alfonso bonafede giuseppe conte marta cartabia

CHE FARANNO I GRILLINI SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA? - IL BLITZ DI MARIO DRAGHI, CHE VUOLE APPROVARE LA LEGGE ENTRO FINE LUGLIO, SPIAZZA CONTE: NONOSTANTE IL “PATTO DELLA SPIGOLA” A BIBBONA, L’AVVOCATO DI PADRE PIO NON È ANCORA LEGITTIMATO UFFICIALMENTE COME LEADER POLITICO - I GRUPPI PARLAMENTARI DEL MOVIMENTO SONO IN FIBRILLAZIONE, E L’IPOTESI ESTREMA DI FAR SALTARE IL TAVOLO SULLA GIUSTIZIA NON È DEL TUTTO ACCANTONATA...

GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO A MARINA DI BIBBONA

COME VOTERANNO I GRILLINI SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA BY CARTABIA? – GIUSEPPE CONTE NON È ANCORA LEGITTIMATO A DARE L'INDIRIZZO AI PARLAMENTARI, NON ESSENDO ANCORA INVESTITO DEL RUOLO DI LEADER POLITICO – QUINDI, CHE SUCCEDE? È MOLTO PROBABILE CHE “GIUSEPPI” LASCERÀ LIBERTÀ DI COSCIENZA AGLI ELETTI PER EVITARE DI FORZARE LA MANO, CON IL RISCHIO CHE UNA FETTA DISOBBEDISCA E AZZOPPI LA SUA NEONATA LEADERSHIP

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/come-voteranno-grillini-riforma-giustizia-by-cartabia-ndash-276682.htm

 

marta cartabia mario draghi

 

IL BLITZ DEL GOVERNO SPIAZZA I 5 STELLE PARTE DALLA GIUSTIZIA IL PATTO DELLA SPIGOLA

Domenico Di Sanzo e Pasquale Napolitano per “il Giornale”

 

L'ordine di Mario Draghi è categorico: il pacchetto Cartabia sulla riforma del processo penale va chiuso e approvato (alla Camera dei deputati), senza modifiche, entro fine luglio. Il provvedimento dovrebbe approdare in Aula il giorno 23: gli emendamenti del governo, che modificano l'impianto della riforma Bonafede sul processo penale, sono arrivati ieri nella commissione Giustizia di Montecitorio presieduta dal grillino Mario Perantoni.

ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

 

Draghi punta sul fattore tempo: il blitz spiazza i Cinque stelle. Ma si deve chiudere in fretta. Prima che inizi il semestre bianco (3 agosto) quando il Parlamento rischia di trasformarsi nel Vietnam. Il calendario è definito: per martedì è fissato il termine per la presentazione dei subemendamenti alle proposte del governo, venerdì si svolgeranno nuove audizioni. Poi la palla passerà all'Aula per il via libera.

 

conte grillo ristorante marina di bibbona

Nel M5s la battaglia sulla giustizia diventa il battesimo di fuoco per il nuovo corso.  Il pranzo di Bibbona tra Grillo e Conte sigla la tregua in casa grillina. L'ex premier si muoverà con maggior agibilità e potrà sferrare l'attacco contro l'esecutivo. La tensione nei gruppi parlamentari è altissima. Il lodo Cartabia non piace, il giudizio è quasi unanime.

 

giuseppe conte alfonso bonafede 2

Nella strategia di Conte sono due le opzioni sul tavolo. L'avvocato chiederà un incontro (forse già lunedì) a Draghi, mettendo sul piatto una modifica al lodo Cartabia: un sub emendamento che salvi gran parte dell'impianto della riforma Bonafede. È una mossa per costringere l'esecutivo a una sostanziale retromarcia sulla prescrizione. La seconda strada porta dritto allo strappo.

 

mario draghi marta cartabia a santa maria capua vetere

L'ipotesi di staccare la spina sulla giustizia non è del tutto accantonata. Anzi, tra i duri e puri del Movimento, che ora sono al fianco di Conte, l'idea di far saltare il tavolo proprio sul terreno della giustizia fa sognare. La riforma Cartabia diventa, dunque, il terreno su cui testare la tenuta della tregua Grillo-Conte. Una pace armata siglata a Marina di Bibbona, provincia di Livorno, dove si trova la villa di Beppe Grillo.

 

MARTA CARTABIA

È l'avvocato, quindi, a raggiungere il comico e non viceversa. «Conte e Grillo si stanno vedendo adesso, l'incontro è ancora in corso», dice al Giornale una fonte di primo livello del M5s nel pomeriggio inoltrato. Ristorante il Bolognese da Sauro, a due passi da Villa Corallina, la casa di Grillo. Alle 16 Giuseppi e Beppe sono sempre attovagliati nel patio del locale. Mentre aspettano il dolce preparato da Celeste, la figlia del proprietario, i due si intrattengono parlando di giustizia e nomine interne. Il menù della pace prevede un antipasto di pesce e una spigola al forno con verdure. Gli staff fanno filtrare la formula di rito del «clima cordiale».

 

Il Garante pubblica la photo opportunity sui suoi canali social. «E ora pensiamo al 2050!», scrive. In foto Conte, in maglietta blu, ride di gusto. Grillo lo indica e ha l'aria di chi ha appena fatto una battuta. La camicia floreale sembra la stessa indossata durante lo sfogo con i deputati del 24 giugno. «Da Grillo pieno sostegno al progetto di Conte», fanno trapelare fonti vicine al Garante.

conte grillo ristorante marina di bibbona

 

La prima partita interna da giocare è sulla composizione della segreteria politica che affiancherà Conte. Si fanno i nomi di Chiara Appendino, Stefano Buffagni, Davide Crippa in quota Grillo-governisti. I fedelissimi contiani sono l'ex ministra Lucia Azzolina, l'ex sottosegretario Mario Turco, la vicepresidente del Senato Paola Taverna. Luigi Di Maio, tirato per la giacchetta, commenta la pace: «Non è sempre necessario scegliere tra due parti», quindi sottolinea l'importanza di «dialogo e mediazione». Ma bisognerà trovare un equilibrio tra le caselle nel partito e le nomine in Parlamento, come i capigruppo. Lo Statuto sarà pubblicato in tempi strettissimi, passati 15 giorni si voterà sulla piattaforma SkyVote, poi l'incoronazione di Conte.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…