CHE SUCCEDE A PANNELLA, HA CAMBIATO SPACCIATORE? - A 82 ANNI IL “CARO LEADER” INTERVIENE OGNI CINQUE MINUTI, A TUTTO INSULTO, DURANTE LE DIRETTE DI RADIO RADICALE - “CARO DI PIETRO, CHE TI VANTI DI AVERE INVITATO TUTTI, SEI UN BUCIARDO, A NOI NON CI HAI CHIAMATO” - I MINUETTI CON BORDIN E L’ATTACCO AL COLLE SULL’AMNISTIA E CARCERI: “CARO COMPAGNO PRESIDENTE, COMUNISTA, QUELLO CHE ACCADE HA LO STAMPO TEORICO DI UNA SHOAH…”

Al.T. per il "Corriere della Sera"

Un Pannella torrenziale e impetuoso, vibrante e zigzagante, quello che in questi giorni interviene a raffica su Radio Radicale, tra le ripetute interruzioni della diretta da Vasto del congresso di Italia dei valori e le conversazioni fiume con Massimo Bordin e Walter Vecellio. Un Pannella che provoca e lotta, da quel combattente che è, alla veneranda età di 82 anni. Attacca Antonio Di Pietro e Nichi Vendola, ma non risparmia San Pietro e il Quirinale.

Il signor Hood, come cantava Francesco De Gregori, ha sempre un canestro di parole da riversare sugli ascoltatori, avvolti e avvinti dal suo labirinto verbale, ma talvolta irritati da tanta irruenza. Tanto che ieri su Twitter giravano messaggi tra l'allarmato e l'ironico. C'era chi avvertiva che «stanno succedendo cose pazzesche, Pannella chiama ogni 2 minuti, insultando la radio e chiunque».

Altri che scrivevano: «Irrompe, delirando di Kgb e Mosca come un Berlusconi d'antan». Altri ancora che «per tre volte Pannella ha interrotto la diretta. Se ha voluto farmi capire che è il padrone della radio, c'è riuscito. È un comportamento violento, persino con una persona mite come Bordin».

Il quale risponde pacato: «Sicuramente non sono mite. È che mi arrabbio raramente e sempre per cose poco importanti. Per le cose serie conviene ragionare». Saggezza bordiniana, interlocutore principe di Pannella, coprotagonista di epici duelli verbali, un po' sparring partner e un po' psicologo, un po' spalla e un po' orgoglioso alter ego intellettuale. Qualcuno non capisce, accusa Pannella di senilità.

Ma se è follia, quella dell'anziano leader radicale, è lucida follia, battaglia politica. E così, gli attacchi a Di Pietro servono a rompere l'isolamento: «Caro Tonino, che ti vanti di avere invitato tutti. Sei un buciardo, a noi non ci hai chiamato».

La sfida al capo dello Stato, violentissima, serve a ottenere un messaggio alle Camere per l'amnistia. Il discorso di tre giorni fa, depurato dal turpiloquio vibrante, rende l'idea della passione: «Se non sono i radicali, chi si occupa più degli ultimi? Le nostre catacombe sono le carceri immonde, dove la gente si ammazza, dove le guardie si uccidono. Ma non sono operai della Fiat e Landini se ne frega». E ancora, contro «il caro compagno presidente, comunista»: «Quello che accade ha lo stampo teorico di una shoah. Tocca gli ultimi, i poveracci di 26 nazioni diverse, seppelliti in una flagranza criminale».

 

pannella MASSIMO BORDIN - copyright PizziANTONIO DI PIETRONAPOLITANO A CERNOBBIO

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...