tony damascelli

DAMASCELLI A BRANDELLI! A "NOTTI EUROPEE", SU RAI 1, IL GIORNALISTA DAL BAFFO CANDIDO TONY DAMASCELLI APPARE COLLEGATO DA CASA E MOSTRA IL TELEVISORE SINTONIZZATO SU SKY! – VENERDI’ SCORSO IL BATTIBECCO CON ANTINELLI ACCUSATO DI AVER RISO ALLE SUE AFFERMAZIONI – PERCHE’ DAMASCELLI INTERVIENE DAL SALOTTO DELLA SUA ABITAZIONE? SI CREDE DI ESSERE IL MAURO CORONA DI "NOTTI EUROPEE"? – LA REPLICA DI DAMASCELLI: “NEL BASSO SALENTO IL DIGITALE TERRESTRE PUNTUALMENTE DI SERA DIVENTA INVISIBILE...”

Lettera di Tony Damascelli a Dagospia

Caro Dago, ti ringrazio per lo spazio che mi hai riservato ma Ti informo, come ho fatto con il brillante Falcioni, che nel basso Salento il digitale terrestre è un’idea come un’altra e, puntualmente, di sera diventa invisibile. Tutto il resto è polvere che non mi riguarda. Ad maiora, con stima prudente.

 

NOTTI EUROPEE, TONY DAMASCELLI COLLEGATO DA CASA. MA GUARDA SKY

Massimo Falcioni per tvblog.it 

tony DAMASCELLI

 

Decine di milioni di italiani sintonizzati su Rai1 per guardare Italia-Croazia, ma non Tony Damascelli, che su Rai 1 ci lavora. Notti Europee, programma notturno di commento alla manifestazione continentale, ha regalato anche questa perla, con il giornalista perennemente collegato ‘da remoto’ che ha tenuto per tutto il tempo il suo televisore di casa ben posizionato sui canali Sky.

 

Un dettaglio per molti marginale, eppure assai significativo. Perché vuol dire che con elevata probabilità Damascelli la partita l’ha seguita sul satellite, preferendo il racconto di Fabio Caressa e Beppe Bergomi a quello di un raffreddato Alberto Rimedio e Antonio Di Gennaro. Assai difficile infatti immaginare un cambio di rete una volta terminato il match, proprio negli istanti in cui partiva la trasmissione di Paola Ferrari e Marco Mazzocchi.

 

tony DAMASCELLI

 

La rivalità Rai-Sky durante i Mondiali e gli Europei si rinnova a corrente alternata dal lontano 2006, quando l’allora piattaforma di Murdoch acquistò per la prima volta i diritti della competizione. La tv di Stato, dal canto suo, non ha mai perduto il ruolo di leadership sul fronte degli ascolti, con l’immaginario della spedizione vittoriosa in Germania tuttavia legato alla voce e alle cronache di Caressa.

 

Tony Damascelli

Damascelli, come detto, fin dall’avvio degli Europei interviene dal salotto della sua abitazione. Un atteggiamento che, volendo ironizzare, ricorda per certi versi quello di Mauro Corona nei confronti di Bianca Berlinguer. Della serie: ‘siete voi che venite da me, non viceversa’.

 

E a proposito della penna del Giornale, risale a venerdì scorso il battibecco andato in scena con Alessandro Antinelli, accusato di aver riso alle sue affermazioni a proposito del ko con la Spagna. “Non ho riso, sarà nella mia disponibilità pensarla in maniera diversa?”, era stata la secca replica dell’inviato.

tony DAMASCELLI alessandro antinelli

 

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…