erdogan netanyahu

ERDOGAN E NETANYAHU GIOCANO A FARE I GALLETTI - IL SULTANO TURCO AVVERTE "BIBI" (TRAMITE GLI 007 DI ISTABUL) CHE SE QUALCHE TERRORISTA DI HAMAS VENISSE AMMAZZATO DAL MOSSAD IN TURCHIA "CI SAREBBERO CONSEGUENZE SERIE" - IL PREMIER ISRAELIANO HA ORDINATO AI SUOI SERVIZI DI FARE FUORI TUTTI I TERRORISTI RESPONSABILI DELL'ATTACCO DEL 7 OTTOBRE, OVUNQUE ESSI SIANO - LA GUERRA IN UCRAINA HA SCOPERCHIATO IL VASO DI PANDORA: ORA CHE I CONFINI VENGONO CONSIDERATI "MODIFICABILI", ANCHE MADURO SI MUOVE. E PROVA A PRENDERSI PARTE DELLA GUYANA... 

GAZA DIVISA IN TRE DAI TANK ISRAELIANI I SERVIZI SEGRETI TURCHI «AVVERTONO» ISRAELE

Estratto dell'articolo di Davide Frattini per il “Corriere della Sera”

 

BENJAMIN NETANYAU CON RECEP TAYYIP ERDOGAN

Hassan ha dovuto allontanarsi da casa 50 giorni fa, adesso la guerra si avvicina ai due mesi e sa che dovrà spostarsi ancora. Khan Younis non è più sicura, decine di carri armati si stanno muovendo tra le case, le manovre dell’esercito a est e a ovest, vogliono ¬dividere il nord — che i generali considerano ormai sotto controllo — dal resto della Striscia. «Ci dicono di andare verso Rafah — racconta al telefono — e da divisa in due la Striscia è separata in tre aree, il sud del sud dovrebbe essere più sicuro». [...]

 

Le tacche sul telefonino vanno e vengono, «come la fortuna — continua Hassan — i bombardamenti sono incessanti, quando riapri gli occhi al mattino sai di averla scampata per altre 24 ore», 30 dei suoi parenti sono stati uccisi, in totale i morti palestinesi sono quasi 16 mila.

 

netanyahu

Le truppe hanno fatto esplodere il tribunale principale del territorio. «L’attacco terroristico di Hamas contro civili indifesi — commenta Josep Borrell, capo della diplomazia europea, durante un convegno a Bruxelles — è stata una carneficina ma quella a cui stiamo assistendo a Gaza è un’altra carneficina», le sue parole hanno spinto alcune persone nel pubblico a lasciare la sala per protesta. [...]

 

Al giorno 59 del conflitto i gruppi estremisti palestinesi sono ancora in grado di bersagliare le città dall’altra parte fino alla periferia di Tel Aviv. La guerra su più fronti continua al nord — gli scambi di colpi con l’Hezbollah — e quella su più fasi riceve un avvertimento: i servizi segreti turchi hanno minacciato gli 007 israeliani di «conseguenze serie» se uno dei leader di Hamas venisse eliminato — come ha annunciato anche il premier Benjamin Netanyahu — dalle parti di Istanbul. [...]

 

L'EFFETTO DOMINO DEGLI APPETITI TERRITORIALI

Estratto dell'articolo di Giordano Stabile per “La Stampa”

 

maduro

Chiamiamolo effetto domino, vaso di Pandora andato in pezzi, valanga che si ingrossa, come vogliamo, ma il processo è in corso. La decisione di Nicolas Maduro di lanciare il referendum di annessione della regione del fiume Essequibo ha molto a che fare con l'attacco russo all'Ucraina, e persino con il conflitto a Gaza. Trent'anni fa il tentativo di cambiare con la forza confini riconosciuti veniva stoppato dall'iperpotenza americana in Kuwait e Saddam Hussein si avviava alla sua fine, lenta ma già scritta.

 

Il tabù delle frontiere immodificabili, nato assieme alle Nazioni Unite nel 1945, rimaneva tale, anche se ammaccato. Oggi l'avventura di Vladimir Putin lo scuote alle fondamenta, e l'impossibilità di ricacciarlo indietro, almeno finora, alimenta nuovi appetiti. Nel mondo ci sono un centinaio di dispute territoriali.

 

BENJAMIN NETANYAHU AL CONFINE CON GAZA

Poco distante dal Venezuela, Francia e Suriname si contendono i territori a Ovest del fiume Maroni, bacino ricco di giacimenti d'oro. L'Azerbaigian si è appena ripreso il Nagorno Karabakh, l'ha svuotato dei centomila armeni che lo abitavano, e già allude, con l'appoggio della Turchia, alla necessità di un corridoio per ricongiungersi con la sua exclave del Nakhchivan.

 

Nei Balcani c'è la questione dei comuni serbi nel Nord del Kosovo. Ancora la Turchia, oltre a Cipro Nord, si è ritagliata pezzi della Siria settentrionale, che gestisce con formazioni ribelli ai suoi ordini. Più a Est, nel Kashmir, la guerra a bassa intensità fra Pakistan e India, conosce fiammate improvvise. E poi, su tutte, c'è la questione dei Territori palestinesi. [...]

RECEP TAYYIP ERDOGAN ALLA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINAPUTIN ZELENSKYMURALE BACIO PUTIN ZELENSKY

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