LA VENEZIA DEI GIUSTI - CHI HA VINTO? LE RAGAZZE TRIONFANO CON IL LEONE D'ORO AL BELLISSIMO FILM SULL'ABORTO NEGLI ANNI 60 "L'EVENEMENT" DI AUDREY DIWAN. MA SONO PREMIATE ANCHE JANE CAMPION PER LA REGIA DI "POWER OF THE DOG" E... - STRAVINCE PERÒ ANCHE NETFLIX (E NAPOLI E MARADONA E PINO DANIELE) CON "È STATA LA MANO DI DIO" DI PAOLO SORRENTINO - MIGLIOR ATTORE JOHN ARCILLA, UNA SPECIE DI FIORELLO FILIPPINO – AGLI ITALIANI SPETTA ANCHE UN PREMIO SPECIALE… - TUTTI I VINCITORI – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Chi ha vinto? Beh. Le ragazze trionfano con il Leone d'Oro al bellissimo film sull'aborto negli anni 60 "L'evenement" di Audrey Diwan, alla sua opera seconda. Film serio, duro, compatto che molto piacerà alle lettrici dei romanzi di Annie Ernaux. Sono totalmente d'accordo. I tre film francesi erano tutti ottimi.
Ma sono premiate anche Jane Campion per la regia di "Power of the Dog" e Maggie Gyllenhaal per la sceneggiatura di "The Lost Daughter". Stravince però anche Netflix (e Napoli e Maradona e Pino Daniele) con "È stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino, prodotto da Lorenzo Mieli, Leone d'Argento, cioè il secondo premio, che vince anche il premio Mastroianni con la giovane speranza Filippo Scotti.
Agli italiani, che non possono lamentarsi, dai, spetta anche un premio speciale per "Il buco" di Michelangelo Frammartino, l'unico targato Rai. Poco con tutti i film che avevano, ma il film di Sorrentino era particolarmente buono e per Venezia era un grande ritorno. Con tanto di lancio agli Oscar. Suppongo.
Miglior attrice Penelope Cruz per "Madres paralelas" di Pedro Almodovar, che mette d'accordo tutti. Miglior sceneggiatura all'opera prima di Maggie Gyllenhaal "The Lost Daughter", tratto dal romanzo di Elena Ferrante e molto amato dai critici americani e inglesi. Non mi sembra un gran film, ma penso sia stato molto sostenuto dalle ragazze in giuria. Il presidente della giuria Bong Joon-ho si impone però per premiare come miglior attore lo scatenatissimo filippino John Arcilla nel film di Erik Matti. Una specie di Fiorello filippino.
Nella sezione Orizzonti, premio come miglior film a "Pilgrims" di Laurynaa Barbuda. Premiato per la regia il francese Eric Gravedona per "A plein temps", che vince anche per la migliore attrice, la strepitosa Laure Calamy, che abbiamo amato nella serie TV sugli agenti di cinema e è pure freschissima di Cesar. Premio speciale al boliviano Kiro Russo per "El gran movimiento". Miglior attore Pietro Chhun per il Cambogia "White Buikdibg" du Kavich Neanche. Migliore sceneggiatura al cecoslovacco "107 Mothers". Miglior opera prima va a "Imaculat", presentato alle Giornate degli autori.
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