michelle pfeiffer

MICHELLE PFEIFFER IS BACK – DOPO 4 ANNI LONTANO DAI RIFLETTORI, L’ATTRICE 58ENNE TORNA CON DUE NUOVI FILM E PARLA DI “SCARFACE” CHE LE DIEDE LA FAMA INTERNAZIONALE: “ANDAVO A LETTO IN LACRIME. ERO TERRORIZZATA. IL SET ERA UN VERO CLUB PER RAGAZZI…" - VIDEO

 

Da www.corriere.it

MICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFER

 

Dopo 4 anni lontano dai riflettori, Michelle Pfeiffer torna con «Assassinio sull'Orient Express», adattamento cinematografico del romanzo di Agatha Christie in cui l'attrice americana recita accanto a Johnny Depp e Penelope Cruz. Michelle sarà anche protagonista di «The Wizard of Lies», film tv diretto da Barry Levinson in cui sarà affiancata da Robert De Niro.

 

La cinquantottenne ha rilasciato una lunga intervista al regista Darren Aronofsky sulla rivista «Interview magazine» in cui, oltre a parlare della «rinascita» sul grande schermo, ha rievocato i grandi successi della sua carriera L'attrice si è soffermata su «Scarface», il film di Brian De Palma che nel 1983 le diede la fama internazionale. L'attrice ha ricordato quanto sia stata dura entrare nella parte e come certe notti, di ritorno dal set, si sia gettata sul letto e abbia cominciato a piangere a dirotto

 

MICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFER

Nell'intervista Michelle è un fiume in piena e racconta tanti particolari del film in cui recita la parte di Elvira, la bellissima compagna del narcotrafficante Toni Montana, a sua volta interpretato da un indimenticabile Al Pacino: «Posso dire solo che ero terrorizzata - spiega l'attrice, che all'epoca era alla sua prima vera pellicola da protagonista -. Le riprese sono durate 6 lunghi mesi. Io e la collega Mary Elizabeth Mastrantonio (la sorella di Toni Montana nel film, ndr) eravamo le uniche due donne sul set che era un vero club per ragazzi»

 

Michelle non immaginava che quel personaggio l'avrebbe fatta conoscere in tutto il mondo, ma anzi temeva per la sua carriera futura: «Sia la natura del rapporto sentimentale con Tony Montana sia la vergogna che provavo per il mio personaggio, mi facevano tornare a casa in lacrime» 

MICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFER

 

Nonostante le grandi difficoltà a entrare nella parte, alla fine Michelle riuscì magistralmente nel suo intento: «E' stato possibile perché sono una persona ostinata. Sono riuscita a nascondermi nella dura esteriorità di quel personaggio, che alla fine era una disadattata completamente succube della cocaina». Oltre a parlare di «Scarface», l'attrice ha ricordato i suoi grandi successi come «Le relazioni pericolose» e «I favolosi Baker», per i quali ha ottenuto due delle tre nomination agli Oscar come migliore attrice

 

Ora l'atteso ritorno, a 59 anni, sul grande schermo: «Ormai sono una mamma con figli grandi che hanno lasciato casa - spiega la Pfeiffer -. Non ho mai perso l'amore per la recitazione». E al regista che le chiede come affronti una scena particolarmente difficile, risponde ironica: «Semplicemente alzo le mani e prego 'Mio Dio, oggi ho bisogno di te» (Facebook)

MICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFERLETTO PFEIFFERLETTO PFEIFFERmichelle pfeiffermichelle pfeiffermichelle pfeiffer michelle pfeiffer MICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFERMICHELLE PFEIFFER

 

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…