorizzato. Ho sempre paura prima dell'inizio di uno spettacolo, anche se con il tempo sono un po' migliorato, ma la verità è che ho il terrore del giudizio delle persone: quando andavo a scuola per le interrogazioni, quando facevo l'animatore nei villaggi». In fondo è anche questo «terrore», insieme a una dose di narcisismo necessaria per chi fa il suo mestiere, che l'ha spinto a silenziare i social per due anni: «La mia è stata una scelta ponderata perché mi svegliavo con l'ansia di dover dire sempre qualcosa. Il nostro ego poi ci porta a guardare i commenti, ci piace leggere i complimenti ma poi stiamo male quando troviamo gli insulti. A un certo punto ho pensato che era il momento di smettere di rincorrere il futuro; la sensazione senza social è stata quella del sollievo di quando ho smesso di fumare».

fiorello rap

 

Aveva fatto molto discutere il cambio di rete, da Rai1 a Rai2, su pressione dei giornalisti del Tg1, ma Fiorello non cerca nemici: «Lo spostamento non era previsto, ma a volte si chiude una porta e si apre un portone. Capisco pienamente i giornalisti del Tg1, hanno difeso un loro spazio.

 

Poi c'è modo e modo di dire le cose. L'aspetto meno carino è stato il comunicato, dire che la mia presenza era uno "sfregio" è stato poco elegante».

Un attimo e ritrova il gusto della battuta: «E poi Rai2 è la rete dei belli: ci siamo io, De Martino, Cattelan, Ilaria D'Amico, Paola Perego, su Rai1 invece ci sono le facce di Amadeus e Carlo Conti... è una questione anche estetica». Uno dei compagni di viaggio sarà Fabrizio Biggio: «Lo incontrai per caso in Rai, senza spiegargli niente lo chiamai in studio e feci una puntata con lui. Volevo vedere cosa avrebbe fatto all'impronta. E fu bravissimo. Quindi è stato naturale chiamarlo. Biggio ha raccolto meno di quello che merita, spero che questo programma lo aiuti a trovare una trasmissione tutta per lui. E poi ci raggiungerà anche Francesco Mandelli, ricomporranno I Soliti Idioti ma in altre vesti». Non solo loro.

 

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La «quota giovani» ha il volto di Gabriele Vagnato, tiktoker da quasi quattro milioni di follower «Da solo fa il doppio di Rai2...». Fiorello diventa serio quando riflette su quanto accaduto a Ischia: «Quando avviene una tragedia diciamo sempre quanto ci dispiace, ma suona molto retorico. Forse gli italiani, tutti noi, ci siamo stufati di sentire sempre le stesse frasi. C'è un copione ormai, come se fosse scritto in un libro. Capitolo uno: si poteva evitare. Capitolo due: è colpa di... Le istituzioni si avvicendano e le situazioni non cambiano. Le decisioni non andrebbero prese dopo le disgrazie. Abbiamo capito che l'Italia va aggiustata, non rattoppata. E noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte, seguendo sempre le regole».

 

Fiorello porterà nella mattina di Rai2 il suo intrattenimento acuto, la sua comicità leggera, perché «si può dire tutto, ma senza astio e senza cattiveria. Non guardiamo in faccia nessuno: destra, sinistra e centro. E non ci sottraiamo a nessuna polemica, anzi ci piacciono quando sono sane e costruttive, ma tutti noi che facciamo questo mestiere abbiamo una responsabilità. Siamo il Servizio Pubblico, saremo in diretta, e io dovrò stare attento ma non lo sarò, anche perché tutti conoscono il tipo di satira che faccio, sono altri i comici ficcanti. Io ficco poco...».

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