patrizia reggiani gucci

UCCI UCCI, SENTITE COSA DICE LADY GUCCI: “CHIEDEVO A TUTTI, ANCHE AL SALUMAIO: “MA C’È QUALCUNO CHE HA IL CORAGGIO DI AMMAZZARE MIO MARITO?” – PATRIZIA REGGIANI, EX MOGLIE DI MAURIZIO GUCCI, CONDANNATA COME MANDANTE PER L’OMICIDIO DEL MARITO NEL 1995, SI RACCONTA IN UN DOCUMENTARIO SULLA NUOVA PIATTOFORMA “DISCOVERY+” – “IO HO UN DIFETTO, NON SO MIRARE E NON CONOSCO LA PORTATA DI UNA PISTOLA: NON LO POTEVO FARE DA SOLA. E HO TROVATO QUESTA “BANDA BASSOTTI” MA NON PENSAVO DI ESSERE BECCATA…” - VIDEO

 

patrizia reggiani

Angela Geraci per il Corriere della Sera

 

Avvolta in un tailleur rosa confetto, con anelli e bracciali che accompagnano i gesti eleganti, gli inseparabili occhialoni neri stretti in una mano e lo sguardo volitivo di sempre: Patrizia Reggiani, ex Lady Gucci, racconta con calma e fierezza la sua vita a 26 anni dall’omicidio del marito Maurizio Gucci, assassinato a Milano nel 1995. Un delitto per cui è stata condannata come mandante e per cui ha passato 17 anni in carcere.

 

Contraddittoria, a tratti sconcertante, sempre fedele a se stessa, Reggiani non rinnega nulla del suo passato e concede di affacciarsi al suo presente nel documentario «Lady Gucci - La storia di Patrizia Reggiani», disponibile dall’11 gennaio sulla piattaforma Discovery+ (qui la clip). Una intervista lunga un’ora e un quarto - il condensato di decine di ore registrate - che mostra senza filtri «una donna magnetica che non può lasciare indifferenti e che ha una storia da romanzo, da film», dice Marina Loi che con Flavia Triggiani è autrice del documentario.

patrizia reggiani e maurizio gucci

 

«Io sono Patrizia Reggiani Gucci»

patrizia reggiani 3

E così, comodamente seduta in poltrona, vediamo Lady Gucci, oggi 72enne, ricordare l’incontro con il futuro marito («Vidi che aveva una macchina piccola e io, abituata a ben altro, pensai: “Che sfigato”»), il matrimonio sfarzoso (anche se senza la famiglia di lui che la considerava un’arrampicatrice sociale), l’esistenza scintillante accanto all’erede della famosa dinastia della moda fra viaggi, case da capogiro e feste esclusive. «Facevo una vita incredibile», ammette con gli occhi che le brillano ancora. Sullo sfondo: la Milano degli anni Sessanta, Settanta e poi Ottanta, attraversata da Patrizia Reggiani Gucci con leggerezza e volontà d’acciaio, sempre immersa nel lusso estremo. «È una donna che ha sempre amato il bello e che ha ottenuto tutto ciò che voleva», continua Loi.

 

 

maurizio gucci paola franchi

È per questo probabilmente che Patrizia Reggiani vive dapprima con incredulità la decisione di Maurizio Gucci di lasciarla dopo 13 anni di matrimonio e con due bambine piccole («Anche se avevo sempre una tata, va be’»). Poi subentra il rancore: «Sono arrivata anche a odiare Maurizio in certi giorni poi però la famiglia è sempre la famiglia».

maurizio gucci patrizia reggiani e le figlie

 

I due si separano («Mi sono stupita che avesse le valigie già pronte») ma lei resta sempre la signora Gucci. Le cose cambiano quando lui le chiede il divorzio: ha una nuova compagna, Paola Franchi. Sono anni di litigi e accuse (in una telefonata lei gli dice: «Sei un’escrescenza deforme, sei un’appendice dolorosa [...] l’inferno per te deve ancora venire») che portano a un accordo di divorzio stellare: Patrizia riceverà l’equivalente di un milione di euro all’anno. Ma quando Maurizio Gucci decide di sposarsi di nuovo, nella ex moglie inizia a farsi strada l’idea di farlo eliminare. È il 1994, un anno prima del delitto. Patrizia Reggiani racconta candidamente:

maurizio gucci 1

 

«Andavo in giro e chiedevo a tutti, anche al salumaio: “Ma c’è qualcuno che ha il coraggio di ammazzare mio marito?». E ancora: «Io ho un difetto, non so mirare e non conosco la portata di una pistola: non lo potevo fare da sola. E ho trovato questa “Banda Bassotti” che me lo ha fatto». Entrano in scena allora la maga napoletana Pina Auriemma, grande amica poi diventata nemica, e gli altri tre uomini condannati poi insieme alle due donne per il delitto: Maurizio Gucci viene ucciso la mattina del 27 marzo 1995 con tre colpi di pistola nell’androne di casa.

 

MAURIZIO GUCCI E PATRIZIA REGGIANI

Ci vorranno due anni e un’indagine cinematografica (l’«operazione Carlos» della Criminalpol) per scoprire la verità dietro l’omicidio che ha sconvolto la «Milano da bere». «Non pensavo che mi avrebbero beccato», ammette senza giri di parole Reggiani. Arrivano i processi, le condanne e i 17 lunghi anni trascorsi nel carcere di San Vittore: «Victor’s Residence lo chiamo io - va avanti imperturbabile l’ex Lady Gucci -. Mi sono trovata benissimo lì, sono stati anni di pace: dormivo, mi lavavo e scendevo giù in giardino, avevo un trattamento speciale».

 

patrizia reggiani 5

In effetti durante la reclusione Patrizia Reggiani avrà anche un furetto e rifiuterà la semilibertà («Non ho mai lavorato, preferisco restare in carcere a curare le mie piante»). «Il carcere non l’ha cambiata - sintetizza il suo avvocato, Daniele Pizzi - è stata piuttosto lei a cambiare il carcere».

 

Oggi Patrizia Reggiani vive con un pappagallo e un cagnolino bianco, circondata da collaboratori che l’aiutano nella gestione del suo patrimonio. È rimasta sola dopo la morte della madre e le figlie non vogliono avere più nulla a che fare con lei. «Adesso? - conclude - Mi manca di risorgere». Ancora una volta.

MAURIZIO GUCCI E PATRIZIA REGGIANI maurizio gucciMAURIZIO GUCCI E PATRIZIA REGGIANIPATRIZIA REGGIANIPATRIZIA REGGIANIPATRIZIA REGGIANIPATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE patrizia reggianiPATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE alessandra e allegra gucci con la nonna

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