claudio descalzi eni

A TUTTO GAS - PER CALMARE LE TARIFFE E DIMEZZARE LE BOLLETTE DELLE IMPRESE IL GOVERNO HA INCARICATO ENI DI POTENZIARE LA PRODUZIONE DI GAS NATURALE IN ITALIA ARRIVANDO ALMENO A 2,5 MILIARDI IN PIÙ L'ANNO, PER SFIORARE IL TRAGUARDO DEI 6,5 MILIARDI COMPLESSIVI - LE ESTRAZIONI ARRIVERANNO DALL'ALTO ADRIATICO MA ANCHE DALLA SICILIA - PER STRINGERE I TEMPI SI STUDIA L'IPOTESI DI UN COMMISSARIO E L'INTRODUZIONE DI DEROGHE AI PALETTI...

Roberta Amoruso e Gabriele Rosana per "Il Messaggero"

 

caro bollette

Potenziare la produzione di gas naturale del Paese arrivando, per ora, almeno a 2,5 miliardi in più l'anno per sfiorare il traguardo dei 6,5 miliardi complessivi. Più gas dall'Alto Adriatico ma anche dalla Sicilia.

 

È questa la missione affidata dal governo di fatto ad Eni, il principale operatore del Paese con il 90% della produzione attuale, per poter offrire tariffe controllate che arrivino a più che dimezzare le bollette delle imprese.

 

Si pensava di poter arrivare oltre, di superare il raddoppio della produzione nazionale arrivata nel 2021 al minimo storico, ma le ultime riunioni tecniche hanno portato a un bagno di realismo.

 

claudio descalzi

Per andare oltre certe cifre si dovrebbero riaprire dei pozzi chiusi. Un'operazione con diverse criticità, anche economiche. Di questo si è discusso ieri nella girandola di riunioni a Palazzo Chigi, tra mattina e pomeriggio, alle quali ha partecipato anche l'ad dell'Eni, Claudio Descalzi, insieme al coordinatore del dossier, il sottosegretario Roberto Garofoli, e ai due ministri in prima fila sul dossier energia, Roberto Cingolani e Daniele Franco.

 

CINGOLANI

Perché l'incremento della produzione di gas, accanto alla spinta delle rinnovabili, sarà il cuore del decreto atteso venerdì in Consiglio dei ministri. Un provvedimento che punta ad arrivare a mettere in campo fino a 7 miliardi per arrivare a rinforzare anche gli aiuti alle famiglie. Ma l'asticella potrebbe fermarsi anche a 5 miliardi.

 

daniele franco 1

IL PIANO LIGHT

Intanto, va detto, che rimane comunque una sfida non semplice affrontare in tempi stretti anche la versione light del piano del governo sul gas visto che si tratta di potenziare, dove possibile, una macchina di pozzi congelata dalla moratoria no-trivelle voluta dal governo Conte nel 2019.

 

roberto garofoli foto di bacco (1)

Non si tratta soltanto di valutare attentamente i costi e i ritorni di un'operazione che vale almeno 2 miliardi di investimenti, ma sono i tempi la variabile più critica di questa svolta. Soprattutto dopo la pubblicazione, e tre anni di gestazione, del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (Pitesai), pieno di paletti nonostante lo sforzo del ministro Roberto Cingolani di aprire certi varchi.

 

trivelle adriatico

L'emergenza non ammette paletti e lungaggini, continuano però a dire in questi giorni all'interno del governo. E allora l'idea è che interverrà un provvedimento ad hoc, all'occorrenza, per derogare dal Pitesai.

 

L'altra ipotesi presa in esame era quella di affidare la regia della svolta, tra autorizzazioni e tempi da stringere, a una sorta di commissario straordinario. Una opzione che sarà considerata in una seconda fase.

 

Tra i dettagli da definire in una seconda fase potrebbe essere anche la platea delle imprese in difficoltà, in particolare energivore, alle quali destinare energia e gas a sconto. Lo spirito è quello di salvare le imprese dalla chiusura, e si potrebbe iniziare dai settori più colpiti.

 

I PROGETTI

trivelle

Quanto alla quantità di gas da destinare all'industria, si era partiti dall'obiettivo di uno stock di 3 miliardi di metri cubi di gas. Ma anche questa cifra potrebbe essere ridimensionata alla luce delle evidenze delle ultime ore. Un bel pezzo di industria si troverà dunque a ricevere energia green (circa 25 terawattora) al prezzo di 50 euro per megawattora e gas a 20 centesimi di euro per metro cubo standard.

 

rincaro energia e aumento delle bollette 4

Prezzi pari a meno di un quarto di quelli attuali. La speranza delle imprese è che si arrivi a uno sconto da 4,5 miliardi all'anno. Ma la caccia al gas e alle risorse, potrebbe ridimensionare certe ambizioni. Per fare tutto questo si utilizzerà la riserva di gas in più in arrivo dall'alto Adriatico, ma anche dalla Sicilia appunto.

 

Per esempio dagli impianti Argo e Cassiopea (10-12 miliardi di metri cubi sotto il fondale del Canale di Sicilia), dove sono già in corso gli investimenti dell'Eni per circa 700 milioni, Da qui potrebbero arrivare presto 1-1,5 miliardi di metri cubi.

 

trivelle

Nel frattempo l'Europa è pronta a reagire se «la leadership russa userà la questione energetica come un'arma», ha detto ieri intervenendo davanti al Parlamento Ue la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, rassicurando sulla strategia di Bruxelles per garantire la sicurezza delle forniture, tema di cui nel pomeriggio ha parlato durante un colloquio telefonico anche con il premier Mario Draghi.

 

L'accusa di von der Leyen è senza mezzi termini: «In un momento di forte domanda, Gazprom sta limitando le forniture all'Europa, facendo toccare alle riserve il livello più basso degli ultimi dieci anni e senza nuove vendite sul mercato spot».

 

rincaro energia e aumento delle bollette 6

Questo «comportamento ha già danneggiato la credibilità della Russia come fornitore affidabile» e ha spinto Bruxelles (che da Mosca dipende per circa il 40% del fabbisogno di gas) a guardarsi attorno, ipotizzando una serie di scenari in caso di chiusura dei rubinetti.

 

«Siamo in trattative con Paesi pronti a incrementare l'export di gas naturale liquefatto verso l'Europa», ha precisato, ricordando le 120 navi che si sono dirette verso i rigassificatori del continente a gennaio, per un totale di 10 miliardi di metri cubi. Ma conta anche sui contatti con esportatori chiave come Qatar e Nigeria e gli Usa, oltre che con partner asiatici come Giappone e Corea del Sud.

 

Articoli correlati

SE VOGLIAMO ABBASSARE LE BOLLETTE COMINCIAMO A SUCCHIARE IL NOSTRO GAS - SIAMO SEDUTI SU UN TESORO

TRANQUILLI, IL CARO ENERGIA SI ALLEGGERIRA\' IN PRIMAVERA, CON L\'ARRIVO DEL BEL TEMPO E IL CALO...

IL RITORNO DELLE TRIVELLE CONTRO IL CARO BOLLETTE: LA NUOVA MAPPA DEL GOVERNO PER RADDOPPIARE IL GAS

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO