FRECCERO FLIRTA CON MEDIASET - LA RAI SI FA GUERRA DA SOLA: HA SPEDITO “IL MUSICHIONE” DI ELIO CONTRO “GAZEBO” DI ZORO

Maurizio Caverzan per "il Giornale"

1 - IL COORDINAMENTO A SINGHIOZZO DI MAMMA RAI
Il gioco di squadra tra le reti Rai? A volte funziona, a volte no. Mercoledì scorso è partito The Voice of Italy , il talent musicale di Raidue e Raiuno si è inchinata alle ragioni aziendali riproponendo Trilussa con Michele Placido. Risultato: il film tv di Raiuno si è fermato al 10,97 per cento mentre The Voice ha raggiunto l'11,15. La stessa collaborazione non si è vista per l'avvio di Il Musichione, il varietà demenziale di Elio e le Storie Tese che, in seconda serata su Raidue meriterebbe ampia visibilità, e invece va in contemporanea con Gazebo di Raitre.

2 - LA VERA STORIA DEL CLAN MARRUSO
Alla presentazione di Le mani dentro la città il produttore Pietro Valsecchi ha detto che la serie sulla 'ndrangheta a Milano di cui è protagonista la famiglia Marruso attinge dalla realtà e dalla cronaca per trasformarle in forma di «romanzo popolare». Nella sceneggiatura originale la famiglia si chiamava Mancuso, ma dopo gli arresti di febbraio dei veri esponenti del clan Mancuso, il cognome è cambiato. Marruso è inedito, ma molti dialoghi sono stati rifatti da capo a tempo di record.

3 - FRECCERO FLIRTA CON MEDIASET
No, l'ex direttore di Rai4 non sarà tra gli autori del prossimo atteso programma di Piero Chiambretti, da maggio tre sere la settimana su Italia Uno. Tuttavia, Carlo Freccero, molto presente su La7, ultimamente è comparso spesso anche sulle reti Mediaset: ospite di Pierluigi Pardo a Tiki Taka , e proposto dal Tg5 di Clemente Mimun in occasione della programmazione su Canale 5 di La Grande Bellezza e per commentare il «mercoledì da leoni » di Matteo Renzi.

4 - GERRY SCOTTI E IL QUIZ DEL VITALIZIO
In attesa che Renzi lo aiuti a non percepire il vitalizio (dal 65˚anno in poi) per la legislatura che dall' 87 al '92 l'ha visto (poco) sui banchi del Psi alla Camera, Gerry Scotti deve sciogliere il nodo del programma che su Canale 5 precede il tg. Tre le ipotesi: o condurrà Avanti un altro dopo Paolo Bonolis, o ripescherà il format di Endemol Uno contro cento o, infine, Avanti un altro sarà amministrato da una coppia, ma senza Gerry. Un rebus più semplice della rinuncia alla pensione da parlamentare.

5 - DOMENICA PRENDERÀ IL VIA LA MOTOGP TRASMESSA IN ESCLUSIVA DA SKY
Gli obblighi internazionali prevedono che i Gran Premi siano visibili anche in chiaro, seppur in differita e la pay tv ha in effetti tentato di cederne i diritti a Rai e Mediaset.
Che, davanti a una richiesta eccessiva, hanno declinato. La visione in chiaro sarà così su Cielo, ma a una settimana dall'avvio delle competizioni se ne ha notizia solo grazie agli spot che tambureggiano su tutte le reti. E la Dorna, proprietaria dei diritti internazionali, manda segnali di preoccupazione...

 

Carlo Freccero SANREMO ELIO E LE STORIE TESE jpegZoro Percussionista GERRY SCOTTItaglioAlta x

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…