verdone cina

C’ERA UN CINESE IN ROMA - CARLO VERDONE DOPO IL PREMIO IN ORIENTE: "IL VERO ROMANO NON C'E' PIU' - RAGGI? SONO IN ATTESA COME TUTTI I ROMANI, PER ORA HO VISTO SOLO LITIGATE. A ROMA SERVE MANUTENZIONE, DEVE RIPARTIRE QUALCOSA - TOTTI O SPALLETTI? VORREI LA CONCORDIA TRA I DUE - IL FILM PIU’ SOTTOVALUTATO? C’ERA UN CINESE IN COMA”

VERDONE FESTIVAL XI'ANVERDONE FESTIVAL XI'AN

Comunicato stampa da www.radiocusanocampus.it

 

Carlo Verdone è intervenuto questa mattina nel corso di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano. 

 

Diverse le tematiche trattate da Carlo Verdone nel corso dell'intervista. Verdone è appena tornato dalla Cina: "La Cina è un Paese sicuramente da visitare, è molto interessante, molto bello, ci sono tracce di antichità, c'è una modernizzazione soprattutto dal punto di vista architettonico, dal punto di vista delle infrastrutture, che è veramente spaventoso. Un grande Luna Park con delle tracce di una civiltà importante e antica.

 

carlo verdone ai nastri dargento carlo verdone ai nastri dargento

E' un mix tra le due cose, un posto da vedere perché soprattutto alcune città sono il simbolo di questa economia che sta esplodendo a livelli molto alti, molto potenti, e quindi capire un po' dove va il mondo e capire fino a quanto tempo resisterà questa nuova economia. I cinesi sono un po' difficili da interpretare ma in fin dei conti molto simili a noi. Sono timidi, ma se poi si aprono sono anche molto ironici. L'unico problema è il fuso orario, sono tornato da qualche giorno ma sono riuscito a rimettermi a posto solo stanotte".

 

Carlo Verdone, poi, è tornato sui suoi anni universitari: "Io mi sono laureato il 4 aprile 1977 in lettere con 110. Ho frequentato l'università negli anni turbolenti, delle lotte politiche e studentesche. Erano più i giorni in cui c'erano le assemblee, gli scontri con la polizia, la destra, la sinistra, potere operaio. Di lezioni ne ho fatte poche, ogni tanto venivano interrotte dalle convocazioni delle assemblee. Il ricordo è certamente turbolento, ma ricordo anche alcuni esami fatti con molto piacere. Avevo fatto una serie di esami in storia delle religioni ad esempio, ricordo i professori, ho un bel ricordo di quel periodo".

VERDONE FESTIVAL XI'ANVERDONE FESTIVAL XI'AN

 

Il quattordici e il quindici ottobre a Brescia Carlo Verdone scenderà in campo assieme agli Stadio per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto: "Io ho fatto un appello affinché il mondo dello spettacolo facesse qualcosa per i terremotati. C'è stata subito una risposta da parte di colleghi e operatori del settore, ma la prima città a farsi avanti, dopo 24 ore, è stata Brescia, che io avevo conosciuto qualche mese prima, perché avevano fatto un Verdone Day, un giorno dedicato a me.

 

Un evento veramente affettuoso, simpatico, in cui ho fatto tanti incontri con la cittadinanza. Da lì è rimasta questa amicizia, si sono fatti avanti dopo il mio appello, e allora il 14 e il 15 ottobre io e Gaetano Curreri, con gli Stadio, cercheremo di intrattenere ragazzi e cittadini attraverso incontri, proiezioni, un concerto, e tutto quello che raccoglieremo quel giorno andrà per Amatrice e le zone terremotate. Quello di Brescia è stato un gesto molto affettuoso e molto bello. Così riuscirò anche io dare un apporto a chi col terremoto di fine agosto ha perso tutto".

VERDONEVERDONE

 

Su Roma e sui Romani:  "E' diverso, è tutto cambiato. Se tu prendi Un Sacco Bello o Bianco Rosso e Verdone, vedi una Roma che viveva ancora una vita di quartiere, con un'anima popolare e facce da caratteristi, da Trastevere alle Borgate. Oggi è un po' tutto cambiato, regna la diffidenza, il vero romano non c'è più, è stato deportato in grandi alveari sul raccordo, si è spenta l'anima romana. E' cambiato tutto, ora viviamo in un incrocio di tante culture, quello che c'è stato prima non lo ritroveremo più.

 

Tutti mi parlano dei miei primi film, ma un tempo la realtà era quella, oggi la realtà è un'altra. Una volta si poteva anche iniziare a pensare a un film partendo da un personaggio o da una serie di personaggi, ora invece devi partire dal tema. Perché i personaggi sono tutti uguali. Prima c'era il bullo di un Sacco Bello o il fricchettone, oggi invece sono tutti livellati, nel taglio dei capelli, nel tatuaggio, nel modo di vestirsi, con le stesse scarpe e le stesse camice.

