nicolas cage capelli acconciature

NICOLAS CAGE, L’ANOMALIA DI HOLLYWOOD (HA AVUTO SUCCESSO RECITANDO SEMPRE CON LA STESSA ESPRESSIONE) - “LEGALMENTE MI CHIAMO ANCORA NICOLAS COPPOLA, MA HO SCELTO CAGE PERCHÉ HO SEMPRE AMMIRATO IL COMPOSITORE JOHN CAGE, E POI CAGE SIGNIFICA GABBIA E IO DOVEVO VOLARE LIBERO. ALL'INIZIO DELLA MIA CARRIERA NON POTEVO PRESENTARMI ALLE AUDIZIONI FACENDOMI SCEGLIERE COME RACCOMANDATO - MIO PADRE ERA UN INTELLETTUALE. NON HA MAI AVUTO IL SUCCESSO ECONOMICO DEL FRATELLO FRANCIS, PERÒ AMAVA DARSI UNA..."

Roberto Croci per “il Venerdì - la Repubblica”

 

nicolas cage meg ryan city of angels

"Accettare questo ruolo è stata la decisione più pazza, più stupida che ho preso in vita mia". Un Oscar e un Golden Globe vinti per Via da Las Vegas, nel curriculum film come Rusty il selvaggio, Cotton Club, Peggy Sue si è sposata, Stregata dalla luna, Arizona Junior, Cuore selvaggio e poi action movie come Con Air e Face/Off, ritroviamo Nicolas Cage nel film sorpresa del festival SXSW Il talento di Mr. C, scritto e diretto da Tom Gormican, in cui interpreta con autoironia una versione parodistica di se stesso.

Nicolas Cage in The Unbearable Weight of Massive Talent 3

 

La trama: creativamente insoddisfatto e di fronte alla rovina finanziaria, l'attore Nick Cage (una versione romanzata dello stesso Cage) deve accettare un'offerta da un milione di dollari per partecipare al compleanno di un pericoloso super fan (Pedro Pascal). Le cose precipitano quando Cage è costretto a interpretare i propri personaggi più iconici e amati sullo schermo per salvare se stesso e i suoi cari. Già disponibile sulle piattaforme a pagamento e in homevideo, il 15 agosto alle 21.15 sarà su Sky Cinema Uno, in streaming su Now e on demand.

nicolas cage ghost rider spirito di vendetta

 

Lo aveva rifiutato quattro volte, perché alla fine ha scelto di fare il film?

"Perché quando Gormican mi ha spedito una lettera che assomigliava a un piccolo romanzo, con i dettagli per il ruolo, ho deciso che non potevo non farlo. Inizialmente ero spaventato dall'idea di interpretare un personaggio con il mio stesso nome, avevo paura che volesse fare una macchietta stile sketch di Saturday Night Live, dove sarei stato una patetica parodia di me stesso. Poi leggendo la lettera ho capito che Tom era un fan del mio lavoro,  genuinamente entusiasta di raccontare attraverso una versione di me stesso alcune esperienze e incidenti di percorso dei miei primi film".

nicolas cage bangkok dangerous. il codice dell’assassino

 

Ad esempio?

"Ho conversazioni immaginarie con una versione più giovane di Nick, modello Cuore selvaggio di Lynch. E ci sono riferimenti a The Rock, Via da Las Vegas, Face/Off, e anche al capolavoro Il gabinetto del dottor Caligari, con una sequenza di vignette. Piccoli momenti magici che mi hanno convinto".

 

E l'aspetto più difficile?

"È stato il ruolo più impegnativo della mia carriera, un bell'esercizio mentale. Il regista pensa che la versione nevrotica di Nick Cage sia il miglior Nick Cage che esista. Onestamente, non mi trovo così nevrotico, quando sono in famiglia sono molto tranquillo, faccio cose normali come tutti, guardo le news, leggo Murakami, mi occupo dei figli... Nick è un padre narcisista e distaccato, io sono proprio l'opposto. Ma alla fine mi sono incuriosito, volevo capire dove poter arrivare e anche ricordare al pubblico che ho delle forti doti comiche, sono un po' un buffone. Alla fine sono stato così coinvolto nel progetto che sono anche diventato produttore del film".

nicolas cage pig

 

Nella carriera ha sempre scelto con grande coerenza i ruoli. Stavolta?

"Forse qui mi sono esposto come mai avevo fatto nella mia vita, oppure, per la prima volta, potrebbe essere vero anche il contrario. Quello che mi ispira di più di questo lavoro è proprio il fatto che non mi interessano le opinioni che Hollywood o i critici si fanno di me. Questo ruolo è stato terrificante sotto molti aspetti, perché era un'idea completamente nuova, non avevo mai fatto nulla del genere in quarant'anni di cinema. È per questo che sono diventato attore, perché sono e sarò sempre uno studente, sto ancora imparando il mestiere, spesso trovo che i ruoli di cui ho paura siano quelli migliori per me, con cui posso crescere".

nicolas cage red rock west

 

Cosa pensa del fatto che la sua filmografia sia diventata un punto di riferimento della cultura pop?

