lettera di victor hugo a dante

DANTE SALE SULLA SCALA – "L’EUROPA È UNA COMUNIONE SUBLIME DI COMUNITÀ BASATA SULL’ALIGHIERI, GOETHE E SHAKESPEARE…”- SCOPERTA DA PIERLUIGI PANZA NELL’ARCHIVIO DEL MUSEO TEATRALE ALLA SCALA LA LETTERA CHE VICTOR HUGO SCRISSE NEL 1865 AL SUO AMICO ARRIGO BOITO, LIBRETTISTA DI VERDI, CHE ALLA MORTE LASCIO’ LE PROPRIE CARTE AL TEATRO – LA LETTERA SARA’ PRESENTATA IL 25 MARZO IN STREAMING SUL SITO DELLA SCALA

Dagonews

 

inizio prima pagina lettera su dante di victor hugo

Nel 1865, in occasione dei 600 anni della nascita di Dante e lo scoprimento della statua in Santa Croce a Firenze, Victor Hugo fu invitato dal Gonfaloniere fiorentino a partecipare alle feste dantesche. Firenze era dal 3 febbraio 1865 Capitale d’Italia. Hugo era impossibilitato a muoversi dall’esilio politico, che ne aveva fatto una figura mitica di arista-esule “Padre della patria in esilio”, esempio per i popoli europei in rivolta, come Dante.

 

Scrisse allora una “Lettera” da Hauteville House a Guernsey, dove per 14 anni lo scrittore fu esiliato per motivi politici: aveva organizzato una insurrezione contro il colpo di stato del 2 dicembre 1851 di Napoleone III. Lì scrisse “I miserabili”.

 

inaugurazione monumento a dante in piazza santa croce maggio 1865

Si è scoperto che la prima copia di questa “Lettera a Dante” in francese, con una lettera di accompagnamento di pugno di Hugo, è custodita nell’Archivio del Museo Teatrale alla Scala. Una seconda copia, sempre trascritta da un copista, fu spedita al Gonfaloniere di Firenze.

 

Questa copia della “Lettera a Dante”, con relativa lettera di accompagnamento datata 4 maggio 1865, non compare a chi sia indirizzata ma deve essere ad Arrigo Boito. Esiste infatti nell’Archivio una seconda lettera di Hugo a Boito, sempre dello stesso anno e sempre scritta dall’esilio di Guernsey. I due si conoscevano e alla morte, Boito lasciò le proprie carte all’Archivio della Scala.

 

*

firenze 1865

Nella lettera di accompagnamento del 4 maggio 1865 si legge che il gonfaloniere di Firenze ha chiesto a lui uno scritto in occasione del Giubileo di Dante. “Io gli ho risposto con la lettera acclusa. Un atto dovuto – scrive - dopo quanto ha fatto contro l’Italia il Parlamento francese”. Si riferisce all’accordo diplomatico stipulato a Fontainebleau il 15 settembre 1864 tra Regno d’Italia (nato il 17 marzo 1861) e Secondo Impero di Napoleone III che prevedeva il ritiro entro due anni delle truppe francesi da Roma in cambio di un impegno da parte dell'Italia a non invadere lo Stato pontificio.

 

descrizione feste dantesche 1865

Chiedeva che entro sei mesi il trasferimento della capitale da Torino a un’altra città che non fosse Roma, e la scelta cadde, appunto, su Firenze (dal 3 febbraio 1865 al 30 giugno 1871). Aggiunge Hugo: “Il Gonfaloniere ha detto che la data di lettura sarà 15 maggio. Spero che gli italiani pubblichino questa lettera, prima della lettura pubblica che sarà fatta a Firenze. La lettera deve essere tradotta in italiano”. Hugo, forse, non conosceva i tempi della burocrazia italiana: la sua lettura nella nostra lingua avviene solo oggi, dal 25 marzo in streaming sul sito del Teatro alla Scala: sono passati 160 anni.

*

dante santa croce

La “Lettera a Dante” è in francese, scritta da un copista e firmata Victor Hugo e fu inviata al Gonfaloniere di Firenze, da persona terza, il 10 maggio 1865 per essere pubblicamente letta.

 

Nel messaggio evidenzia l’alto valore morale e politico assunto dalla figura di Dante nel processo di identificazione nazionale del popolo italiano: “Dante e l’Italia si identificano”, scrive Hugo, che parla dell’Italia “finalmente unita e uscita dall’Inferno”. Invita gli italiani a “venerare le loro città: Le vostre città sono la patria, Dante l’anima”.

 

Poi aggiunge: “Una lunga eclissi ha gravato sull’Italia, eclissi durante la quale il mondo ha avuto freddo, ma l’Italia viveva”. Cita i grandi italiani: Michelangelo, Colombo (quello di cui si abbattono oggi le statue), Galileo e Beccaria e aggiunge che “l’Italia oppressa ha creato l’educazione al mondo… L’Europa – aggiunge - è una comunione sublime di comunità basata su Dante, Goethe e Shakespeare, non vi saranno più stranieri e la terra sarà una sola patria”.

boito e verdi

 

La lettera fu in gran parte letta in francese dall’attrice Adelaide Ristori, come riporta “La Nazione” di martedì 16 maggio 1865. Così il cronista descrive l’evento: “Venuta la volta degli autori stranieri la signora Adelaide Ristori lesse col magistero d’arte ond’è famosa, la lettera di Victor Hugo […]

 

Non è a dire qual commozione si suscitasse nel pubblico all’udire lo splendido linguaggio del primo onore della musa francese: non è a dire come la sua voce trovasse eco profonda nel cuore di tutti, i quali convenuti ad onorare il più grande proscritto nazionale, associavano con espansione di affetto alla sua imperitura memoria il ricordo dell’illustre proscritto straniero.  […]  

dante alighieri

 

Allora la commozione nel pubblico non ebbe più freno nè misura: le signore presero ad agitare i fazzoletti, gli uomini a battere freneticamente le mani; dalla folla partì un grido “Viva la Francia!” E mille voci risposero Evviva! Dalla parte ove sedevano i rappresentanti francesi fu esclamato “Vive l’Italie!”.

victor hugo

 

Pierluigi Panzamuseo teatrale alla scala 1victor hugo notre dameVICTOR HUGO

la statua di dante in piazza santa croce a firenzela vita di dante nel corriere dei piccoli nel 1965dante nella cultura popolarela marchesa adelaide ristori in scena

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…