VERDONE C'ERA UN CINESE IN COMAVERDONE C'ERA UN CINESE IN COMA

 

Si è tutto globalizzato. Stiamo parlando di una Roma che non c'è più e infatti Un Sacco Bello, Bianco Rosso e Verdone, Acqua e Sapone, per certi versi anche Borotalco, sono film che ti fanno vedere per l'ultima volta alcuni bravi caratteristi. Mario Brega, Elena Fabrizi, Angelo Infanti. Abbiamo perso quelle facce tipiche di una certa Roma. I tempi vanno avanti e tutto si trasforma".

 

Sulla politica e sui primi tre mesi di governo Raggi a Roma:  "La bagarre politica non mi interessa, non ci vorrei entrare, uno da un giudizio, da un parere, poi si scatena l'inferno, vedi Benigni. Io vorrei restarne fuori, io sono un cittadino, un elettore, che sta in attesa di vedere un qualcosa che si muova. Per ora non si è mosso nulla, ho visto litigate. Mi auguro che presto le emergenze vengano affrontate. Poi ci sono i problemi grossissimi, tipo la disoccupazione giovanile, che andranno avanti per anni e anni. Il Paese e l'Europa stessa è un pochino in declino, ma non possiamo mollarla così, altrimenti diventiamo tutti cinesi o schiavi dei cinesi. Roma va rimessa un po' a posto. E' una citta senza manutenzione, a Roma non esiste manutenzione, deve ripartire qualcosa..." .

carlo verdone e patti pravo 2carlo verdone e patti pravo 2

 

Sulla Roma, squadra per cui tifa: "La Roma potenzialmente è una squadra buona, si è indebolita in difesa, ha un problema in difesa. Se fosse rimasto Benatia parleremmo d'altro, mi è dispiaciuto anche l'addio di Digne e senza infortuni forse avrebbe avuto un po' più consistenza. Comunque il campionato è segnato, la Juventus vincerà lo scudetto, non esiste competizione, ha due squadre complete, una in panchina e una in campo. Totti o Spalletti? Non sto né con Totti né con Spalletti, vorrei la concordia tra i due. Mi fido dell'allenatore ma Totti fa ancora la differenza, ha una visione di gioco che gli altri non hanno, un tocco che gli altri non hanno. Un tempo o buona parte di un tempo lo può ancora fare. E' incredibile che uno a quarant'anni abbia ancora questa integrità, teniamocelo stretto ancora".

VERDONE FESTIVAL XI'ANVERDONE FESTIVAL XI'AN

 

Tornando sui suoi film: "Qual è il più sottovalutato? Difficile dirlo. I miei film vengono apprezzati di più col tempo. Vedi 'Il Cinese in coma', che non guadagnò, rientrò in pari. Io credo che quel film abbia avuto un destino un po' curioso. Nella mia carriera ci sono stati dei momenti in cui dovevo sterzare. Parte di pubblico fa riferimento ai miei esordi, rimpiange quel tipo di film, quel personaggio, ma bisogna pensare che la maschera cambia, bisogna cambiare, il rischio del patetismo sta là, dietro l'angolo.

 

Il cinese in coma, secondo me, è un buon film. Ho sterzato ed è venuta fuori una commedia molto amara, un po' oscura. Per esempio si parla poco di 'Ma che colpa abbiamo noi', che è un gran bel film. Viene citato pochissimo, ma è un gran ben film. Se ne parla poco perché poi alla fine il pubblico rimane legato alla battuta, ai personaggi, che là non ci sono. E' un film al quale sono molto legato".

 

VERDONE TOTTI SCANZIVERDONE TOTTI SCANZI

Sul suo rapporto con Roma e i romani: "La gente di Roma mi vuole molto bene, ma io voglio bene a lei. Se vado avanti è grazie alle persone. Il prossimo anno compio 40 anni di carriera. Un qualcosa di irraggiungibile ai tempi d'oggi. Quest'affetto del pubblico mi dà la forza di andare avanti. Ho grande rispetto per il pubblico, anche se passo le mie giornate a fare i selfie, dalla mattina alla sera, pure quando prendo il cappuccino.

VERDONE TROISIVERDONE TROISI

 

Magari arriva qualcuno a dirmi 'aspetta un attimo che te passo mi sorella' o 'aspetta n'attimo, te passo mi madre, dille che deve prendere le medicine', o ancora 'la ragazza m'ha lasciato, te prego dille che le voglio bene'. Ogni tanto m'arrabbio quando mi fermano mentre sto perdendo un aereo o devo prendere un treno, ogni tanto la gente è un po' invadente ma cerco di essere gentile con tutti, perché riconosco che senza di loro non sarei niente".

VERDONE TOTTIVERDONE TOTTI

 

Ultimi Dagoreport

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO