“L’ATTACCO DI SALVINI A SPATARO NON FA BENE ALLA GIUSTIZIA” – L’EX PRESIDENTE DELL’ANM BRUTI LIBERATI A "CIRCO MASSIMO": “C’È UNA PRASSI CHE I MINISTRI PRECEDENTI HANNO SEMPRE RISPETTATO. NESSUNO HA MAI PREGIUDICATO UN’INIZIATIVA COSÌ SENZA CONCORDARE CON LA PROCURA CHE AGISCE” – “SI RISCHIA DI STRAVOLGERE L’ESSENZA DEL RUOLO DELLA MAGISTRATURA, A PRESCINDERE DALL’ASPETTO DEGLI ATTACCHI PERSONALI”
Da “Circo Massimo - Radio Capital”
Viminale contro la Procura di Torino. Ieri il ministro dell'interno Salvini è stato accusato dal capo della Procura torinese Spataro di aver rischiato, con un tweet, di danneggiare indagini in corso. La risposta del leader leghista è arrivata a stretto giro: "Spataro sbaglia, vada in pensione".
"Prendere un minimo di tempo è una regola di prudenza", commenta a Circo Massimo, su Radio Capital, l'ex Procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati, "La polizia che agisce direttamente sul campo può trovare nuovi elementi da una perquisizione quando l'operazione di arresto è in corso, e le ore successive spesso possono essere decisive per le indagini".
Secondo l'ex presidente dell'ANM, quella del ministro di voler rendere pubbliche delle iniziative, "anche per dare un segnale alla pubblica opinione", è "un'esigenza comprensibile, ma c'è una prassi, che ricordo sempre rispettata dai ministri precedenti, che si parli di Maroni, Alfano o Minniti. Nessuno ha mai in questo modo pregiudicato un'iniziativa senza concordare con la procura che agisce".
Antonio Di Pietro ha detto a Radio Capital che il tweet di Salvini potrebbe avere rilievo penale. "Non voglio entrare in quest'aspetto", risponde Bruti Liberati, "mi preme sottolineare che questo non fa bene alla giustizia e non fa bene alla fiducia dei cittadini nella giustizia. Questo dell'attacco ai magistati è un metodo, purtroppo non inconsueto in Italia, che speravo fosse stato dimenticato. L'attacco diretto non fa bene a nessuno. I toni enfatici in tutti i sensi danneggiano soltanto".
Il magistrato, in libreria con "Magistratura e società nell'Italia repubblicana " (Laterza), ricorda un esempio raccontato proprio da Spataro: "Quando fu arrestato il capo delle BR Mario Moretti, il ministro dell'interno Rognoni si mise in contatto con la procura di Milano per concordare quando dare la notizia.
Quella era una notizia di grandissimo rilievo, non perché Rognoni si dovesse far bello, ma perché era il segnale, di grandissimo rilievo politico, che le invincibili Brigate Rosse erano vincibili. I modi e i tempi si concordano".
salvini alla demolizione della villa dei casamonica
Sull'invito a candidarsi, utilizzato diverse volte nel corso degli ultimi mesi dagli esponenti del governo, l'ex Procuratore di Milano ricorda che "il punto essenziale, per quanto riguarda la magistratura, è proprio che non è eletta e deve rispondere solo alla legge. È il principio dell'indipendenza.
Si rischia in questo modo di stravolgere l'essenza del ruolo della magistatura, e lo dico a prescindere dall'aspetto degli attacchi personali che è un'ulteriore sgradevolezza. Tutte le iniziative della magistratura possono essere criticate, anche dalla politica, ma ci sono tempi e modi. La magistratura e le iniziative della magistratura devono essere tenute a riparo sia dal tifo da stadio di appoggio, come in Mani pulite, sia dalle critiche e dalle iniziative di deligittimazione. La magistratura deve poter operare con la sua indipendenza".