conte di maio filippo attili

L'ULTIMA GIRAVOLTA DI LUIGINO DI MAIO – CONTE SI AFFIDA AL RENZIANO FILIPPO ATTILI COME VIDEOMAKER UFFICIALE: LO STIPENDIO DI 37MILA EURO SARÀ PAGATO DAL VIMINALE, PERCHÉ È UN POLIZIOTTO  – CHISSÀ SE DI MAIO SI RICORDA DI AVER FIRMATO NEL 2014 UN’INTERROGAZIONE PER ACCERTARE I MOTIVI PER CUI “UN EX APPARTENENTE ALLA POLIZIA ACCOMPAGNI IL PRESIDENTE (RENZI) VENENDO DISTRATTO DAI PROPRI COMPITI ISTITUZIONALI”?

Pasquale Napolitano per “il Giornale”

 

FILIPPO ATTILI

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte conferma nella squadra di Palazzo Chigi il videomaker renziano che Luigi Di Maio voleva licenziare. Il ministro del Lavoro avrà cambiato idea? Oppure sarà stato costretto a ingoiare il rospo? Il premier nella riorganizzazione della macchina amministrativa ha deciso di affidarsi a Filippo Attili (nel tondo) per il ruolo di videomaker ufficiale della presidenza del Consiglio: stipendio annuo di 37mila euro.

 

Soldi a carico del ministero dell' Interno: Attili è infatti un poliziotto prestato allo staff che si occupa della comunicazione del governo. D' ora in avanti, l' ex videomaker renziano lavorerà gomito a gomito con i guru grillini. Seguirà Conte negli appuntamenti ufficiali in Italia e all' estero. Ma le strade di Filippo e del M5S si sono già incrociate nel 2014. Il 7 agosto di 4 anni fa, in piena campagna anti sprechi, una quindicina di parlamentari grillini consegnò all' ex ministro del Lavoro Giuliano Poletti una durissima interrogazione parlamentare, sollevando sospetti sull' incarico affidato ad Attili per le riprese ufficiali degli eventi di Palazzo Chigi.

di maio conte salvini

 

Tra i firmatari dell' interrogazione (n.4-05880) c' era anche il vicepremier Di Maio, numero due di Montecitorio nella passata legislatura. Con l' iniziativa parlamentare, il leader del Movimento puntava ad accertare i motivi per cui «un ex appartenente alla polizia di Stato (Filippo Attili) accompagni il presidente, con funzioni di foto-cameraman, venendo distratto dai propri compiti istituzionali». Un atto di sfiducia contro uno dei più stretti collaboratori di Matteo Renzi. Tra i promotori dell' interrogazione parlamentare non c' era solo l' attuale ministro dello Sviluppo economico ma anche Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture.

 

rocco casalino punturine

E poi i sottosegretari Carlo Sibilia (Interno) e Angelo Tofalo (Difesa): l' ex pattuglia di deputati a Cinque stelle, oggi tutti componenti del governo Conte, con un' azione collettiva spingeva per allontanare Attili da Palazzo Chigi. Quattro anni dopo, gli esponenti del M5S avranno cambiato idea? Cambiare opinione non è peccato.

 

Forse avranno avuto modo di apprezzare le qualità dell' ex poliziotto? Oppure la scelta di confermare Attili è stata benedetta da Rocco Casalino, vero motore della macchina comunicazione di Palazzo Chigi. L' ex poliziotto è stato inserito nella squadra di 7 persone che cura la comunicazione del capo del governo. Conte e Di Maio avranno risolto privatamente la faccenda.

 

TIBERIO BARCHIELLI

Il caso Attili dimostra, però, come i grillini, una volta giunti nelle stanze del potere, non abbiano avuto problemi a cambiare idea. I nemici di ieri sono diventati i collaboratori di oggi. Con buona pace delle vecchie guerre.

 

L' ex agente della polizia di Stato è approdato nel 2012 nelle stanze di Palazzo Chigi con il governo guidato da Mario Monti. Nei tre esecutivi a guida Pd (Letta-Gentiloni-Renzi) si è guadagnato stima e riconferma. Renzi gli affiancò Tiberio Barchielli, il fotografo arrivato da Rignano sull' Arno, per curare nei minimi dettagli il volto del renzismo. Con l' arrivo del governo del cambiamento, il videomaker renziano era certo di dover cambiare aria.

luigi di maio

 

Fare i bagagli e rientrare negli uffici al Viminale. Anche perché sulla propria testa pendeva quella vecchia interrogazione, firmata da uno degli azionisti di maggioranza dell' esecutivo. E invece pare che sia stato Di Maio a cambiare idea.

luigi di maio repubblicaSALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZAconte di maio salviniDI MAIO E I GIORNALI BY MANNELLI

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...