giancarlo giorgetti

“IL PATTO DI STABILITA’? FIRMEREMO SOLO SE SARÀ NELL'INTERESSE DEL PAESE” – IL MINISTRO DELL’ECONOMIA GIORGETTI DISMETTE I PANNI DEL SEMOLINO E SI IMPROVVISA RAMBO: “LE POSSIBILITÀ CHE SI GIUNGA A UN ACCORDO SULLE NUOVE REGOLE LA SETTIMANA PROSSIMA SONO SCARSE - ANCHE LA GERMANIA HA IL POTERE DI VETO ED HA UNA POSIZIONE NEGOZIALE CHE DICE 'IO NON VOGLIO CAMBIARE NIENTE, A ME VANNO BENE LE REGOLE PRECEDENTI', QUINDI MEGLIO GIOCARE LA PARTITA CON CORAGGIO” – L’ATTACCO AL SUPERBONUS CHE FORZA ITALIA VUOLE PROROGARE: “È RADIOATTIVO, DANNOSO COME CHERNOBYL” (MA POI APRE A QUALCHE MODIFICA)

GIORGETTI AVVERTE L'EUROPA "NON FIRMIAMO IL PATTO" APERTURA SUL SUPERBONUS

Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “la Stampa”

 

giancarlo giorgetti ad atreju 5

Il negoziato sulla riforma del Patto di Stabilità «andrà avanti» e maturerà quando ci saranno delle condizioni politiche diverse. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti scommette che l'intesa non arriverà la settimana prossima, «non è male aspettare ancora un po'». Registra però dei progressi: «Abbiamo portato dei temi al tavolo e la proposta di compromesso fa passi in avanti esattamente nelle direzioni che noi chiedevamo, certamente non rappresenta la posizione italiana sugli investimenti nella transizione verde e digitale. Noi metteremo la firma solo se sarà nell'interesse del Paese».

giancarlo giorgetti ad atreju 6

 

Nel corso di un dibattito ad Atreju, la festa di Fratelli d'Italia, Giorgetti non parla solo dell'Europa e si lascia andare a una lunga reprimenda al Superbonus. Il ministro fa fuoco e fiamme, ma in realtà, pressato dalla maggioranza, sta pensando davvero a una mini proroga per i condomini. Difficile entri in manovra, più probabilmente nel Milleproroghe di fine anno. «Il Superbonus è ancora radioattivo», dice il titolare del Tesoro. Gli effetti del 110% sulle ristrutturazioni «sono come Chernobyl», continua Giorgetti.

 

«Gli abbiamo messo sopra la sabbia, lo abbiamo sommerso sotto al cemento armato ma continua a emanare radioattività», spiega ricordando il decreto dell'esecutivo che ha eliminato la cessione del credito. «Siamo già a 94 miliardi da pagare, ed entro la fine dell'anno - prevede - credo sfonderemo quota 100 miliardi di euro». […] «Nel momento di massima emergenza per l'economia poteva anche avere un senso, il problema è che poi bisognava iniziare l'operazione di disintossicazione».

giancarlo giorgetti ad atreju 7

 

Secondo Giorgetti non è vero che il 110% ha aiutato le persone a basso reddito a fare i lavori in casa che non si sarebbero mai potuti permettere, perché l'incentivo si è rivelato uno strumento classista: «La cosa veramente vergognosa del Superbonus è la regressività: tutti i miei amici che conoscevano le banche e gli architetti ne hanno beneficiato, i poveracci che sono arrivati dopo sono finiti nel casino totale».

 

A margine del dibattito, però, il ministro sembra quasi cambiare atteggiamento, e a chi gli chiede delle proposte di Forza Italia e Fratelli d'Italia per concedere un piccolo rinvio per i condomini, Giorgetti è possibilista: «Ci sono degli aspetti da considerare sui conti pubblici, vediamo, stiamo monitorando». Un'apertura che non sfugge a Forza Italia: «Apprezziamo l'attenzione del ministro Giorgetti», dice il senatore azzurro Dario Damiani che ha elaborato una proposta sul Superbonus […]

 

L'idea resta quella di un "Sal straordinario" (stato di avanzamento lavori) al 31 dicembre, con la possibilità per i condomini interessati di consegnare la documentazione entro il 12 gennaio per scontare tutte le spese effettuate nel 2023.

giancarlo giorgetti ad atreju 3

 

[…] Tornando al Patto di Stabilità, Giorgetti definisce l'Europa «come un'assemblea di condominio, incapace di prendere decisioni in tempi tempestivi e strategici». Le possibilità che si giunga a un accordo sulle nuove regole la settimana prossima sono «scarse», ribadisce. «La nostra idea sugli investimenti non è condivisa, questa posizione non trova consenso perché manca la dimensione politica», tuttavia il ministro non agita lo spauracchio del veto. «Anche la Germania ha il potere di veto ed ha una posizione negoziale che dice "io non voglio cambiare niente, a me vanno bene le regole precedenti", quindi meglio giocare la partita con coraggio e intelligenza, gli inviti non troppo disinteressati a fare i matti devono essere valutati come tali».

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