laura pausini

“SENTITE LA MIA VOCE, NON POSSO CANTARE A SANREMO”, IL VIDEO DA INCUBO DI LAURA PAUSINI IN MODALITA’ MORTICIA ADDAMS: “FARO’ DI TUTTO PER ESSERCI SABATO” – MONINA E LE VOCI DI UNA ROTTURA TRA LA “TONY DALLARA DI SOLAROLO” E SALZANO… - VIDE

 

 

laura pausini

LA PAUSINI SCAZZA CON SALZANO?

 

Michele Monina per www.rollingstone.it

 

Il Festival di Sanremo è un po’ una rappresentazione zuccherosa di Matrix, il film con Keanu Reeves, non quello con Porro. Ci sono più piani di lettura, più realtà che si intrecciano. Pensi di esse di fronte a qualcosa, invece è qualcos’altro. Lo capisci dopo. O forse non lo capisci affatto.

 

Per dire, stasera comincia davvero la gara, e soprattutto comincia davvero il programma tv. Ma qui da almeno tre giorni la macchina si è mossa davvero. E chi, come l’autore di questo articolo, ci si trova in mezzo, vivere in una doppia realtà: quella sotto gli occhi di tutti, quella che gira tra addetti ai lavori.

 

Quest’ultima, a sua volta, è frammentata in tanti sottogruppi, dalle voci che poi troveranno conferma a quelle inventate di sana pianta, dalle ipotesi complottiste ai conflitti di interessi palesi così palesi da risultare troppo palesi per essere veri. E poi ci sono le leggende metropolitane, materia prima per chi vive nel mondo dello spettacolo, quelle che ti fanno dire, a volte, se una cosa gira tanto un fondo di verità ci deve essere.

laura pausini

 

Per dire, stasera parte il Festival e tra i superospiti è previsto l’arrivo di Laura Pausini, in promozione col suo singolo, che uscendo questo articolo in fascia protetta non citeremo per non urtare la sensibilità del Moige, e per cercare di vendere i biglietti del suo doppio concerto al Circo Massimo.

 

È roba nota, dietro alla macchina del Festival c’è Ferdinando Salzano di Friends & Partners, l’agenzia che vede nella sua scuderia mezza scena italiana a partire da Claudio Baglioni e che ha piazzato diversi artisti in gara e si è presa praticamente tutti i superospiti, da Laurona a Biagio, dalla Nannini a Morandi, dal Volo a stocazzo. In molti cominciano a accorgersene, anche se è talmente lapalissiano da sembrare una non notizia.

 

laura pausini

Bene, sembra che la Pausini e Salzano siano in rotta, di questo si parla in queste ore a Sanremo. O meglio, parlano a Sanremo gli uomini liberi. Perché Laura non avrebbe gradito, donna modesta, le troppe attenzioni riservate dai media all’altro superospite della serata, Fiorello. Prima si è parlato di una laringite che avrebbe messo in forse la sua partecipazione, poi proprio di una rottura. Una diva è una diva, quando ce ne sono due una diva è di troppo. Insomma, sarebbero volate parole grosse.

 

Tutte voci, sia chiaro. Ma voci belle da immaginare. Anche perché una lite tra la Tony Dallara di Solarolo e l’uomo più imperturbabile dello show business meriterebbe una prima serata. Voci, ma molto attendibili. Essendo Salzano l’uomo che ha fatto il miracolo di riempire due San Siro per lei, ovviamente, questa rottura si sanerà, ma per ora volano coltelli.

 

Così è. O così ci piace pensare. Stasera si comincia davvero.

Speriamo che non si tratti solo di voce, almeno questa ce la risparmiamo.

IL DITO MEDIO DI LAURA PAUSINI laura pausini sanremo2016

 

PAUSINI

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…