massimo giannini italo bocchino

“LA DOCCIA DA ME? STAMMI LONTANO” – SIPARIETTO BOLLENTE TRA MASSIMO GIANNINI E ITALO BOCCHINO CHE A “OTTO E MEZZO” FINISCONO PER GELARE IL PUBBLICO A CASA CON UN IMMAGINARIO DA “BROKEBACK MOUNTAIN” – IL DIRETTORE EDITORIALE DEL “SECOLO D'ITALIA”, PER SMONTARE LA TESI SECONDO CUI IN ITALIA VA TUTTO MALE, COMMENTA: “MI LEGGO I DATI ISTAT E POI MI FACCIO UNA DOCCIA, TRANQUILLO E SERENO” – PRONTA LA REAZIONE DELL’EDITORIALISTA DE “LA REPUBBLICA”: “VENGO A FARE LA DOCCIA DA TE LA PROSSIMA VOLTA, COSÌ AVRÒ UNA GIORNATA MIGLIORE” – LA REPLICA DI BOCCHINO COLPITO NELL’ORGOGLIO - VIDEO

Marco Zonetti per Dagospia

 

siparietto tra massimo giannini e italo bocchino 9

Siparietto ad alto tasso "omoerotico", ieri sera, da Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.

Gli ospiti semifissi Massimo Giannini e Italo Bocchino sono come al solito ai ferri corti: il primo, con aria di cupa rassegnazione, snocciola le magagne del governo Meloni, mentre il secondo, gli occhi puntati su un immaginario cielo azzurro splendente di promesse future, dispensa encomi all'esecutivo presieduto da Giorgia.

 

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A un certo punto Bocchino illustra la presunta discrepanza fra la catastrofica narrazione della stampa, secondo cui tutto nel nostro Paese si sta sfasciando, e gli studi statistici che invece - a detta del direttore editoriale del Secolo D'Italia - raccontano una realtà diametralmente opposta.

 

"Digito www.istat.it" esclama Bocchino, "mi leggo i dati e poi mi faccio una doccia, tranquillo e sereno, perché so che sto in un'Italia che sta crescendo; dove l'indice di fiducia dei cittadini è maggiore di ieri; dove il risparmio delle famiglie è maggiore di ieri; dove la ricchezza è maggiore di ieri; dove l'inflazione è minore di ieri". 

 

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Al che, spietata, Lilli Gruber interrompe la rosea rapsodia dell'ospite con un marziale: "Veramente, questo film dove l'hai visto non lo so. Anch'io leggo i dati Istat", per poi lasciare la parola a Giannini che, un sorriso sarcastico stampato in viso, ironizza: "Ha una doccia tutta particolare, Bocchino. Guarda, vengo a fare la doccia da te la prossima volta, così avrò una giornata migliore".

 

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Ovviamente, l'editorialista di "Repubblica" scherza sul fatto che, nell'acqua della doccia dell'interlocutore, debba esservi qualcosa di allucinogeno. Ma l'altro, colpito nell'italico orgoglio virile e per giunta di fronte a milioni di spettatori, ribatte subito: "Non con me, però, eh. Stai lontano da me" lasciando interdetto il Giannini - la cui eterosessualità, peraltro, è specchiata e mai messa in discussione.

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Insomma, mancava solo la classica battuta sulla saponetta caduta sotto la doccia, e ci si sarebbe potuti sentire in un film di Alvaro Vitali... altro che nel teutonico salotto di Lilli. 

 

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