mauri berlusconi rossella mimun

L'EDITTO ROSA! CARLITO ROSSELLA È PRONTO PER LA REVOLUCIÒN: ''MI HANNO TOLTO LA POSTA DEL CUORE DI 'CHI' PERCHÉ SONO TROPPO DI SINISTRA'' (FACCE RIDE) - IN REALTÀ MAURI DELLA MONDADORI HA SEGATO IL SUO CONTRATTO E QUELLO DI MIMUN DA ''TV SORRISI E CANZONI'' PER RIDURRE I COSTI - MA IL DIRETTORE DEL TG5 VUOLE FARE GUERRA A MONDADORI, E DA STASERA DA' UNA RUBRICA A ROSSELLA...

mario giordano mauro crippa clemente mimun

1. MIMUN E ROSSELLA PERDONO I CONTRATTI CON MONDADORI. E NON STANNO A GUARDARE…

DAGONOTA - Com'è chiaro a chiunque, non c'è nessuna ragione politica dietro alla rescissione del contratto di Carlo Rossella dalla posta del cuore di ''Chi''. Semplicemente, la Mondadori in fase di tagli e razionalizzazione dei costi, ha segato due rami che riteneva troppo costosi. Il secondo è infatti quello di Clemente Mimun, che da tanti anni aveva una sua rubrica su ''Tv Sorrisi e Canzoni''.

 

marina berlusconi ernesto mauri

Ma come il disperato Carlito, che a ''Un giorno da pecora'' fa la vittima del sistema (sistema dal quale riceve ancora lo stipendio da presidente della Medusa), anche il direttore del Tg5 (da 12 anni) non avrebbe preso bene questa decisione. E –pare, dicono – avrebbe addirittura intrapreso le vie legali contro la casa editrice…

 

Ed è notizia di pochi minuti fa, via tweet, che Rossella da stasera avrà una rubrica proprio al Tg5, dall'effervescente nome ''Spritz''. Meno male che ci sono gli amici!

 

 

 

 

 

2. EDITORIA, CARLO ROSSELLA: LICENZIATO DA 'CHI' PERCHE' SONO TROPPO DI SINISTRA, SIGNORINI MI HA DETTO CHE E' STATO AD DI MONDADORI (video)

carlo rossella

“Mi hanno licenziato da 'Chi', dove tenevo una rubrica sull'ultima pagina, me l'hanno tolta. Mi hanno detto che lo hanno fatto per risparmiare, ma secondo me  l'hanno tolta per ragioni ideologiche: dicono di che sono troppo di sinistra”. Così Carlo Rossella, giornalista e presidente di Medusa Film, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, ha spiegato che non terrà più la sua famosa 'Posta del Cuore' sul settimanale diretto da Alfonso Signorini. Lei in quella rubrica si limitava a dare dei consigli 'saggi'. “Ma essendo tali, erano ritenuti di sinistra”.

 

Chi glielo ha comunicato? “Mi ha chiamato Signorini, dicendomi: non puoi più fare quella rubrica perché - ha spiegato Rossella a Un Giorno da Pecora - l'amministratore delegato della Mondadori non vuole più che tu la faccia”. Signorini era dispiaciuto? “Si, mi sembrava dispiaciuto. Ma quando uno ti licenzia è sempre dispiaciuto, è quello che ti ha licenziato che non lo è. Non credo sia stata una decisione di Signorini, non so, ma comunque qualcuno l'avrà presa questa decisione”.

SIGNORINI BERLUSCONI

 

Lei è di sinistra? “Io sono di sinistra e lo sono sempre stato”. Chi ha votato alle ultime elezioni? “Non ho votato. Se si fosse candidato il mio amico Silvio Berlusconi avrei votato per lui”. Non proprio, però, uno di sinistra. “Berlusconi è molto più a sinistra di tanta gente di sinistra - ha proseguito il giornalista a Rai Radio1 -. Silvio ha una sensibilità per coloro che hanno bisogno che tanta gente di sinistra non possiede”. Berlusconi sa che l'hanno licenziata da chi? “Non lo so, è stato un regalo di Sant'Ambrogio, diciamo...”

MARINA BERLUSCONI ERNESTO MAURI

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO