rondolino

RONDOLINO APPENDE LE FRECCE AVVELENATE AL CHIODO: ‘LASCIO L’IMPEGNO PUBBLICO E L’ATTIVITÀ POLITICA. NON ANDRÒ IN TV NÉ SCRIVERÒ SULL’‘UNITÀ’. MI DEDICHERÒ SOLO ALLA SCRITTURA, HO TROVATO UN EDITORE CHE HA VOGLIA DI OCCUPARSI DI ME. IL DIBATTITO PUBBLICO HA TIRATO FUORI IL PEGGIO DI ME. QUANDO PENSIAMO MALE DI QUALCUNO, UNA PARTICELLA DI VELENO SI DEPOSITA NELLA NOSTRA MENTE. E SU RENZI…’

 

Fabrizio Rondolino sul suo profilo Facebook

 

RONDOLINORONDOLINO

No, non mi sono trasferito nel deserto, e non sono neppure andato in vacanza (non ancora): ho però deciso di cambiar vita - anzi, get a fresh start, come dicono meravigliosamente e meno pomposamente gli americani. Ho smesso, un mese fa o giù di lì, di andare in televisione, scrivere sull'Unità, intervenire sui social e in generale partecipare al dibattito politico pubblico.

 

Il motivo è semplice: non è più così divertente, e le cose che non sono divertenti quasi sempre sono anche inutili, e qualche volta dannose.

Sebbene sia evidente a molti che un dibattito pubblico che si regge prevalentemente sull'insulto, sulla polemica ad hominem, sulla manipolazione sistematica dei fatti e sulla promozione dei mediocri non sia di per sé una grande conquista, non voglio certo criticare il "sistema", quantomeno perché non mi piace fingermi ingenuo. Posso però affermare che non mi diverte (più) e, soprattutto, che ha saputo tirar fuori il peggio di me.

RONDOLINORONDOLINO

 

In altre parole, mi sono intossicato. I maestri buddhisti spiegano bene il fenomeno: quando pensiamo o parliamo male di qualcuno o di qualcosa - non c'è differenza fra i due atti - una particella di veleno si deposita nella nostra mente. Possiamo colpire il bersaglio oppure no, ma sempre colpiamo noi stessi. Il veleno si accumula, e col passare del tempo diventa pervasivo al punto da orientare i nostri comportamenti e i nostri pensieri.

 

Non voglio farla lunga, né tantomeno cercare una giustificazione. E del resto c'è chi polemizza per tutta la vita restando sereno, educato, equilibrato. Parlo soltanto per me.

Ho dunque deciso di lasciare l'impegno pubblico e l'attività politica nelle forme praticate finora, per dedicarmi interamente alla scrittura (oltreché naturalmente alla vita, che come ama dire mia moglie "è un mozzico"). Le idee e i progetti sono molti, ho trovato un editore che ha voglia di occuparsi di me, ho cominciato a scrivere. Poi si vedrà.

ERCOLANI RONDOLINOERCOLANI RONDOLINO

 

Siccome c'è sempre qualcuno che crede di saperla più lunga degli altri, vorrei infine precisare che questa scelta non esprime alcun giudizio politico sulla situazione attuale o, tanto per non far nomi, su Matteo Renzi, che continuo a considerare la risorsa più pregiata della politica italiana.

Non c'è altro. E non perdiamoci di vista!

fabrizio rondolino su virginia raggifabrizio rondolino su virginia raggifabrizio rondolinofabrizio rondolinorondolino sull uscita di calabresi dalla stamparondolino sull uscita di calabresi dalla stampaRONDOLINORONDOLINOfabrizio rondolino  e mogliefabrizio rondolino e moglieI TWEET DI RONDOLINO SU CALABRESI I TWEET DI RONDOLINO SU CALABRESI I TWEET DI RONDOLINO SU CALABRESI I TWEET DI RONDOLINO SU CALABRESI massimo d'ALEMA rondolino VELARDImassimo d'ALEMA rondolino VELARDII TWEET DI RONDOLINO SU CALABRESI I TWEET DI RONDOLINO SU CALABRESI rondolino resize rondolino resize rondolino resize rondolino resize rondolino resize rondolino resize rondolino resize rondolino resize LITE TRA FABRIZIO RONDOLINO E MAURIZIO GASPARRILITE TRA FABRIZIO RONDOLINO E MAURIZIO GASPARRI

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…