A COSA SERVE DAGOSPIA - DUE RIGHE SUL SITO E, A TRASMISSIONE ORMAI ANDATA IN ONDA, DE BORTOLI SI RICORDA DI FAR METTERE UN COLONNINO SU ‘’REPORT’’ CHE HA TOCCATO IL PADRONCINO BAZOLI

IL CULO DI ZALESKI - DUE MILIARDI DI DEBITI MA NESSUNO GLI CHIEDE DI RIENTRARE


Paola Pica per "Il Corriere della Sera"

«Romain Zaleski è un uomo fortunato. Per la quarta volta Intesa, UniCredit, Mps, Bpm non gli dicono "adesso vendi subito la tua banca polacca, la partecipazione in una miniera del Gabon, e l'acciaieria della Valcamonica" ma gli prorogano i due miliardi di debiti per altri tre anni. In sostanza, se il debito che hai con la banca è di un milione, è un problema tuo. Se è di un miliardo, il problema è della banca. La stessa cosa vale per Luigi Zunino e la sua Risanamento, nel 2009 stava fallendo con più di tre miliardi di debiti». Così Milena Gabanelli presentando, ieri sera a «Report», l'inchiesta di Giovanna Boursier «Intesa sul credito».

«I crediti alla Tassara vengono da lontano. E anche Romain Zaleski: francese di origini polacche, classe 1933. Negli anni 60 è tesoriere del partito di Giscard D'Estaing. Per conto della Comilog nell' 84 Zaleski arriva a Breno in Val Camonica: deve riscuotere un credito dall'acciaieria Tassara in crisi. Lui se la compra e si stabilisce in Italia» racconta Boursier. Che per ricostruire la storia del finanziere e imprenditore, creditore e azionista delle banche, arriva fin sui monti del bresciano. A Breno Zaleski, insieme alla moglie Helene, sovvenziona la squadra di calcio, il teatro e l'Accademia d'arte delle suore messicane. L'accoglienza camuna non è però delle più calde. Nessuno, nemmeno le suore, vuol parlare con l'inviata di «Report».

Zaleski vive tra Milano e Borno e anche quest'altro paese sovvenziona la squadra di calcio, la funivia, il coro della chiesa, la casa di riposo e anche qui tutte le porte, compresa quella del sindaco, si chiudono all'arrivo della tv. Per tanti lavoratori di Breno, Zaleski è l'uomo che ha salvato la fabbrica, la Metalcam. Lo stabilimento è controllato direttamente dalla Tassara Spa, capogruppo italiana che «fa capo alla holding lussemburghese Argepa Spa. In cima c'è la Fondazione olandese Zigmunt Zaleski, che controlla la holding Tanagra, e da Amsterdam si arriva alle Bermuda»

Sconosciuto al grande pubblico, «più noto ai giocatori di bridge che è la sua grande passione», con il fallimento di Lehman Brothers nel 2008 Zaleski perde 1,4 miliardi e i debiti salgono a cinque miliardi. «Bank of Scotland e Paribas chiedono 1,6 miliardi di rientri - dice Boursier - le italiane invece decidono di accollarsi anche quel debito, Intesa aumenta i fidi per 915 milioni».

Nel mirino ci sono i rapporti di lunga data tra Zaleski e Giovanni Bazoli, presidente di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo. «Il professor Bazoli - riferisce Gabanelli - ci ha scritto: "non ho mai ricevuto favori da Zaleski e dal 2007 non ho più partecipato a delibere riguardanti la Tassara". Ma nel 2006 invece, in qualità di presidente del Cda, partecipa alla delibera di un prestito di 605 milioni senza garanzie. Amministratore delegato era Passera. Altri 50 milioni senza garanzie glieli dà il San Paolo Imi, di cui Pietro Modiano era, allora, direttore generale».

Modiano, oggi presidente della Tassara, motiva quei crediti con il fatto che quella era «l'impresa italiana più attiva sui mercati finanziari. In banca - ricorda - significa impresa in grado di dare commissioni», indica in «6-700 milioni» la perdita attuale delle banche e conclude affermando come «nelle transazioni finanziarie usare troppo il senno di poi rende troppo facili le spiegazioni».

Fin qui le ricostruzioni di «Report» mentre sul fronte dell'attualità, c'è da registrare il «no» unanime del consiglio della Compagnia di San Paolo, primo azionista di Intesa, alle dimissioni del presidente Sergio Chiamparino che aveva messo a disposizione il mandato dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per il presunto reato di abuso in atti d'ufficio in relazione al suo precedente incarico di sindaco di Torino.

 

Roberto Dagostino Intervista Dagostino FERRUCCIO DE BORTOLI INGE FELTRINELLI FRANCESCO MICHELI INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO ASSEMBLEA GENERALI DI BANCA DITALIA GAETANO CALTAGIRONE E GIOVANNI BAZOLI FOTO LA PRESSE Milena Gabanelli candidata Stelle al Colle h partb MILENA GABANELLI NELLA REDAZIONE DI REPORT FOTO LUCIANO VITI PER SETTE Romain Zaleski

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…