"Non ci penso mai. Sono cresciuto amando il cinema, sono davvero un nerd, un cinefilo appassionato, e questo lo devo a Marlon Brando. Di lui mi ha sempre sconvolto la sua schiettezza, la sua originalità è tale che ho sempre pensato di essere l'unico a capirlo veramente, anche se ovviamente non è così. Dal punto di vista invece di icona pop...  onestamente sono interessato a cosa pensa il pubblico, di quello che prova con la mia recitazione, desidero che abbia un contatto profondo e personale con quello che voglio trasmettere. Alla fine sono io il primo alla ricerca della verità, spero che gli spettatori sentano la mia sincerità e non pensino che stia solo recitando".

nicolas cage segnali dal futuro

 

È anche grande appassionato di storia. Il suo periodo preferito?

"Gli Stati Uniti degli anni 50, con la nascita di Elvis Presley e il lavoro straordinario di James Dean e Marlon Brando. Certo era anche un periodo tragico per la gente di colore, ma musicalmente è stato molto divertente. Anche dal punto di vista del design eravamo all'avanguardia, basta pensare a Raymond Loewy e Harley Earl. E avevamo grandi romanzieri come Kerouac, Salinger, Bukowski, Fitzgerald".

 

Quanto ha influito sulla sua carriera lavorare con registi come David Lynch, i Coen, Oliver Stone, Paul Schrader, Werner Herzog?

isabella rossellini nicolas cage cuore selvaggio

"Sono stati fondamentali per rendermi imprevedibile, per non venire inscatolato negli stessi ruoli. Quando ho visto Blood Simple - Sangue Facile ho voluto lavorare con i fratelli Coen, ero talmente determinato che per Arizona Junior ho fatto almeno dieci audizioni. Herzog è stato molto importante perché quando ho lavorato con lui in Il cattivo tenente-Ultima chiamata New Orleans non stavo passando un bel periodo, ero confuso sulle scelte dei miei ruoli e Werner mi ha riportato ai film indipendenti, mi ha dato l'opportunità di scavare nelle mie radici, di riflettere sul mio lavoro e fare scelte più originali. Lynch... è un padre per me".

nicolas cage cuore selvaggio

 

Per affinare la sua recitazione ha scelto di studiare Kabuki. Perché?

"Laurence Olivier diceva: 'Cosa è la recitazione se non menzogna e cosa è la buona recitazione se non una menzogna convincente?'. Io penso esattamente il contrario, quando recito sono alla ricerca della verità, e trovo che il teatro Kabuki sia la forma più libera di recitazione".

 

L'anno prossimo nel film Renfield interpretarà il conte Dracula. Che cos'ha portato di innovativo a un classico così iconico?

nicolas cage e la madre

"E come potevo rifiutare Dracula? Ovviamente ho accettato perché avevo paura, anche perché è stato interpretato da grandi attori come Bela Lugosi, Christopher Lee, Frank Langella e lo stupendo Gary Oldman. È un ruolo difficile perché è facile farne una versione brutta e scontata, anche se la mia è più sul genere commedia horror come Un lupo mannaro americano a Londra, non è cupa come l'espressionista Nosferatu interpretato da Max Schreck, anche se mi sono ispirato al suo linguaggio del corpo. Per il tono di voce e l'accento invece mi sono modellato su mio padre, August Coppola".

 

Perché?

"Mio padre era un intellettuale, faceva simposi, scriveva libri. Non ha mai avuto il successo economico del fratello Francis, però amava darsi un'aria sofisticata, distinta e quindi imitava proprio Christopher Lee, a cui peraltro assomigliava moltissimo. Io non ho mai capito perché fingesse quell'accento, un giorno gli chiesi perché parlava strano. E lui mi disse che i soldi, o la mancanza di essi, non determinano l'importanza di una persona. Era bizzarro ma la sua motivazione mi ha convinto e quindi ho deciso di riportarlo in vita, come omaggio al suo istrionismo, che non credo di avere ereditato, ma forse apparirà avanzando con l'età!".

 

nicolas cage laura dern cuore selvaggio

Nel cinema tutti vorrebbero il suo cognome, lei no. Perché lo ha cambiato?

"Legalmente mi chiamo ancora Nicolas Coppola, ma ho scelto Cage perché ho sempre ammirato il compositore John Cage, e poi Cage significa gabbia e io dovevo volare libero. Amo la mia famiglia, la mia scelta non è stata fatta mancando di rispetto alla loro genialità, ma all'inizio della mia carriera dovevo trovare la mia strada, non potevo presentarmi alle audizioni facendomi scegliere come raccomandato. Quando ho ottenuto il primo ruolo come Cage ho capito che mi avevano scelto per il mio talento, la cage-gabbia si è aperta e sono diventato l'attore che ho sempre sognato di essere".

nicolas cage tiger king fotomontaggio1nicolas cagenicolas cagenicolas cagenicolas cage capelli nicolas cagenicolas cage capelli nicolas cage capellinicolas cage cuore selvaggio

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?