
BUIO SUL COLLE - PRIME TRE A VUOTO (E GIÀ QUESTO NON È IL MASSIMO PER DRAGHI CHE ASPIRAVA AD UNA ELEZIONE ALLA CIAMPI AL PRIMO SCRUTINIO). SE ALLA QUARTA MATTARELLA NON RACIMOLA ALMENO IL 70% DEI VOTI, NON CI STARÀ A DISIMBALLARE GLI SCATOLONI. DOPODICHÉ, POTREBBERO USCIRE NOMI TRASVERSALI COME PIERFURBY CASINI (MA NON È PARTICOLARMENTE NEL CUORE DI SALVINI) O L’ETERNO GIULIANO AMATO. E SOLO ALLORA RICICCERÀ DRAGHI…
DAGONOTA
Stato dell’arte all’inizio delle votazioni. Prime tre a vuoto (e già questo non è il massimo per Draghi che aspirava ad una elezione alla Ciampi al primo scrutinio). Da qui a giovedì gireranno i nomi più incredibili e strani (la sola idea di candidare una che fa il capo dei servizi a Presidente della Repubblica fa ridere anche in Sudamerica; eccita invece, chissà perché, Travaglio e Gomez).
Se alla quarta votazione la Mummia Sicula non racimola almeno il 70 per cento dei voti, non ci starà mai a disimballare gli scatoloni. Dal no di Mattarella, potrebbero uscire nomi trasversali come Pierfurby Casini (ma non è particolarmente nel cuore di Salvini) o l’eterno Giuliano Amato.
Dopodiché, solo allora riciccerà Draghi. Ma in quel caso il capo del governo sarà un politico (due tecnici al Colle e a Palazzo Chigi sono troppi anche per la disastrata Italia attuale): lo stesso Casini o l’ubiquo Di Maio, dicono.
Giuliano Amato al Circolo Tennis Orbetello, il 23 settembre 1999 con Tom e Jerry
DRAGHI DI MAIO
luigi di maio sergio mattarella
L ECONOMIST CONTRO L'AUTOCANDIDATURA DI MARIO DRAGHI AL QUIRINALE
mario draghi sergio mattarella
mattarella draghi
sergio mattarella mario draghi quirinale by macondo
mario draghi
pier ferdinando casini 2
MATTEO RENZI MARIO DRAGHI