TOGHE ALL'ARRABBIATA! IL PATONZA SENTE L’ODORE DEL SANGUE CHE SCORRE TRA MAGISTRATI E AZZANNA: IL PROSSIMO 29 GIUGNO GRANDE RITORNO NELLA CONVENTION PDL A NAPOLI - L’EX ASSESSORE ALLA SICUREZZA NARDUCCI E LA GIUNTA DE MAGISTRIS ERANO SEPARATI IN CASA DA UN ANNO - GIGGINO DIVIDE E COMANDA: PD E SEL AI FERRI CORTI SULL’INGRESSO IN GIUNTA - IL CAPO DELLA POLIZIA MANGANELLI MANGANNELLA L’EX PROCURATORE LEPORE…

Carlo Tarallo per Dagospia

1- Gli ex Pm sotto ‘o Vesuvio si massacrano e il Banana gode! Silvio Berlusconi ha una voglia matta di una manifestazione pubblica, e avrebbe scelto la data e il luogo del suo ritorno: il prossimo 29 giugno al Teatro della Mostra d'Oltremare di Napoli. Si era pensato al 22, ma l'idea di una kermesse di partito con il Patonza protagonista ha scatenato parecchi livoretti interni al Pdl da parte dei sostenitori della teoria del "non bisogna fare ombra ad Alfano"; alla fine sarebbe prevalsa nel fine settimana la volontà dell'ex Premier e indiscrezioni rivelano che la macchina organizzativa è già partita. Tra l'altro, il clima è propizio, con gli ex Pm Luigi De Magistris e Pino Narducci che si scambiano coltellate sui giornali. Parola d'ordine: "La manifestazione è per Alfano, Berlusconi sarà la sorpresa...".

2- La vicenda dell'addio di Narducci alla giunta di Giggino ‘a Manetta si tinge di giallo. Dopo le fluviali e cattivissime lettere con le quali Luigi De Magistris e il suo ex assessore si scambiano una serie di accuse da far rabbrividire anche i più scafati addetti ai livori, spunta un dagospiffero che fa capire come il rapporto tra l'ex Pm di Calciopoli e del processo a Nicola Cosentino e i colleghi "di sinistra" della giunta non fosse praticamente mai nato.

E' il tre agosto scorso: De Magistris si è appena insediato a Palazzo San Giacomo. La Polizia Municipale esegue lo sgombero di alcuni immigrati da un edificio di via Brin, nel centro cittadino, destinato (poi non se ne farà più nulla) ad ospitare un sito di trasferenza dei rifiuti. Il blitz scatena mille polemiche, gli immigrati (e i giornali) parlano dell'utilizzo di spray urticanti, strumento dissuasivo non in dotazione ai Vigili Urbani.

La giunta si spacca: l'assessore alle Polemiche Sociali Sergio D'Angelo protesta contro l'operazione. Giggino ‘a Manetta dispone un'inchiesta interna e difende l'operato di Narducci. Sarà l'ultima volta. Una gola profonda racconta della (presunta per carità) "copertura" politica fornita dall'ex assessore al tenente della Polizia Municipale che coordinò l'operazione. "Capimmo - spiffera il sinistratissimo consigliere - che la linea di Narducci ci avrebbe procurato enormi problemi". Domanda ai navigati: ma chi credevate di aver preso come assessore, Agnoletto?

La lettera di Narducci a De Magistris da Repubblica
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/06/19/news/l_accusa_di_narducci_asa_e_caso_romeo_tornano_vecchie_logiche-37479032/

La versione di Giggino dal suo blog
http://www.luigidemagistris.it/index.php?post=2874

3- Intanto Giggino ha ottenuto un'altra vittoria: Partito Democratico e Sel si spaccano sul dopo-Narducci. I vendoliani propendono per "far cuocere il polpo Giggino nel suo brodo" come confessa divertitissimo un dirigente romano, che tra l'altro ride di gusto anche leggendo di un accordo tra De Magistris e Bersani sulle primarie; il Pd invece è diviso tra le fughe in avanti di chi non vede l'ora di sedersi sulla poltrona che fu di Narducci e chi invece fiuta il trappolone. Freddi i post-bassoliniani, gelido il capogruppo regionale per mancanza di prove Peppe Russo. La sensazione è che si rimanderà tutto a dopo l'estate....

4- Manganelli manganella Lepore! Il capo della polizia Antonio Manganelli ha deposto oggi al processo sul riciclaggio che vede tra gli imputati l'ex capo della mobile di Napoli Vittorio Pisani: "L'ex procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore - dichiara Manganelli - ci chiese di promuovere il capo della Squadra Mobile Vittorio Pisani affinché lo stesso Pisani potesse essere trasferito ad un altro incarico ed evitare in questo modo che gli fosse notificato, come poi avvenne, il divieto di dimora in provincia di Napoli". La richiesta sarebbe stata fatta da Lepore al vice capo della polizia Francesco Cirillo, informò al telefono Manganelli, il quale rispose picche....

 

 

Silvio BerlusconiLUIGI DE MAGISTRISNARDUCCI E DE MAGISTRIS AL GAY PRIDEBERLUSCONI E ALFANO cosentino berlusconi gg

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…