donald trump jack smith assalto congreso capitol hill

ABBATTI IL TRUMPONE – IL PROCURATORE SPECIALE JACK SMITH NON MOLLA E RISCRIVE GLI ATTI D’ACCUSA CONTRO L’EX PRESIDENTE PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021. LA CORTE SUPREMA AVEVA CONCESSO AL TYCOON UNA PARZIALE IMMUNITÀ PER GLI ATTI COMPIUTI NELLE FUNZIONI UFFICIALI, MA NON IN QUELLI PRIVATI. E COSÌ, PER AGGIRARE LA DECISIONE, SMITH HA SBIANCHETTATO DALL’ACCUSA LE INTERAZIONI TRA TRUMP E IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA – E IL CANDIDATO REPUBBLICANO SI INCAZZA: “È UNA FARSA CHE KAMALA HARRIS STA SPINGENDO…”

Estratto da www.editorialedomani.it

 

DONALD TRUMP CERONE

Prosegue la battaglia legale tra l’ex presidente Donald Trump e il procuratore speciale Jack Smith riguardo all’assalto avvenuto il 6 gennaio del 2021 di Capitol Hill […]. Nell’inchiesta erano stati formulati quattro capi d’imputazione contro Trump, ma la Corte Suprema gli aveva riconosciuto una parziale immunità dai processi penali per gli atti compiuti nelle sue funzioni ufficiali, ma non in quelli privati.

 

Per aggirare la decisione della corte, Smith ha deciso quindi di rivedere l’atto d’accusa togliendo le interazioni tra l’ex presidente repubblicano e il dipartimento di Giustizia, utilizzato secondo il procuratore per promuovere la narrativa legata a presunte frodi elettorali durante le elezioni del 2020.

 

jack smith

Nella nuova incriminazione il procuratore speciale ha lasciato la parte in cui Trump avrebbe tentato di fare pressioni sull’allora vicepresidente Mike Pence affinché si rifiutasse di certificare il conteggio dei voti elettorali. In quella veste il tycoon avrebbe agito in qualità di candidato alle elezioni e non in quella di presidente.

 

Ora a decidere sul caso sarà un nuovo gran giurì. Questa interpretazione sarà contrasta dal team legale di Donald Trump, il quale ha già commentato la notizia definendo la nuova incriminazione come una «farsa che la compagna Kamala Harris sta attivamente spingendo».

 

[…] Sul social network Truth l’ex presidente repubblicano ha scritto: «Come Jack Smith sa, l’intero caso dovrebbe essere respinto e archiviato per motivi di immunità presidenziale, come già stabilito inequivocabilmente dalla Corte Suprema […]. Smith ha riscritto esattamente lo stesso caso nel tentativo di aggirare la decisione […].

donald trump

 

Nel tentativo di resuscitare una caccia alle streghe “morta” a Washington, D.C., in un atto di disperazione, e al fine di salvare la faccia, lo squilibrato “avvocato speciale” illegalmente nominato Jack Smith, ha presentato una ridicola nuova accusa contro di me, che ha tutti i problemi del vecchio atto d’accusa, e dovrebbe essere archiviato immediatamente», ha scritto Trump.

 

E ha aggiunto: «Questo è semplicemente un tentativo di interferire con le elezioni e distrarre il popolo americano dalle catastrofi che Kamala Harris ha inflitto alla nostra nazione, come l'invasione dei confini, la criminalità migratoria, l'inflazione dilagante, la minaccia della terza guerra mondiale e altro ancora». […]

donald trump torna a capitol hill 11donald trump 1assalto capitol hill. donald trump prima dell assalto a capitol hill chuck schumer scappa durante l assalto del congresso eugene goodman distrae gli assaltatori del congresso sergeant miles assalto congresso usa (9)sergeant miles assalto congresso usaDONALD TRUMP COME DONALD DUCK JACK SMITH DONALD TRUMP SUDATO seattle capitol hillJACK SMITH

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE STRATEGIA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E GIORGIA MELONI COL CAZZO CHE CE LO MANDA: HA CONFERMATO PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE GESTITO DA MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE FICHES CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER L’ASSOLUZIONE DI SALVINI: SE NE FREGANO DELLA LEGA E VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD…

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...