TRA AUSTRALIA E CINA VOLANO STRACCI (DI SETA) - ESCALATION DI SCAZZI POLITICI E COMMERCIALI FRA I DUE PAESI, CON CANBERRA CHE HA REVOCATO GLI ACCORDI SULLA VIA DELLA SETA - PECHINO SI È INFURIATA, MA LA ROTTURA È SOLO L'ULTIMA DI UNA SERIE DI DISPETTI: LA DETENZIONE DI DUE GIORNALISTI IN TERRITORIO CINESE, LA RICHIESTA DI INDAGINI APPROFONDITE SULLE ORIGINI DEL COVID, LE PRESE DI POSIZIONE SULLE PROTESTE A HONG KONG, I DAZI DEL DRAGONE...
Da “il Giornale”
La decisione del governo di Canberra di revocare gli accordi con Pechino sulla Belt and Road Initiative, la nuova Via della Seta, il gigantesco progetto lanciato nel 2013 dal Dragone, ritenuto ora «in contrasto con la politica estera nazionale», è solo l'ultimo episodio che attesta il peggioramento dei rapporti tra Cina e Australia.
Dalla detenzione di due giornalisti in territorio cinese alla richiesta di indagini approfondite sulle origini del Covid, passando per le prese di posizione sulle proteste a Hong Kong: sono numerosi i temi di scontro tra le due potenze, legate da storici legami commerciali che ora rischiano di deteriorarsi.
la cina vuole mettere le mani sull australia
Strappando i documenti firmati nel 2018 e nel 2019 - un memorandum d'intesa e un accordo quadro - il ministro degli Esteri Marise Payne rischia di irritare seriamente Pechino, prendendo di mira uno suoi principali obiettivi geopolitici.
La risposta della Cina non si è fatta attendere: il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, ha avvertito che Pechino potrebbe prendere in considerazione azioni in risposta per una «mossa irragionevole e provocatoria».
Recentemente la Cina aveva già imposto dazi a diversi settori australiani fra cui vino, orzo e carbone, mentre l'Australia, fra i primi promotori della richiesta di un'indagine indipendente sulle origini della pandemia di coronavirus dal laboratorio di Wuhan all'intero pianeta, ha vietato al gigante cinese delle telecomunicazioni Huawei di costruire la rete 5G australiana.