elly schlein goffredo bettini giuseppe conte

“CONTE HA GIÀ FATTO UNA SCELTA CORAGGIOSA COLLOCANDOSI NEL CAMPO PROGRESSISTA” – LO STRATEGA DEM GOFFREDO BETTINI TENDE UNA MANO A PEPPINIELLO APPULO NEL PIENO DELLA COSTITUENTE DEL M5S E DOPO IL FLOP DELLE REGIONALI: “C’È GRILLO CHE LANCIA STRALI, C’È UNA PARTE DEL GRUPPO DIRIGENTE CHE NON VUOLE DEFINIRSI NÉ DI DESTRA NÉ DI SINISTRA. SE VINCE L’ATTUALE PRESIDENTE, INIZIA INVECE UN’ALTRA STORIA” – L’ENNESIMO MESSAGGIO A ELLY SCHLEIN A PUNTARE SUL CAMPO LARGO: “LA SOLITUDINE C'È SE IL PIÙ FORTE ESPRIME PREPOTENZA. NON È IL CASO DEL PD, CHE HA RIBADITO FINO ALLO SFINIMENTO DI CREDERE IN UN'ALLEANZA PLURALE, PARITETICA…”

Estratto dell’articolo di Raffaele Marmo per “Qn – Quotidiano nazionale”

 

GOFFREDO BETTINI

Il Pd ha vinto quasi in solitaria le ultime regionali. Non c’è il rischio che soprattutto Giuseppe Conte si senta schiacciato dall’egemonia dem?

“Il Pd ha ottenuto un grande risultato per una convergenza di contributi diversi. Il merito, tuttavia, va in primis alla linea politica perseguita da Elly Schlein e alla sua capacità di rappresentarla e comunicarla – avvisa Goffredo Bettini, il “grande vecchio” della sinistra romana, punto di riferimento per leader e giovani che vogliono fare strada –.

 

Siamo soli? Non credo. La solitudine non si misura sulle fasi altalenanti positive o negative dei tuoi alleati. La solitudine c’è se il più forte esprime iattanza e prepotenza. Non è il caso del Pd, che ha ribadito fino allo sfinimento di credere in un’alleanza plurale, paritetica, in grado di suonare tutti i diversi tasti della sua proposta di alternativa. Poi, attenzione: il M5s ha subito un colpo alle ultime Regionali, ma da mesi continua a collocarsi attorno all’11% nei sondaggi politici nazionali. E, poi, Conte è un coriaceo combattente”.

 

GIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEIN

Che cosa deve fare la segretaria Schlein per includere tutti?

“Continuare a praticare l’unità su ogni terreno possibile. In Parlamento, negli enti locali, nel lavoro di massa e sul territorio. Nelle città e nelle Regioni dove si governa insieme. Insomma, far nascere l’intesa dalla realtà, dalle lotte nella società, dal confronto ideale e culturale […]”.

 

Che cosa deve fare, a sua volta, Conte per evitare l’isolamento o anche solo perdere elettori?

“Conte ha già fatto una scelta coraggiosa e limpida, collocandosi nel campo progressista. Su questo ha messo in gioco il suo stesso ruolo di leader. Nelle prossime ore ci sarà un voto ampio, democratico e diretto nella convenzione del suo Movimento. C’è Grillo che lancia strali, c’è una parte del gruppo dirigente che vuole libertà di manovra a tutto campo, volendosi definire né di destra e né di sinistra.

 

giuseppe conte francesco rutelli goffredo bettini roberto gualtieri foto mezzelani gmt024

Se vince l’attuale presidente, inizia invece un’altra storia. Legittimata dai militanti che avranno scelto, con i loro valori, le loro identità, le loro priorità, di camminare insieme con la sinistra verso la scadenza decisiva delle prossime elezioni per il governo della Repubblica. Perché, in caso di una nuova vittoria di Meloni e della destra, cambierebbe davvero in peggio la prospettiva democratica e di libertà, non solo in Italia ma nell’intera Europa”.

 

A dividere Schlein e Conte, però, è anche la guerra in Ucraina.

“Sono allarmato e impaurito dal grado di conflittualità cui si è arrivati. Ma ancor di più dalla distrazione, indifferenza, banalità con le quali una parte delle classi dirigenti democratiche la stanno affrontando. Anche nel campo progressista ci sono opinioni diverse. Legittime. Tuttavia, ho la sensazione che la stretta che si sta preparando ci imporrà scelte univoche”.

 

andrea orlando elly schlein veronica gentili goffredo bettini roberto morassut foto di bacco (2)

In che direzione?

“Putin, invadendo l’Ucraina, ha commesso un atto scellerato. L’Occidente, tuttavia, nel rapporto con la Russia dal 1989 in poi non è esente da errori, alcuni dei quali interpretati come una minaccia. Ora occorre una pace giusta che tenga conto di tutto e superi il fanatismo ideologico di chi sogna la vittoria finale contro l’autocrate di Mosca.

 

Certo: negli scampoli della sua presidenza, Biden sta dimostrando una certa irresponsabilità. Ma ci sono le sagge considerazioni di Angela Merkel. C’è il magistero del Papa. C’è la prudenza invocata dai capi di tante grandi potenze, al di là dell’Europa.

 

ELLY SCHLEIN CONTE

E, infinitamente meno rilevanti, ci sono le parole che già nel 2015 pronunciai al Parlamento europeo circa la possibilità che il Montenegro entrasse nella Nato: “Non abbiamo bisogno di insospettire qualcuno (la Russia), di favorire incomprensioni, di mostrare inutilmente i muscoli. Evitiamo parole inutili e non tocchiamo malamente comprensibili suscettibilità”. Come si sa, ciò che è avvenuto dopo ha marciato in senso contrario”.

 

Una curiosità finale: è vero che lei, come sostiene il sindaco Sala, è stato il regista dell’elezione di Gaetano Manfredi a presidente dell’Anci?

gaetano manfredi - assemblea anci

“Ormai siamo di fronte a un cliché comico. Non sono regista di nulla. I sindaci hanno votato e deciso. Con Gaetano Manfredi e il fratello Massimiliano ci conosciamo da tanti anni. Massimiliano ha lavorato con me per la nascita del Pd, che ho coordinato su mandato di Veltroni nel 2008. Siamo amici. Ho seguito il sindaco con affetto e stima in tutti i passaggi politici decisivi che lo hanno riguardato. È un piacere parlare con lui. È sereno, colto, costruttivo. Sarò libero di coltivare questi sentimenti?”.

giuseppe conte goffredo bettini

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…