CANTONE E CANTONATE - IL MAGISTRATO DURANTE UN INCONTRO CON GLI STUDENTI A FIRENZE SPARA LA BOMBA: “DIETRO LA STRAGE A VIA GEORGOFILI DEL ’93 E LA MORTE DI BORSELLINO CI POTREBBE ESSERE LA REGIA DI UN’ENTITÀ INTERNAZIONALE” - CI SONO PROVE? “NO, MA E’ UNA SENSAZIONE”
Simona Poli per “la Repubblica”
La regia di «un' entità internazionale» potrebbe nascondersi dietro alla strage del '93 a Firenze in via dei Georgofili e anche all' omicidio del magistrato palermitano Paolo Borsellino, che fu ucciso l' anno prima. Sono parole pronunciate dal presidente dell' Autorità anticorruzione Raffaele Cantone durante un incontro con gli studenti del liceo fiorentino Salvemini-Duca d' Aosta organizzato ieri da Patrizia Parisi, un' insegnante napoletana che con Cantone collabora da anni.
PAOLO BORSELLINO CON LA MOGLIE AGNESE
Rispondendo alla domanda di un ragazzo sulla scomparsa dell' agenda rossa che Borsellino portava sempre con sé, Cantone ha svelato i suoi dubbi. «Sono abituato a ragionare sui fatti e non ho nessuna prova, sia ben chiaro. Ma mi sono sempre chiesto come Riina, che era furbissimo ma anche molto ignorante, sia stato in grado di costruire una strategia così raffinata e particolare come quella di colpire l' obiettivo dei Georgofili, tra l' altro considerato una sorta di simbolo massonico », spiega Cantone riferendosi a quell' ipotesi, poi caduta, emersa durante le indagini per cui una stanza dell' Accademia sembrava poter essere adatta ad ospitare le riunioni di una loggia.
BOMBA FIRENZE VIA DEI GEORGOFILI
«Perché scegliere un obiettivo così poco conosciuto? Io non credo a chi cerca a tutti i costi di tirare in ballo complotti dei servizi segreti italiani. A volte invece di guardare vicino, in casa nostra, si potrebbe guardare più lontano». Quanto lontano Cantone non lo specifica ma spiega meglio le sue perplessità.
«Dico che ci possono essere anche entità internazionali sullo sfondo, come tante volte in Italia abbiamo visto agire... La mia idea è che i messaggi mafiosi hanno una caratteristica ben precisa, quella di essere diretti al soggetto che li deve comprendere e solo a lui. Io sono laico in questo: pensiamo sempre ai servizi segreti italiani ma potrebbe essere anche altro.
BOMBA ALLACCADEMIA DEI GEORGOFILI MAGGIO jpeg
Prendiamo ad esempio la strage di Bologna: nessuno ha mai capito perché sia stata compiuta. Ma probabilmente quando è stata fatta qualcuno sapeva perché era stata fatta, chi doveva capire capì, questa è la mia idea». I dubbi sollevati dal magistrato riguardano anche l'omicidio di Borsellino: «Perché scegliere di colpirlo nel momento in cui c' era la massima allerta intorno a lui e lui stesso viveva con la sensazione di avere il tempo contato?
Quella strage ha comportato una stretta senza precedenti nei confronti della mafia, per la criminalità organizzata uccidere Borsellino fu una sorta di "omicidio suicidio".
Scelta incomprensibile dunque, visto l' effetto paradossale che produsse». Per la strage dei Georgofili Riina e i vertici di Cosa Nostra sono stati condannati all' ergastolo. Secondo alcuni pentiti, tra cui Spatuzza, il vero obiettivo da colpire sarebbero stati gli Uffizi, vicinissimi ai Georgofili.