MIKE TYSON, LA FINE TRISTE DI UN MITO! DOPO IL MATCH-PAGLIACCIATA CONTRO LO YOUTUBER JAKE PAUL, IL FU "IRON MIKE" PIGOLA COME UNA MAMMOLETTA: “E’ COME SE AVESSI VINTO. A GIUGNO ERO QUASI MORTO, HO FATTO 8 TRASFUSIONI DI SANGUE. HO PERSO METÀ DEL MIO SANGUE E 13 CHILI IN OSPEDALE” – IL 58ENNE VIENE TRATTATO COME UN VECCHIO RIMBAMBITO DAL RIVALE CHE SI SCUSA PER NON AVER INFIERITO SU DI LUI: “MI DISPIACE NON AVER MESSO TYSON KO, MA NON VOLEVO FARGLI TROPPO MALE” – L’UNICA NOTA POSITIVA PER "IRON MIKE" E’ STATA LA CENA CON LA CANALIS – VIDEO

Da open.online

 

mike tyson jake paul

Mike Tyson e Jake Paul si sarebbero dovuti affrontare sul ring il 20 luglio scorso. Poi l’ex campione dei pesi massimi, leggenda vivente del pugilato, ebbe un malore in volo due mesi prima dell’incontro mentre viaggiava da Miami a Los Angeles.

 

Si parlò di un attacco di ulcera capace di mettere K.O. Iron Mike, provocandogli capogiri e nausea. Tyson poi sul ring c’è salito, ha affrontato lo youtuber Paul e ne è uscito sconfitto ai punti.

 

Qualche fan è rimasto deluso dalla sua prestazione, convinto che il 58enne abbia preferito non affondare il colpo contro l’avversario, in un ricchissimo incontro che si è rivelato tutt’altro che entusiasmante, nonostante le scintille pre-gara.

 

incontro di box jake paul mike tyson 8

Ma a distanza di qualche ora dal match, e di qualche mese dal malore che costrinse gli organizzatori a spostare la data dell’atteso incontro, Tyson si lascia andare a una leggera, e rara, apertura. «Questa è una di quelle situazioni in cui perdi ma hai comunque vinto. Sono grato per la scorsa notte. Nessun rimpianto per essere salito sul ring un’ultima volta», scrive sui social, «sono quasi morto a giugno. Ho fatto 8 trasfusioni di sangue.

 

Ho perso metà del mio sangue e 13 chili in ospedale e ho dovuto lottare per rimettermi in salute per combattere, quindi ho vinto». Tyson non nasconde l’importanza di tornare a combattere davanti ai figli: «Vedere i miei figli vedermi affrontare e finire 8 round con un combattente di talento che ha la metà dei miei anni, di fronte a uno stadio gremito dei Dallas Cowboy, è un’esperienza che nessun uomo avrebbe neanche il diritto di chiedere. Grazie».

 

incontro di box jake paul mike tyson 9

 

JAKE PAUL

Da ilfattoquotidiano.it

 

 “Mi dispiace di non averlo messo ko, ragazzi. Mi dispiace davvero. Dopo averlo visto un po’ stanco, non volevo fargli troppo male“, sostiene nell’intervista post match Jake Paul, vincitore dell’evento mediatico dell’anno che si è rivelato forse il più noioso. I risultati sul ring non sono stati all’altezza del clamore suscitato dall’incontro tra il giovane YouTuber diventato pugile e l’ex campione dei pesi massimi Mike Tyson.

 

incontro di box jake paul mike tyson 4

“C’è stato un punto in cui tutta la mia aggressività, il ‘lo metto ko e gliela faccio vedere’, sono scomparsi quando non venivo più colpito molto. Amo troppo Mike”, confessa Paul che aggiunge: “Nel primo round ho preso le misure alla sua velocità e una volta che ho capito il suo tempismo abbastanza rapidamente e ho visto come potevo toccarlo, il resto è praticamente storia. Al terzo round avevo il controllo del combattimento perché lui era frustrato. L’ho semplicemente battuto e mi sono divertito“.

 

Di questa sfida rimarranno i fischi di una folla che voleva più azione quando Paul ha lasciato cadere i guantoni prima della campana finale, rendendo poi omaggio a Tyson con un inchino. Un gesto che comunque non ha soddisfatto i tifosi che venerdì sera hanno riempito l’AT&T Stadium di Arlington, casa dei Dallas Cowboys, per assistere al match.

incontro di box jake paul mike tyson 6incontro di box jake paul mike tyson 7mike tyson jake paul mike tyson jake paulincontro di box jake paul mike tyson 1

 

mike tyson jake paul. 5mike tyson jake paulmike tyson jake paul. 6mike tyson jake paul

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…