ASSAD GASSA I RIBELLI - SCARICATO IL “SARIN” IN UNA PROVINCIA SIRIANA CONTROLLATA DAGLI OPPOSITORI – TROVATI 70 CADAVERI, MOLTI I BAMBINI – UN SUICIDIO POLITICO DEL RAISS DI DAMASCO IN UN MOMENTO IN CUI STA VINCENDO LA GUERRA CIVILE
Giordano Stabile per La Stampa
Almeno diciotto civili, tra i quali due bambini, sono stati uccisi in un attacco aereo in cui sono stati sprigionati “gas tossici” contro Khan Sheikhun, nordovest della Siria, nella provincia di Idlb controllata dai ribelli. Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, vicino all’opposizione, non è chiaro che tipo di sostanza sia stata usata. Ci sarebbero almeno 70 vittime, molti bambini.
Altre fonti dell’opposizione sostengono il raid è stato condotto da Su-22 del regime e i bambini presentano sintomi simili a quelli causati dal “gas Sarin”, come soffocamento e fili di bava bianca che colavano agli angoli della bocca.
L’ACCORDO CON L’ONU
Nel settembre del 2013 il regime e l’Onu hanno raggiunto un accordo per lo smantellamento degli stock di armi chimiche, dopo un sospetto attacco nella periferia a Est di Damasco. La distruzione è avvenuta nel corso del 2014 ma potrebbero essere rimaste delle piccole quantità in depositi segreti.
Resta da chiedersi perché Assad, che sta vincendo sul terreno con l’aiuto dei russi e degli iraniani e ha appena incassato dall’ambasciatrice Usa all’Onu un atteggiamento molto più accomodante da parte degli Stati Uniti, avrebbe dovuto lanciare un attacco con gas nervino, di queste proporzioni, senza nessuna necessità militare.
L’offensiva dei ribelli nel Nord della provincia di Hama è fallita ed è finita in un disastro, così come i tentativi nei sobborghi di Damasco. Se davvero il raiss ha ordinato attacchi con il Sarin sarebbe un suicidio politico del tutto irrazionale.