giorgia meloni nero whatsapp migranti

LA DESTRA DEI “PORTI CHIUSI” È AL GOVERNO E CI SONO PIÙ SBARCHI DI PRIMA – DALL’INIZIO DEL 2023 SONO ARRIVATI 101MILA MIGRANTI, IL DOPPIO DELLO SCORSO ANNO. I SINDACI SONO INVIPERITI CON LA MELONI, E DENUNCIANO SITUAZIONI AL COLLASSO – IL GOVERNO STUDIA IL RIMEDIO PER DISTRIBUIRE I PROFUGHI IN MANIERA PIÙ OMOGENEA SUL TERRITORIO: SI PENSA A UNA QUOTA DEL 30% CALCOLATA IN RELAZIONE ALLA SUPERFICIE – INTANTO GLI SBARCHI CONTINUANO, E LA NAVE “SEA WATCH” VIOLA LE INDICAZIONI…

1. MIGRANTI: SEA WATCH VIOLA INDICAZIONI, ISPEZIONE A LAMPEDUSA

migranti sotto i tendoni a porto empedocle

(ANSA) - I militari della Guardia costiera di Lampedusa, assieme ai poliziotti della Squadra Mobile e della Digos della Questura di Agrigento, sono saliti a bordo della nave Aurora della ong Sea Watch. E' in corso un'ispezione a bordo dell'imbarcazione che, ieri, violando le direttive ricevute (gli era stato assegnato Trapani quale "porto sicuro") ha fatto rotta verso Lampedusa dove ha sbarcato i 72 migranti che aveva a bordo.

 

 "Non avevamo scelta. Salvaguardare le persone è la nostra priorità e Trapani non è mai stata un'opzione praticabile", avevano scritto, su Twitter, dalla nave Sea Watch che aveva chiesto un porto più vicino rispetto a Trapani. "Lampedusa è quattro volte più vicina all'area operativa" e, a dire della Ong, l'imbarcazione di 14,5 metri aveva "scorte d'acqua ormai limitate" e "Trapani era irraggiungibile perché l'Aurora finisce lentamente il carburante a causa della lunghezza del dispiegamento".

 

giorgia meloni conferenza internazionale sulle migrazioni roma.

2. MIGRANTI, L’SOS DEI SINDACI «ORMAI SIAMO AL COLLASSO»

Estratto dell’articolo di Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

Il sistema è al collasso. Dall'inizio del 2023 in Italia sono arrivati 101mila migranti, il doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Di questi, il 10 per cento sono minori non accompagnati. Secondo gli ultimi dati del Viminale sono 10.286 e rappresentano l'anello debole del delicato meccanismo dell'accoglienza.

 

BARE FUORI - MEME SUL GOVERNO E I MIGRANTI BY CARLI

I comuni denunciano: non ce la facciamo più, ormai la situazione è fuori controllo. Il primo a parlare è stato il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, che è anche delegato all'immigrazione dell'Anci (associazione nazionale dei comuni). Il quadro che descrive è sconfortante: «Sull'accoglienza dei migranti e in particolar modo per i minori è tutto saltato, siamo sull'orlo del tracollo». Secondo il rappresentante dell'Anci le città stanno affrontando una crisi che non ha precedenti. Dice Biffoni: «Siamo nella più grande emergenza mai vissuta, […]  e non succede nulla: ho visto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a dicembre, poi c'è stata una convocazione il 4 agosto e nel mezzo solo un po' di interlocuzione tecnica». Biffoni è del Pd e le sue parole sono di parte, certo, ma i numeri restano pesanti.

