elly schlein vincenzo de luca

GONG: TRA DE LUCA E SCHLEIN NE RESTERA’ SOLO UNO! BATTAGLIA ALL’ULTIMO SANGUE SUL TERZO MANDATO. IL GOVERNATORE CAMPANO TENTA IL BLITZ IN REGIONE, SCHLEIN LO FERMA: “IL PD È CONTRO” – LA TELEFONATA AD ALTA TENSIONE TRA ELLY E DE LUCA CHE TUONA: “SE L’HA FATTO ZAIA IN VENETO, PERCHÉ NOI NO? QUA RISCHIAMO DI PERDERE, IO VADO AVANTI”. POI IL NAZARENO FA MANCARE I NUMERI DEI CONSIGLIERI DEM PER PROROGARE I MANDATI…

Alessio Gemma e Giovanna Vitale per repubblica.it - Estratti

 

 

de luca schlein

C’è un fotogramma che racconta meglio di altri lo scontro fra Elly Schlein e Vincenzo De Luca: il vassoio con 20 tazzine di caffè rimaste intonse, imbevute, nella sede dell’assemblea campana, aspettando Godot. Ovvero, i consiglieri dem convocati (ma non pervenuti) in commissione Affari generali per approvare la proposta di legge regionale che di fatto autorizza il presidente a farsi eleggere per il terzo mandato consecutivo.

 

Grazie a un escamotage: la norma nazionale fissa a due il limite oltre il quale non si può restare alla guida della Regione. Conteggio che, secondo De Luca, partirebbe dal momento in cui la Campania la recepisce. Farlo adesso gli offrirebbe dunque la possibilità di governare per altri dieci anni, come se il prima non fosse mai esistito.

 

VINCENZO DE LUCA IN PIAZZA CONTRO IL PREMIERATO

La riunione in Regione, per ordine del Nazareno, viene disertata e rinviata per mancanza dei numeri necessari a esaminare il testo, che comunque da calendario verrà discusso in aula il 5 novembre. Epilogo della battaglia fra la segretaria e l’highlander del Pd, il vulcanico ex sindaco di Salerno, che promette di non fare prigionieri: alla fine ne resterà soltanto uno.

 

È il clou di una giornata ad altissima tensione. Iniziata mercoledì sera, quando Schlein — avvertita del blitz di De Luca — decide di chiamarlo per provare a farlo ragionare. «Guarda che noi siamo contrari al terzo mandato.

 

VINCENZO DE LUCA

Non è una questione personale, non ho nulla nei tuoi confronti, anzi mi piacerebbe che contribuissi al percorso che ci porterà a individuare il candidato migliore per vincere», chiarisce in sintesi la leader. Ma il presidente non intende mollare. E glielo dice con tono duro: «Se l’ha fatto Zaia in Veneto, perché noi no? Qua rischiamo di perdere, io vado avanti». E la telefonata si interrompe.

 

Non è un via libera, però. Il mattino successivo, a pochi minuti dal via in Commissione, la segretaria convoca in video-call gli otto consiglieri campani del Pd. Con lei ci sono il capo dell’Organizzazione e suo braccio destro Igor Taruffi, il responsabile Enti locali Davide Baruffi (fedelissimo di Stefano Bonaccini, la minoranza che sulla carta appoggia il governatore campano), il commissario del partito Antonio Misiani, che sarebbe dovuto scadere oggi, ma è stato prorogato in extremis , per altri quattro mesi, a conferma della crisi in atto. Anche agli esponenti dem in Regione, possibilisti sull’ok alla proposta di De Luca, Schlein ribadisce: «Noi siamo contro il terzo mandato, per tutti.

 

(...)

ELLY SCHLEIN VINCENZO DE LUCA VINCENZO DE LUCA

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”