cateno de luca mario adinolfi

EUROSCETTICI, NO VAX, PUTINIANI, ANIMALISTI, IL CAPITANO ULTIMO E MARIONE ADINOLFI: L’ARCA DI NOE’ DI CATENO DE LUCA PER LE EUROPEE (MANCA SOLO TOPO GIGIO!) - LA LISTA DA RECORD (17 SIMBOLI) DEL LEADER DI "SUD CHIAMA NORD": TRA LORO LA PALADINA NO VAX SARA CUNIAL, L’EX VICEMINISTRA M5S LAURA CASTELLI E IL PESO MASSIMO ADINOLFI CHE DICE: “IO E DE LUCA COME DE VITO E SCHWARZENEGGER: UNO È ALTO E COLTO, MA INGENUO, L’ALTRO È BASSO, SCALTRO, E VIVE AI CONFINI DELL’ILLEGALITÀ”

Concetto Vecchio per "la Repubblica" - Estratti

 

cateno de luca

«Nell’ottobre di due anni fa sono finito in ospedale per un sospetto ictus, il medico mi ha detto: “Cateno, lei si deve fermare, vive sette vite in contemporanea”. E in effetti sono sindaco di Taormina, deputato regionale, seguo ancora la mia azienda, mi sto diplomando al conservatorio, sono marito e genitore, certo — sospira — la notte non dormo ». Direttamente dal teatro dell’assurdo Cateno De Luca, il capo del movimento Sud chiama Nord, ha riunito diciassette simboli nel listone chiamato Libertà.

 

A tanti marginali ha offerto una zattera per le prossime elezioni europee: euroscettici, putiniani, no vax, cattolici integralisti, animalisti, ex bossiani delusi, perfino il capitano Ultimo che catturò Totò Riina e Sergio Pirozzi, l’ex sindaco di Amatrice, in prima fila nei giorni tragici del terremoto.

 

«Quindi lei è contro i vaccini?», chiediamo a Cateno. «Io? Scherza! Durante il Covid ero chiamato lo sceriffo ». Ma allora perché ha imbarcato la paladina no vax Sara Cunial?

«Vabbè, che c’entra, qua stiamo parlando di Europa». Come ha conosciuto il filo-russo Vito Comencini, il leader di Popolo Veneto? «Si è presentato al convegno di Alemanno a novembre, un omone di due metri, e ci siamo fatti simpatia». Ma lei sta con Putin o con Zelensky? «Io sono siciliano. Noi siciliani siamo contro le invasioni...». E quindi che c’azzecca con i filo Mosca? «Vabbé, ma qui siamo impegnati in una battaglia diversa. Meno Europa, più sovranità».

cateno de luca mario adinolfi

 

Ecco, lei, è l’ennesimo uomo di destra travestito da populista. «Adesso lei mi offende, io ho amministrato cinque Comuni». Ma politicamente come si definirebbe? «Sturziano!».

 

Un po’ Achille Lauro, un po’ Uomo qualunque, nel solco del meridionalismo ribelle, De Luca non crede nelle idee, è sospettoso e vanitoso, ma a suo modo simpatico perché umanissimo.

 

Dice frasi tipo: «Metterò in vendita la mia adrenalina». «Il 5 maggio da Fiumedinisi, il mio paese, partirà la nuova spedizione dei Mille, gli apostoli della libertà». In Sicilia ha un suo seguito. Infatti dice «sono il primo partito e mi alleno per diventare il prossimo governatore. Ho sempre lottato contro la mafia, il capitano Ultimo l’ho conosciuto a un convegno a Rosolini, nel Siracusano, mi ha chiesto il numero di telefono ». La sua forza nell’isola è reale, altrimenti non avrebbe eletto due parlamentari alle ultime politiche, poi si è voluto candidare alle supplettive di Monza (contro Adriano Galliani), una smargiassata, e lì si è fermato all’un e otto per cento.

 

cateno de luca mario adinolfi

Ieri era a Roma. Dove all’Hotel Nazionale ha presentato l’ultimo acquisto della lista Libertà: Mario Adinolfi, l’ex pd ora a capo di Popolo della famiglia. Adinolfi lo ha preso in braccio, hanno cantato insieme libertà.

 

Cabaret. «Avete presente i gemelli De Vito e Schwarzenegger? Uno è alto e colto, ma ingenuo, l’altro è basso, scaltro, e vive ai confini dell’illegalità », racconta Adinolfi. E De Luca: «Decidete chi è l’uno e chi l’altro ».

 

Con lui ci sono anche i fuoriusciti dell’Italexit di Gianluigi Paragone, all’ultimo li ha mollati l’ex ministro Roberto Castelli, «ma sono rimasti quattro valdostani», dice Cateno, e con loro pure quelli dei trattori, i pensionati. Ha presentato gli ultimi quattro loghi, tra cui quello del movimento Sovranità di Marco Mori, transfuga del gruppo di Alemanno e Progresso sostenibile di Giulia Moi, ex europarlamentare del M5S, un altro ex grillino è Marcello De Vito. E già viceministra M5S all’economia è Laura Castelli, riciclatasi come presidente di Nord chiama Sud: «Puntiamo a fare crescere una nuova classe dirigente», ha detto Castelli di recente in un’intervista. Il loro simbolo è una macedonia di contrassegni.

cateno de lucaCATENO DE LUCA - LISTA LIBERTAcateno de luca capitano ultimocateno de lucaCATENO DE LUCA

(...)

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…