 

[…] Dice il sindaco di Prato: «C'è un perverso meccanismo politico, perché questo è il governo del "niente sbarchi", ma fuori dalla propaganda elettorale adesso sono in difficoltà». […] «con questi numeri, se ci vengono mandati ancora minori non accompagnati, noi non possiamo garantire che ci siano il rispetto delle condizioni stabilite per legge e la responsabilità è dello Stato centrale. Non ci sono gli hub di primissima accoglienza, non ci sono le risorse per la mediazione culturale.

migranti sotto i tendoni a porto empedocle

 

Il decreto Cutro ha peggiorato, se possibile, le regole del gioco, allontanando dal sistema dell'accoglienza i grandi player più affidabili come Arci, Caritas, Comunità di Sant'Egidio». […]

 

3. IL PIANO DEL VIMINALE: NUOVI CRITERI DI DISTRIBUZIONE E PIÙ «RICAMBIO» NEI CENTRI

Estratto dell’articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

 

Una correzione in corsa che potrebbe avere conseguenze importanti sulla distribuzione dei migranti nelle regioni: non più in via esclusiva in proporzione rispetto alla popolazione residente, ma d’ora in poi solo in una quota del 70%, perché il restante 30% sarà calcolato anche in relazione alla superficie del territorio. È la novità più incisiva sui trasferimenti di profughi approdati sulle coste italiane negli ultimi mesi, più del doppio rispetto all’anno scorso, tanto da mettere sotto pressione l’intero sistema dell’accoglienza: da quella dei primi momenti dopo il soccorso in mare a quella successiva nei centri abitati.

 

il primo ministro del niger ouhoumoudou mahamadou con giorgia meloni

L’iter è contenuto in una circolare che il ministero dell’Interno ha inviato ai prefetti, delegati peraltro a indire i bandi per reperire nuove strutture d’accoglienza.

 

Le nuove regole per la distribuzione dei migranti sono coordinate dal Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione. La Lombardia è in cima alla classifica dell’accoglienza con il 13% del totale di migranti, ovvero 16.232 dei 128.902 già accolti sul territorio nazionale. Seguono con il 10% e il 9% Emilia-Romagna e Lazio (12.458 e 11.217 ospiti).

 

KING ONG - MEME DI EMILIANO CARLI

Con l’adozione del criterio della proporzione collegata alla superficie regionale, si potrebbe avere nelle prossime settimane un aumento di trasferimenti in regioni con minore densità abitativa, come Sardegna e Basilicata — ma al vaglio ce ne sono anche altre — seguita da un alleggerimento della pressione sulle prime regioni. Le decisioni finali spettano comunque al Viminale in virtù di riscontri oggettivi sulla situazione nei territori interessati dalla distribuzione.

 

[…] Sempre nell’ottica di far calare la pressione sui territori e assicurare un turn over delle presenze nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria), forti di 12 mila posti in più dopo l’apertura di nuove strutture, è previsto un censimento delle posizioni degli ospiti (al momento circa 110mila complessivi) per verificare se abbiano ancora i requisiti necessari per essere assistiti.

 

Non sono pochi infatti i migranti che vivono nei Cas ormai anche da due anni e mezzo, con attività lavorative di vario genere all’esterno e relazioni sul territorio, che ora, visto il cambiamento di status, possono richiedere aiuto agli enti locali.

 

migranti sotto i tendoni a porto empedocle

[…] Sulla base degli accordi europei sull’accoglienza cambieranno, e in modo decisivo, anche le regole per chi proviene da «stati sicuri», nazioni dove non si ritiene ci siano conflitti armati e persecuzioni di carattere politico, sessuale, religioso. Nell’elenco figurano fra gli altri Costa d’Avorio e Tunisia che si trovano al vertice della graduatoria di arrivi nel 2023 (12.290 e 8.097, al secondo e al terzo posto, dietro la Guinea con 12.631), ma con poco più del 10% di riconoscimento delle domande di protezione internazionale.

 

L’Italia, pena la procedura di infrazione Ue, avrà circa un mese per stabilire se queste persone abbiano i requisiti per rimanere nel nostro Paese o debbano essere rimpatriate. Negli hotspot, dove entro settembre ci saranno altri 3.500 posti, verranno create strutture di trattenimento vigilate — ma non come i Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) — dove i migranti attenderanno le decisioni delle commissioni del Dipartimento per le Libertà civili (una settimana) e poi quelle definitive dei giudici.

francia migranti nei container vignetta by rolli il giornalone la stampa dati sugli sbarchi dei migranti in italia dal 2021 al 2023 – corriere della sera

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