“DA MELONI DISCORSI PIENI DI ODIO, LE SUE PAROLE METTONO PAURA” - LA VICEPREMIER SPAGNOLA DE’ SINISTRA YOLANDA DÍAZ SI SCAGLIA CONTRO LA DUCETTA DOPO IL COMIZIO ALLA MANIFESTAZIONE DI VOX: “LA LEADER DI FRATELLI D’ITALIA VUOLE POLARIZZARE, FAMIGLIA TRADIZIONALE CONTRO LGBT+. MA LE POSIZIONI DELL’ESTREMA DESTRA DI VOX SU DIRITTI CIVILI E VIOLENZA DI GENERE SONO INCOMPATIBILI CON LE DEMOCRAZIE E LE COSTITUZIONI DEI NOSTRI PAESI – I LORO PUNTI DI RIFERIMENTO ALL’ESTERO SONO I GOVERNI ULTRACONSERVATORI DI UNGHERIA E POLONIA. E FINO A POCO TEMPO FA C’ERA LA RUSSIA DI PUTIN” - VIDEO
Francesco Olivo per lastampa.it
Il comizio di Giorgia Meloni alla manifestazione di Vox, ha fatto molto discutere anche in Spagna. Quelle parole contro la «lobby lgbt», in nome della «famiglia naturale» e «l’universalità della croce», è stato un argomento che ha occupato parte della campagna elettorale in Andalusia, la più popolosa delle regioni spagnole, che va al voto domani, con Vox che rischia di entrare nel governo.
Tra le reazioni più dure al discorso di Meloni c’è quella di Yolanda Díaz, vicepremier e ministra del lavoro, nuova leader della sinistra, dopo l’addio di Pablo Iglesias, il fondatore di Podemos. Figlia di uno storico sindacalista dei portuali della Galizia, la ministra ha la tessera del Partito comunista spagnolo, ma ha posizioni meno ortodosse di Iglesias e il suo rapporto con il premier Pedro Sánchez è molto solido. A Roma ha due alleati, Papa Francesco, che l’ha ricevuta in un’udienza privata, insolita per un ministro spagnolo e Andrea Orlando che ha apprezzato la sua riforma del mercato del lavoro. Il suo progetto politico fatica a nascere per le tante divisioni della sinistra, ma su un punto sono tutti d’accordo: Vox, alleato di Fratelli d’Italia, è un pericolo per la democrazia.
Vicepresidente Díaz, ha ascoltato il discorso di Giorgia Meloni alla manifestazione elettorale di Vox?
«Sì, e ho provato paura».
Perché paura?
«Perché era un discorso pieno di odio, e intolleranza verso maggior parte delle persone della nostra società: i lavoratori, le donne, le persone Lgtb+, la sinistra. L’intenzione era polarizzare: famiglia tradizionale, contro diritti Lgtb+».
L’ha stupita?
«È difficile da accettare il fatto che gente del tuo Paese, con una rappresentazione istituzionale e che governa alcune Regioni, abbia questo tipo di alleati internazionali».
Fratelli d’Italia e Vox hanno molti consensi in Italia e Spagna e potrebbero arrivare al governo di Italia e Spagna, dalle sue parole sembra alludere al fatto che ci sia un problema democratico. È così?
il comizio di giorgia meloni per vox, in spagna 8
«Lo dico chiaramente: le posizioni dell’estrema destra di Vox su diritti civili e violenza di genere sono incompatibili con le democrazie e le costituzioni dei nostri Paesi».
È un attacco molto forte.
«Stiamo parlando di minoranze che vogliono imporre il proprio modo di vivere e i propri valori a una maggioranza».
Vox ha un sistema di alleanze internazionali, non si tratta di un partito isolato. E, come Fratelli d’Italia, si è opposto all’invasione russa dell’Ucraina. Questo non la tranquillizza?
«Vox ha una rete di relazioni internazionali alla quale si appoggia politicamente ed economicamente. Serve loro per poter dire: “Vedete? Ce ne sono molti nel mondo come noi”. Quello che è certo è che i loro punti di riferimento all’estero sono i governi ultraconservatori di Ungheria e Polonia. E fino a poco tempo fa c’era la Russia di Putin».
il comizio di giorgia meloni per vox, in spagna 1
Oggi voi e i socialisti governate la Spagna, se domani toccasse a Vox non sarebbe una normale alternanza democratica?
«In quel caso sarebbe a rischio la nostra appartenenza all’Unione europea e in fondo la nostra democrazia. Ma Vox non governerà la Spagna».
Qual è la sua ricetta per sconfiggere la destra?
«A mio parere c’è una doppia dimensione importante: in primo luogo, bisogna svelare il loro “programma occulto”, che difendono strenuamente, del quale però non parlano mai».
Di che si tratterebbe?
il comizio di giorgia meloni per vox, in spagna 3
«In Spagna quello che l’ultradestra vuole è lo smantellamento del sistema pubblico delle pensioni, il taglio dei salari, colpendo le condizioni di vita della classe lavoratrice. Le loro posizioni non sono soltanto reazionarie negli aspetti etici, ma sono un gradino più rispetto al programma economico delle élite. Attaccano la rappresentanza sindacale e il ruolo delle comunità autonome, per questo dico che c’è un problema democratico».
La sinistra si limita ad agitare il pericolo democratico o deve, secondo lei, proporre un’alternativa?
«La cosa più importante per combattere le posizioni, che le ho appena descritto, è progettare un’alternativa che rafforzi la democrazia. Senza il brodo di coltura dell’odio e della disperazione l’estrema destra non è nulla».
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