“POTEVA ESSERE SALVATO. SIAMO SCOSSI DALL'INDIFFERENZA DI CHI GLI È PASSATO ACCANTO SENZA FERMARSI…” – LA FAMIGLIA DI FRANCESCO SANDRELLI, L’ARETINO MORTO DIECI GIORNI FA DOPO IL ROGO DELLA SUA AUTO SUL GRANDE RACCORDO ANULARE, CONTRO LE PERSONE CHE L’HANNO FILMATO SENZA SOCCORRERLO: “UN COMPORTAMENTO RIPROVEVOLE, HANNO PERSO LE COORDINATE DELLA REALTÀ” – IL FILMATO INVIATO A “WELCOME TO FAVELAS”: “A ZÌ, HAI PIJATO FOCO? SENTI CHE CALDO…” - VIDEO
Estratto dell’articolo di Filippo Fiorini per “la Stampa”
il rogo dell auto di francesco sandrelli
In queste ore a Camucia, nel comune di Cortona, in provincia di Arezzo, si svolgono i funerali di un uomo morto dieci giorni fa. Aveva 53 anni, era un artista e si chiamava Francesco Sandrelli. L'incidente che lo ha portato in uno stato di coma poi risultato irreversibile è avvenuto a inizio febbraio.
Per motivi ancora da chiarire, la sua automobile ha preso fuoco sul Grande Raccordo Anulare di Roma. È riuscito a uscire dall'auto, con i pantaloni e il giubbotto in fiamme, ha camminato lentamente per alcuni secondi: lo sappiamo perché nel traffico intenso del mezzogiorno, a bordo di uno dei tanti veicoli che non si sono fermati ad aiutarlo, c'era una persona che ha ripreso la scena con il cellulare, esprimendo commenti come: «A zì, hai pijato foco? Senti che caldo, mamma mia».
L'autore di quel video ha poi tirato dritto, non ha pensato a soccorrere Francesco Sandrelli, ma ha trovato il tempo di caricare il video su quello che si presenta come «sito web di notizie e media» (su Facebook), oppure, «indipendent media» (su Instagram), ma di fatto è uno dei tanti ripetitori di scene crude on line, corredate da commenti di cattivo gusto.
Mentre in rete ancora circolano quelle immagini, […] una famiglia si prepara a porgere l'ultimo saluto al proprio caro, ragionando su quello che giudica «un comportamento riprovevole» di persone che «hanno perso le coordinate della realtà».
MACCHINA E GUIDATORE IN FIAMME SUL GRA A ROMA 3
La prima cosa che i Sandrelli tengono a precisare, è: «Non siamo stati noi a sporgere denuncia contro l'autore del filmato». A parlare, è la sorella Maria […]. È stata infatti la Procura di Roma […] che ha aperto un fascicolo contro ignoti. L'accusa è omissione di soccorso, un reato che prevede fino a un anno di carcere o 2.500 euro di multa, ma raddoppia la pena in caso di morte del soggetto da soccorrere, come in effetti è accaduto qui.
Un reato […] in cui non si chiedono atti eroici ai cittadini per salvare la vita del prossimo, ma di «dare immediato avviso all'autorità», cosa che l'indagato non ha fatto. «Quel video non abbiamo neanche voluto vederlo», racconta Lorenzo, responsabile dell'accoglienza per alloggi ed eventi presso la villa di famiglia, la Tenuta di Vitiano, uno dei posti in cui suo fratello Francesco dipingeva ispirandosi alla natura e dove coltivava un frutteto e una vigna.
[…] Secondo Lorenzo, che spiega come Francesco si dividesse tra Cortona e Roma (dove seguiva corsi di perfezionamento e aveva gli amici), «in una situazione del genere, prima si aiuta la persona in difficoltà e meglio è. Forse, poteva essere salvato. Siamo rimasti molto scossi dall'indifferenza di chi gli è passato accanto in quel momento senza fermarsi».
Una chiamata immediata, infatti, avrebbe potuto rendere più tempestivo l'intervento dell'elicottero del 118 che ha poi trasportato Francesco all'ospedale Sant'Eugenio in codice rosso, ferito dalle ustioni e intossicato dal fumo.
[…] Nella produzione artistica che ha visto Francesco Sandrelli impegnato fin dall'infanzia, arrivando poi a partire dagli anni Novanta anche a un certo riconoscimento, per cui ha esposto i propri quadri a New York, Miami, Parigi, Mosca, ha ottenuto il plauso di Vittorio Sgarbi, o la pubblicazione delle sue poesie, sono molti i riferimenti che ora suonano profetici.
«La vita finisce silenziosa, di fronte all'indifferenza», recita per esempio uno dei suo versi. Oppure, «sei fatto di stella combusta, caduta a terra – scriveva – ai testimoni resta solo guardare la follia umana».
MACCHINA E GUIDATORE IN FIAMME SUL GRA A ROMA 1
«Stiamo ancora valutando quale sia il modo migliore per onorare la sua memoria, vogliamo tenere vive le sue opere – dice ancora Maria – ora vogliamo solamente pensare a salutarlo, ma sicuramente poi faremo qualcosa: una fondazione benefica in suo nome, un premio per giovani pittori o magari una residenza in cui gli artisti possano comporre liberamente». […]