SKINHEAD! - LIBRO E MOSTRA A LONDRA UNA DELLE SOTTOCULTURE PIÙ CONTROVERSE, RADICALI ED EQUIVOCATE, CHE FU RISPOSTA AUTENTICA ALL’ERA THATCHERIANA, CON CONSEGUENZE SPESSO DEVASTANTI
“Skinhead – An Archive” è il titolo del volume e della mostra che esplorano una delle sottoculture più controverse, radicali ed equivocate. Concepito da Jamie Reid, pubblicato da Ditto, con materiale curato dall’esperto del punk Toby Mott, il libro esamina la sfaccettata cultura skinhead inglese attraverso poster, film, volantini, copertine di dischi, riviste autoprodotte, secondo l’interpretazione fascista, socialista, “queer”, gay porn, e tutto ciò che sta nel mezzo. Contiene testi di Bruce la Bruce e Garry Bushell, copertine di rare “zine”, copie dello “Skinhead Times” con tanto di Miss Skinhead 1993.
La mostra si tiene alla “Ditto Gallery” di Londra fino al 22 gennaio. Intanto la stilista Martine Rose, ribelle della moda che affonda le radici proprio nella sottocultura britannica di fine anni Settanta, ha ideato per l’occasione una linea ad edizione limitata con la foto di Grogger e Inch, coppia skinhead immortalata nel giorno del matrimonio.
Per Rose il movimento fu “una risposta autentica a un periodo di cambiamento e insicurezza”, guidato senza dubbio da Nicky Crane, emblema del movimento “Oi”, pregiudicato nazista, poi dichiaratosi gay e morto di AIDS : “La sua storia è simbolica dell’era thatcheriana. Lui si è spostato da un’idea obsoleta a una nuova era, con conseguenze devastanti».