LA CONCORRENZA CORRE CORRE, MA NON ARRIVA MAI – TORNA A MONTECITORIO IL DISEGNO DI LEGGE CHE DEBUTTO’ 850 GIORNI FA – E’ A RISCHIO DECADENZA: CON LE MODIFICHE INSERITE AL SENATO, IL TESTO CARO A CALENDA RISCHIA DI NON VEDERE MAI LA LUCE. IL SABOTAGGIO DEI PARLAMENTARI ASSICURATORI SU MANDATO DEL DUCETTO
DAGOREPORT
Schiaffone del Ducetto di Rignano al ministro disobbediente Calenda. Ma a bruciare è la pelle degli italiani. A 850 giorni dalla sua prima presentazione, per iniziativa dello stesso Renzi, il Ddl Concorrenza è stato ancora una volta modificato con quattro emendamenti proposti dal Pd su assicurazioni, energia, telemarketing e società di odontoiatri, dalle commissioni Finanze e Attività Produttive della Camera.
assicurazioni auto e moto a confronto
Il nuovo testo, che arriverà a Montecitorio lunedì, se approvato con queste modifiche, dovrà quindi tornare in Senato per la quarta lettura, con il rischio che non arrivi in tempo prima della fine (specie se anticipata) della legislatura.
Tutte le modifiche sono figlie delle pressioni delle lobby, con in testa l’Ania e le compagnie di assicurazioni, che vogliono a tutti i costi cancellare la norma che abolisce il tacito e automatico rinnovo delle polizze ramo danni, così come a suo tempo era stato fatto per l’rc-auto.
E sapete chi, a parte Matteino che l’ha fatto solo per sfregio all’odiato Carletto, ha armato la mano dei parlamentari piddini Gianluca Benamati e Michele Pelillo che hanno lavorato alacremente per far passare l’emendamento che ripristina il meccanismo che frega i consumatori e riempie le tasche delle compagnie?
Ma due parlamentari in pieno conflitto d’interessi: il verdinian-renziano Giulio Cesare Sottanelli, agente assicurativo di Vittoria e Das a Teramo, e la senatrice Laura Puppato, titolare di Planet Assicurazioni, società agente di Groupama, Das e Rbm Salute.
Il loro intento è compiacere le compagnie di assicurazioni, che dal tacito rinnovo delle polizze guadagnano un sacco di soldi. Per capirci, la soppressione di questo automatismo nelle polizze auto dal 2011 ha fatto ridurre da 234 a 150 euro l’eccesso di costo dell’rc-auto italiana rispetto alla media europea, con i prezzi che continuano a scendere del 7% l’anno.