ECCO CHI È IL TERRORISTA DI MACERATA: LUCA TRAINI, 29 ANNI, CANDIDATO CON LA LEGA NORD ALLE ULTIMI ELEZIONI COMUNALI. QUANDO È STATO ARRESTATO HA FATTO IL SALUTO ROMANO, AVVOLTO DA UNA BANDIERA TRICOLORE - HA AGITO MENTRE ERA IN CORSO LA CONVALIDA DELL’ARRESTO DEL NIGERIANO INNOCENT OSEGHALE, ACCUSATO DI AVER UCCISO LA 18ENNE PAMELA MASTROPIETRO. HA SPARATO A CASACCIO SU PERSONE DI COLORE
Gianluca Ginella e Giovanni De Franceschi per www.cronachemaceratesi.it
Un folle avvolto dalla bandiera tricolore: è lui l’uomo che ha seminato il terrore per le strade di Macerata questa mattina. L’uomo, Luca Traini, è stato bloccato intorno alle 12,50 davanti al monumento ai caduti di Macerata, in piazza della Vittoria. L’uomo ha fatto fuoco mentre si trovava al volante di un’auto, una Alfa scura che è stata bloccata dalle forze dell’ordine.
Da quanto emerge sono sette le persone rimaste ferite, tutti di colore. Al momento non risultano persone uccise, uno dei feriti è stato portato in sala operatoria. Va detto che quanto accaduto questa mattina è ancora in fase di ricostruzione. Luca Traini, 29 anni, ha sparato con una pistola Glock 4.
E’ un maceratese, legato ad ambienti di destra ed estrema destra: candidato con la Lega Nord alle ultime elezioni comunali a Corridonia. Quando è stato arrestato ha fatto il saluto romano, era avvolto in una bandiera tricolore. Quando ha agito era in corso in tribunale la convalida dell’arresto del nigeriano Innocent Oseghale, accusato di aver ucciso la 18enne Pamela Mastropietro. L’uomo ha seminato il panico a Macerata dove il sindaco ha ordinato la chiusura delle scuole in via precauzionale, ha fermato il trasporto pubblico e ha chiesto ai cittadini di non uscire di casa.
Una prima persona è rimasta ferita lungo corso Cairoli. L’uomo ha sparato vicino ad un bar. Due colpi sono stati uditi dai testimoni. Da quel momento è stato il caos con l’uomo che ha iniziato a girare per la città e a sparare a persone di colore che giravano a piedi tranquillamente. Una donna è rimasta ferita alla stazione, un’altra persona in via dei Velini. E poi altri spari: in via Spalato (dove viveva Innocent Oseghale e dove Pamela sarebbe stata uccisa), e ancora in via Pancalducci, una via Spalato, a Casette Verdini e a Piediripa.
macerata spari contro gli immigrati
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L’uomo avrebbe sparato pure in borgo San Giuliano. Ultimo episodio al bar King. Poi la cattura. Il folle ha fatto il saluto romano prima di essere arrestato dalle forze dell’ordine: carabinieri e polizia lo hanno cercato per tutta la città. Sirene di ambulanze, di carabinieri, di polizia hanno risuonato per oltre due ore nella caccia all’uomo che si è scatenata dopo la sparatoria. In corso Cairoli carabinieri armati di mitra hanno presidiato il punto in cui è stata ferita la prima persona.
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